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Montella: “Gara difficile, vittoria meritata. Suso? Mai stato sul mercato”

Al termine della vittoria interna col Cagliari, Vincenzo Montella ha parlato ai microfoni di Premium Sport.

Sulla partita: “È stata un gara difficile e lo sapevamo. Venivamo da un ciclo di partite ravvicinate e forse abbiamo sofferto un po’ questo. La vittoria comunque è meritata, siamo partiti bene e abbiamo trovato il gol. Poi siamo calati, il Cagliari ha preso campo ma penso che questo tipo di vittorie siano pesanti nell’arco del campionato e spero che ne arrivino altre così”.

Sul match winner di giornata, Suso: “Fa parte del nostro progetto, è un giocatore importantissimo e stimatissimo dalla parte tecnica. Ha raggiunto la Nazionale e ne siamo felici e non è mai stato messo sul mercato. Ma se devo fare un elogio per questa gara lo voglio fare a  Montolivo che ha fatto una prestazione straordinaria, che ha sancito un grande inizio di stagione. Chissà che non sia stata anche questa decisione di cambiare il capitano che lo ha reso un po’ più sereno. Sta di fatto che sta giocando in maniera eccellente”.

Sulla contestazione della curva a Niang: “Non ho letto, il pubblico ha il diritto di esprimere la sua opinione. Io devo fare l’allenatore”.

Sull’esclusione di André Silva: “C’è posto per tutti e tre, magari anche insieme se ci fanno giocare in 12. E’ una rotazione normale, non tutti possono giocare tutte le partite”.

Sui margini di miglioramento della squadra: “Ci serve continuità di gioco e nella gestione della partita. Dobbiamo allungarci meno anche se in questa fase penso sia normale”.

Suso: “Stasera dovevamo vincere. Il rinnovo? Ora conta la squadra”

Match winner di serata, con una punizione magica che è valsa il 2-1 finale, Suso ha parlato nel post partita di Milan-Cagliari:

“È la prima partita, sappiamo che il campionato italiano è duro ed è una vittoria importante perché dovevamo fare tre punti. Abbiamo fatto solo due partite, ma la squadra sta migliorando e dobbiamo migliorare anche la condizione fisica. È presto ancora.

È molto importante sfruttare tutti gli aspetti della partita: le punizioni, gli angoli e i rigori. È stata una partita dura, ma dobbiamo essere contenti. Il rinnovo? Devono ancora parlare (la società e il procuratore, ndr), ora è importante la squadra e la nazionale: sono contento perché per me è una settimana bellissima”.

Bertolacci: “Il Milan voleva tenermi, ma avevo bisogno di tornare al Genoa”

Andrea Bertolacci, centrocampista del Genoa in prestito dal Milan, ha rilasciato un’intervista a SportWeek. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate sul suo trascorso in rossonero.

Sul ritorno al Genoa: “Avevo ricevuto tante offerte. Quella genoana mi ha preso più di tutte, anche emotivamente. Il presidente Preziosi e mister Juric mi facevano la corte e dicevano: “Torna a casa”. Abbiamo lo stesso desiderio: non ripetere la scorsa stagione, che è stata disgraziata per me e per loro.

A Montella piacevo e il Milan ha provato a tenermi fino all’ultimo, infatti mi hanno ceduto solo in prestito. Ma io avevo bisogno di tornare a sentirmi protagonista”.

Sui due anni al Milan e i tanti problemi fisici: “Nei due anni in rossonero mi sono infortunato come mai prima. Non avevo mai sofferto di problemi muscolari. Il primo, maledetto, contro la Lazio a Roma, per salvare con un colpo di tacco una palla che stava uscendo in fallo laterale. Avevo fatto gol, stavo giocando alla grande, e dopo mezz’ora mi faccio male in quel modo stupido. Penso: va bene, può capitare, riparto. E invece sono arrivate le ricadute, una dopo l’altra, o infortuni in punti diversi, ma sempre ai muscoli. Non sono mai riuscito a trovare continuità. Colpa della fretta di rientrare? No. Può succedere che un allenatore esiga che un giocatore gli venga messo a disposizione, oppure che i medici ti considerino clinicamente guarito, ma da lì a forzare ne passa. Quello che ho sofferto mi è servito di esperienza”.

Sui 20 milioni spesi per il suo cartellino: “La valutazione la fa il mercato. I prezzi dei giocatori sono tutti lievitati. Per me è stato un motivo di orgoglio essere pagato tanto. Voglio ricordare che quando il Milan mi ha comprato ero reduce dalla mia miglior stagione al Genoa, tanto da essere finito in Nazionale. Me ne hanno dette di tutti i colori? Non me ne è fregato niente. Il calcio è fatto di alti e bassi.

In questi due anni mi sono sposato e ho avuto un figlio: ho riconsiderato la mia scala di valori, ho capito che nella vita ci sono cose più importanti di un infortunio. Le difficoltà mi hanno fatto maturare, ma più ancora mi hanno fatto maturare matrimonio e paternità. Certo ho avuto la conferma che in Italia il calcio è vissuto in maniera diversa – e peggiore – rispetto ad altri campionati. E questo fa di noi un Paese arretrato”.

Montella: “Le parole di Raiola? Mai promesso la fascia a Gigio. Vorrei parlare con Niang”

Mister Vincenzo Montella ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sull’inizio di stagione e sul Cagliari: “L’entusiasmo non deve diventare euforia, altrimenti diventa pericoloso, ma finora lo stiamo gestendo bene. L’anno scorso il Cagliari ci ha messo in difficoltà e stavolta arriva da una sconfitta: è una partita pericolosa perché affrontiamo una squadra preparata tatticamente”.

Sulle parole di Raiola su Gigio e la fascia di capitano (qui i dettagli): “Diamo troppa importanza a quello che dicono gli altri. A me la società non ha mai detto di assegnare la fascia da capitano a Donnarumma: forse gli è stato detto che nel tempo potrà diventare capitano, ma dalla società, non da me. I ragazzi, dopo una scossa iniziale, hanno accettato il passaggio della fascia a Bonucci che rappresenta il nuovo corso: ho visto anche Abate e Bonucci a cena, c’è feeling anche fuori dal campo”.

Su alcuni singoli: “L’equilibrio tra fase offensiva e difensiva è quello che ti fa vincere. Vediamo come stanno Montolivo e Biglia, Locatelli sta crescendo. Kalinic oggettivamente è un po’ indietro, è molto probabile che vada in panchina. Siamo contenti di Cutrone, André Silva e di Kalinic: qualcuno deve pure andare in panchina, giocando ogni tre giorni non vedo problemi.

Sul mercato e su Niang: “Il direttore è molto stanco. Niang? Vorrei parlare con lui perché è un ragazzo molto sensibile”, riporta PremiumSportHD.

Cassano: “Bonucci? Forte grazie a Barzagli e Chiellini, è grave l’addio di Dani Alves”

L’ex calciatore del Milan, Antonio Cassano, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito gli stralci in cui ha parlato di temi di attualità rossonera.

Su Bonucci: “È diventato forte grazie a Barzagli e Chiellini. Piuttosto è grave la partenza di Dani Alves. Ha detto che lo spogliatoio Juve era triste, evidentemente non mi sbagliavo quando dissi che alla Juve erano dei soldatini”.

Sul nuovo Milan: “Montella è bravo e il Milan ha speso tanto ma San Siro non è per tutti”.

Montella sul sorteggio: “Tutto nelle nostre mani”

Dopo il sorteggio di Montecarlo, che ha stabilito i nostri avversari nel gruppo D dei gironi di UEFA Europa League, Vincenzo Montella ha rilasciato queste dichiarazioni ad acmilan.com:

Il nostro girone comprende avversari rispettabili, da non sottovalutare. L’AEK Atene in Champions è stato nostro avversario nelle edizioni del 1994-95 e del 2006-07: in entrambe le occasioni il Milan arrivò in finale. Sono precedenti a noi favorevoli, ma non sarà facile batterli perché hanno molti giocatori che conoscono il nostro campionato. L’Austria Vienna è una società gloriosa e con un allenatore molto preparato. I croati del Rijeka per poco non sono approdati ai gironi di Champions League. Tutto alla fine sarà nelle nostre mani. Sono fiducioso”

Fonte: acmilan.com

Montella: “Contenti di tornare in Europa, ora testa al Cagliari. Cutrone…”

Così l’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, nel post partita del ritorno dei playoff di Europa League contro lo Shkendija:

Abbiamo dovuto superare due turni preliminari, siamo contenti. Ora aspettiamo l’urna di domani. Oggi abbiamo interpretato in maniera giusta la partita, è stata ottima. Ora pensiamo al Cagliari e poi c’è una meritata sosta per noi che abbiamo iniziato il 3 luglio, arriva nel momento giusto.

L’Europa League? Porta esperienza giocarla, non c’è miglior allenamento della partita sia per l’atteggiamento sia dal punto di vista tattico. Il nostro vero allenamento sarà la partita: dopo la sosta, da qui a fine dicembre, giocheremo ogni tre giorni – ha dichiarato mister Montella a TV8 – sarà impegnativo sul lato fisico ma dovremo trarne le cose positive.

Su Cutrone è stata una scelta coraggiosa tenerlo, aveva tante richieste. È un prospetto che cresce, vive per il gol ma si sacrifica per la squadra: si sta meritando di far parte della rosa del Milan. Anche Montella andava in panchina, ci sta che ci vada qualche volta anche lui…”.

Abbiati: “Tornare in Europa è importante. Sul mio ruolo…”

Il club manager rossonero, Christian Abbiati, ha parlato nel pre partita di playoff di UEL Shkendija-Milan:

Da giocatore soffrivo l’assenza delle partite europee: ora siamo a un passo dal tornarci, speriamo bene, lo Shkendija è una squadra organizzata, con tanti giovani. L’Europa League? Non è facile perché è lunga e con tante squadre, ma il fatto di tornare in Europa è molto importante.

Il mio ruolo? Mi mancavano tanto i colori rossoneri, Milanello e San Siro: ho preso al volo l’opportunità di tornare – ha dichiarato Abbiati a Sky Sport – il ruolo mi piaca ma devo prendere la mano”.

Inzaghi incorona Cutrone: “È lui il vero colpo del Milan”

Cutrone ha stupito e impressionato tutti. Un’estate rossonera da protagonista assoluto, con tante presenze e soprattutto gol e prestazioni maiuscole, lo ha incoronato come la rivelazione di questo primo scorcio di stagione milanista e ha allontanato gli spifferi di mercato, che avrebbero voluto Patrick lontano dal Diavolo.

Patrick Cutrone promosso a pieni voti, dunque, nelle prime uscite dell’anno con la prima squadra. Anche una leggenda milanista del passato, Pippo Inzaghi, ha voluto incoronare il bomberino rossonero: “Il Milan ha fatto un grandissimo acquisto: il vero colpo è lui, Patrick Cutrone. Fatto in casa. Il mercato? È ottimo – ha dichiarato Super Pippo al Corriere dello Sport – lo promuovo”.

Andando più nel dettaglio, Inzaghi ha parlato così del nuovo bomber milanista: “Sono felice di avere avuto l’intuizione giusta. Quando allenavo la Primavera, facevo giocare Cutrone, anche se era fuori età. Nel senso che aveva due anni in meno rispetto ai compagni e agli avversari: la sua categoria erano gli Allievi, ma Patrick ha il gol nel sangue. Nessuna ne ha segnati tanti quanti lui nell’intera storia del settore giovanile rossonero: 110 reti. E vedo che non ha nessuna intenzione di fermarsi.

Ha grinta, umiltà, tenacia. Sa che cosa siano il sacrificio e la volontà di sfondare. Non è facile per nessuno indossare la maglia rossonera, giocare titolare a San Siro e segnare davanti a 65 mila spettatori. Cutrone può arrivare molto lontano, può conquistare la Nazionale: continui a giocare come sa, ad essere generoso e altruista, a con vivere con gli effetti di una notorietà improvvisa che, certamente, lo lusinga, ma non lo cambia né lo cambierà mai. E’ questa la sua forza. Cutrone ha in testa il gol e il Milan“.

Niang: “Io, stressato per quanto sta succedendo fuori dal campo”

Parola a M’Baye Niang. Dopo il rifiuto allo Spartak Mosca, ma soprattutto dopo l’esibizione di un certificato medico per saltare gli allenamenti dei prossimi dieci giorni causa stress e le parole sul caso di Montella, il francese ha voluto esprimere il proprio punto di vista:

“Ho ascoltato le parole di Montella in conferenza, vorrei solo dire che il calcio è sempre stato l’amore della mia vita ed è il mio mestiere. Mi sono sempre allenato con il sorriso, gioco nel Milan da 5 anni e pure i compagni possono testimoniarlo.

Lo stress non è legato ad una situazione tecnica ma a quello che sta succedendo fuori dal campo – ha confessato Niang a MilanNews.it – su come si stanno facendo le cose. Vorrei solo scegliere dove andare a giocare, vorrei sceglierei io e non gli altri. Non ho nulla contro il Milan e la società, vorrei solo spiegare la situazione”.

Montella: “Noi l’anti-Juve? Facciamo la corsa su noi stessi. Niang, il Milan non è uno stress”

Vincenzo Montella ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Shkendija-Milan, match valevole per il ritorno dei playoff di Europa League. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte da MilanNews.it.

Sugli obiettivi stagionali: “Teniamo sia al campionato sia all’Europa League. Domani ci giochiamo l’accesso alla fase a gironi”.

Sulla formazione di domani: “Sarà una squadra diversa rispetto all’andata. Il primo è perché ho una rosa molto ampia. Domenica abbiamo il Cagliari e partiranno tanti nazionali. Poi, fino a dicembre, giocheremo una volta ogni tre giorni. Fa parte di una normale turnazione”.

Su un Milan possibile favorito per lo Scudetto: “Grazie per la fiducia. Il campionato italiano è molto difficile e ci sono squadre che stanno davanti a noi. Ma siamo una buona squadra e possiamo giocarci le posizioni di vertice”.

Sul match di domani: “Mi aspetto una partita diversa. All’andata hanno pagato anche l’emozione di San Siro. Noi all’andata volevamo fare bene e sono convinto che sarà una partita difficile”.

Sulla differenza tra Milan e Shkendija oltre il risultato: “Non è tra i miei pensieri. Dobbiamo crescere in mentalità. Ci sono partite in cui non possiamo permetterci di rallentare e dobbiamo darci degli obiettivi. Domani dobbiamo dimostrare la nostra crescita, che deve essere costante e veloce”.

Sullo Shkendjia: “Sono sicuro che domani sarà una partita diversa rispetto all’andata. Giocano in casa e mi aspetto un agonismo diverso.

Sulla Juventus: “Noi facciamo la corsa su noi stessi. Sarà il tempo a dire che livello di squadra siamo e che cosa possiamo diventare. Siamo ad un mese dalla prima gara ufficiale, a poco più di un mese dall’inizio del ritiro e la squadra è ancora in costruzione. Non si possono dare obiettivi reali se non quello di alimentare l’entusiasmo e dare il meglio di noi stessi”.

Sul video fatto dallo Shkendija e sulla partita: “Ribadisco che mi aspetto una partita diversa, un avversario più sicuro. Il video non l’ho visto, però grazie per l’accoglienza. Ho visto che ci sono tanti milanisti. E’ una bella soddisfazione”.

Su Storari probabile titolare domani: “Probabile, per non dire sicuro. Si vede che i nostri uomini della comunicazione seguono bene gli allenamenti”.

Sulle risposte che si aspetta domani: “Vedo tantissima motivazione e non sottovalutiamo la partita. L’Europa è la casa del Milan e dobbiamo rispettare la nostra casa. Ci sono tanti spunti tecnici che vanno fatti. Proveremo a giocare in una maniera diversa e a me servirà per fare delle valutazione. Mi piacerebbe vincere, non prendere gol e spendere meno energie possibile”.

Sul Milan verde e su Zanellato: “Niccolò sta con noi da un anno circa. E’ in evoluzione come giocatore, si deve formare, ma ha qualità. Domani forse avrà la sua chance, con lui anche Gabbia, Torrasi e Guarnone sono giovani ai quali vogliamo far fare esperienza. Cutrone lo scorso anno ha tracciato la via, ha avuto delle difficoltà, ma poi abbiamo visto come è cresciuto”.

Sull’orgoglio Milan: “Sono fiero ed orgoglioso di quello che stiamo facendo. Ci sono tanti giocatori che mi hanno fatto capire di voler esser presenti e questo è un punto di forza di una squadra”.

Su Romagnoli: “Alessio è sempre stato ritenuto incedibile, sia la vecchia sia la nuova proprietà, anche davanti ad offerte importantissime. Può crescere ancora molto, può giocare bene nella difesa a tre e a quattro. Ha ampi margini di miglioramento. Devo ancora conoscere, capire l’assetto migliore di questa squadra. Sicuramente non vedo grosse differenze”.

Su Niang: “Sono dispiaciuto. Con lui ho un ottimo rapporto e giocare nel Milan deve essere una gioia, non uno stress, mi aspettavo qualcosa in più da lui. Gli auguro di guarire presto, sono contento di avere qui chi è entusiasta e non stressato”.

Su André Silva e Cutrone: “Una squadra non si può fossilizzare su un modulo. In attacco non siamo tanti, nonostante Kalinic. Dopo la pausa per le nazionali, dove uno andrà col Portogallo e uno con l’Under 21, forse, ci sarà un grande ciclo dove avremo bisogno di tutti”.

Sul poter arrivare in fondo all’Europa League: “Il valore reale della squadra lo devo conoscere. Credo che sia ingeneroso dare una valutazione generale. Ci sono giocatori importanti che non si sono allenati una settimana insieme. Per diventare vincenti ci vuole tempo. Abbiamo ambizioni massime, ma la prima è quella di diventare squadra. Non ci poniamo limiti”.

Sul turnover: “Mi piacerebbe fare una turnazione scientifica. Per noi, domani, c’è la prova di un nuovo sistema di gioco a prescindere dagli interpreti. Dobbiamo vedere anche come si muove la squadra spostando qualche giocatore di 10 metri”.

Kalinic: “Al Milan un nuovo ciclo, darò il massimo. San Siro? Non sento pressioni. Montella…”

Il nuovo attaccante del Milan, Nikola Kalinic, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Milan TV.

Sull’arrivo in rossonero: “Sono molto contento e felice di essere qui. C’è un nuovo ciclo, spero che tutto vada bene. Posso solo dire che darà il massimo in campo per la squadra”.

Su Montella: “Abbiamo già parlato 5 minuti, tutto a posto. Mi ha detto che finalmente sono qua, solo questo”.

Sul sacrificio difensivo per la squadra: “Sono pronto, sicuramente. Voglio solo lavorare con la squadra, solo questo, e prepararmi per il campionato”.

Sui suoi gol alle big e il gap da colmare da parte del Milan: “Possiamo arrivare in alto, sì. Credo che con il Milan debba continuare come fatto prima con la Fiorentina. Devo solo dare il massimo”.

Sulla tripletta fatta all’Inter con la maglia viola: “Era la mia prima partita a San Siro, è stata bellissima. Fare tre gol in Italia è difficile, sono molto felice”.

Su San Siro: “Non sento la pressione, sono concentrato solo su come giocare”.

Sulla scelta della numero 7: “Il mio numero 9, però ce l’ha André Silva e il 7 era libero, solo per questo”.

Mirabelli

Comunicato Fiorentina, Mirabelli: “Battuta colloquiale, ho grande stima per il club”

A seguito della nota ufficiale della Fiorentina sulle parole del nostro Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area Tecnica al momento della firma di Nikola Kalinic, giudicate “fuori luogo e evitabili”, AC Milan intende condividere le seguenti dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli:

“Provo da sempre grande stima e ammirazione per la Fiorentina, la sua proprietà, i suoi manager, i suoi tifosi. Se qualcuno ha percepito nelle mie parole una mancanza di rispetto, me ne scuso. Credo fosse evidente, per il tono, la mia espressione, lo stesso linguaggio del corpo, che quanto detto non voleva che essere una battuta colloquiale, certo non un contenuto dal tono denigratorio”.

Fonte: acmilan.com

Mirabelli: “Kalinic ha voluto fortemente il Milan, lo apprezziamo tantissimo”

Così ha parlato il d.s. rossonero Massimiliano Mirabelli in occasione del video di ufficializzazione di Kalinic al Milan:

Benvenuto Nikola. Come ha detto il direttore, siamo stati protagonisti un po’ di mesi su questa cosa, ma abbiamo apprezzato tantissimo di come abbia voluto fortemente la nostra maglia. Ora basta scherzare e metti la palla dove sai, sennò ti facciamo tornare là (alla Fiorentina, ridendo, ndr)”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Con Kalinic abbiamo completato la spina dorsale, ha un amore sconfinato per il Milan”

Con Nikola completiamo di fatto una squadra, siamo arrivati a undici nuovi acquisti quest’anno“. Queste le prime parole di Marco Fassone, durante la presentazione di Nikola Kalinic, ultimo acquisto di questa estate.

L’ad rossonero ha raccontato la lunga trattativa che ha portato l’attaccante croato in rossonero: “Nikola è stata una storia lunga più di due mesi, se oggi siamo qui a presentarlo ufficialmente è perché lui ha voluto fortemente diventare rossonero. Ha questo amore sconfinato, familiare e storico per la nostra maglia che ha permesso di sbloccare questa lunga negoziazione che Massimiliano – Mirabelli, ndr – e io abbiamo avuto con la Fiorentina. Penso che i primi contatti che abbiamo avuto con la squadra e con il suo entourage era metà giugno, sono passati due mesi”.

Sul “progetto” di nuovo Milan che la società sta mettendo in pratica con questa campagna acquisti: “Lui era il giocatore che volevamo per completare la rosa, perché ha l’esperienza e la qualità. Abbiamo sempre detto che vogliamo fare un mix di giocatori giovani talentuosi ed esperti, costituire questa spina dorsale con giocatori d’esperienza: abbiamo messo Bonucci, abbiamo messo Biglia, abbiamo messo Nikola”.

Kalinic: “Sono molto felice di essere al Milan”

Ecco le primissime stringate parole di Kalinic da calciatore del Milan: “Ciao a tutti i tifosi del Milan. Sono molto felice di essere qui, solo questo”, il virgolettato proferito dal nostro nuovo acquisto nel corso del consueto video di presentazione realizzato con tutti gli acquisti.

Montella: “Bene l’approccio, ma bisogna migliorare la gestione. Kessie? Mi ha stupito. Dopo Kalinic…”

Mister Vincenzo Montella ha espresso soddisfazione dopo la vittoria di Crotone-Milan: “Stasera mi è piaciuto molto l’approccio, al di là dell’espulsione che comunque ci ha agevolato la partita – le parole dell’Aeroplanino a Premium Sport HD -. Se vogliamo diventare una squadra vincente, però, dobbiamo crescere nella gestione perché sul 3-0 abbiamo preso qualche cartellino di troppo: è l’unico neo di questa partita”.

L’allenatore rossonero ha poi parlato di mercato: “Per una grande squadra tre attaccanti sono normali da avere. Il nostro obiettivo è di migliorarci, è per questo che sono stati acquistati giocatori di livello. Dopo Kalinic mercato chiuso? Purtroppo chiude il 31 agosto, in futuro mi auguro possa finire prima: sono troppi due mesi di mercato”.

Sui nuovi e su chi ha stupito di più: “Forse Kessié: me lo aspettavo forte, ma non così. E ha ancora margini di miglioramento. Un altro che sta crescendo è André Silva: diventerà un attaccante di grandissimo livello.

Montella ha commentato anche il rigore concesso al Milan: “Non mi sembra il caso di commentare anche il Var: ci si deve abituare, ma secondo me porterà serenità in campo e fuori”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Crotone insidioso. Mercato? Dipenderà dalle occasioni. Romagnoli…”

Domenica 20 agosto, alle 20.45, il Milan di Vincenzo Montella farà il suo esordio in Serie A a Crotone. Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia del match, sottolineando le possibili difficoltà che potrebbero incontrare i suoi ragazzi nella sfida dello Scida. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

BARCELLONA
“Da parte mia e della squadra il pensiero va alle vittime di questa tragedia. È l’ennesima occasione per dire basta. Siamo vicini alla popolazione spagnola”.

SUL CROTONE-MILAN
“Auguro un buon campionato a tutti, giocatori e tifosi. Sarà una competizione difficile, con diverse insidie, la prima si chiama Crotone. Hanno chiuso la scorsa stagione con un ottimo ruolino di marcia. Mi aspetto di trovare un avversario aggressivo, molto paziente e pronto a colpirci in ripartenza. Insomma, sarà una gara complicata”.

SINGOLI
“Kessie un calciatore molto forte fisicamente, con ottime qualità tecniche e con un ampio margine di miglioramento. Credo abbia tutte le carte in regola per diventare un grande giocatore. Calhanoglu? È un giocatore che mi intriga molto. Sta lavorando molto bene, ha qualità importanti. Sono sicuro che si rivelerà fondamentale. Montolivo titolare domani? Ha fatto un’ottima prestazione giovedì. Sta lavorando in maniera eccellente dal primo giorno di ritiro. È coinvolto, si sente parte del progetto”.

SCUDETTO?
“Sicuramente siamo una delle poche squadre che ha comprato più di 10 giocatori in tutto il panorama europeo. Avremo bisogno di tempo per diventare squadra. Favorita per lo Scudetto? Dico Juve, ma nonostante questo ci sono squadre che si sono rafforzate, tra cui il noi, ma il nostro obiettivo non cambia: dobbiamo arrivare tra le prime quattro”.

CONVOCATI
“Ho convocato 20 ragazzi per motivi di infortuni e di mercato. Ci tengo a ringraziare chi non è stato scelto per motivi tecnici perché si sta allenando sempre con costanza e professionalità. In vista di giovedì posso dire che non sottovaluteremo l’impegno: siamo il Milan, non possiamo permetterci di non preparare al 100% una gara internazionale”.

INFORTUNATI
“Bonaventura ha effettuato degli esami: sembra nulla di grave, dopo la sosta dovrebbe rientrare. Romagnoli, invece, sta meglio. Ho preferito lasciarlo a casa per questa trasferta, magari verrà convocato giovedì”.

MERCATO
“Insieme alla società stiamo lavorando giorno e notte per il Milan. Da qui alla fine possono accadere tante cose, molto dipenderà dalle opportunità che offrirà il mercato”.

FORMAZIONE
“Ho ancora qualche dubbio di formazione. Ho provato Cutrone tra i titolari, ma questo non vuol dire nulla di definitivo. Domani faremo tutte le valutazioni del caso. Possibile turnove? Forse”.

TIFOSI
“Il nostro obiettivo primario è quello di rendere fieri e orgogliosi i nostri tifosi. Fin dalla prima partita contro il Craiova ci hanno dimostrato un sostegno non comune, siamo molto felici. Per rafforzare questa cosa stiamo pensando di aprire qualche allenamento al pubblico”

SOCIETÀ
“Nonostante sia costantemente in Cina, si sta dimostrando molto vicina alla squadra. Sono molto soddisfatto di quanto fatto fino a questo momento”.

Fonte: AC Milan

Gigio: “Ho rinunciato a tanto per il Milan. Il primo no? “Colpa” degli Europei. Ero preoccupato per San Siro, e invece…”

Il portiere del Milan e della Nazionale, Gigio Donnarumma, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere della Sera. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal “99” rossonero.

Sul dividere la camera col fratello Antonio: “Sono io che russo! Quando dormo io, neanche una bomba mi sveglia. Scherzi a parte, dopo tanti anni passati lontano, è proprio bello stare sempre assieme, come facevamo da piccolini. Condividere poi il ruolo di portiere è ancora più stimolante”.

Sull’etichetta di “raccomandato” ad Antonio: “Ne ha già parlato lui. Allenarmi con Antonio aiuta anche me a crescere e guardate che qui, con mister Magni, si fa un ottimo lavoro. Certo si scherza anche, perché lavorare senza scherzare è pesantissimo”.

Su Bonucci: “Devo dire che mi ha fatto una grandissima impressione. Sono sincero, quando ho saputo che sarebbe arrivato sono rimasto sorpreso, l’ad Fassone e il ds Mirabelli stanno facendo un lavoro incredibile. Sono sicuro che Leo ci darà una grande mano, anche sul piano della personalità”.

Sul PSG: “Nella mia testa c’è sempre stato solo il Milan. Ho ricevuto tante offerte, dico la verità, e ho rinunciato a tanto per restare in quella che considero casa mia”.

Sul “no” iniziale al Milan e sulla contestazione: “In quel periodo ero concentrato solo sugli Europei Under 21 che stavano per iniziare. Ho 18 anni, ero in un momento importante che poteva indirizzare la mia carriera. Non avevo la testa per decidere, volevo aspettare almeno la fine del torneo. Come ho detto, in quel momento sono anche arrivate molte offerte, avrei potuto guadagnare persino di più, ma non è stata una questione di soldi. Durante gli Europei, poi, si è scatenato un putiferio, sono stato molto male, c’è stato quell’episodio dei dollari falsi lanciati dai tifosi. Non è stato un momento facile”.

Sull’Europeo Under 21: “Io ho cercato sempre di lavorare al massimo, ho dato la mia totale disponibilità al c.t. Di Biagio, mi dispiace tanto per il risultato. Poi, sa, le prestazioni dipendono da tante cose”.

Su San Siro e sull’accoglienza: “Sì, ero un po’ preoccupato, lo ammetto, avevo paura di una reazione negativa del pubblico, ero un po’ pessimista. Invece sono stati bravissimi, mi hanno accolto esattamente come avevano chiuso lo scorso anno”.

Sui social: “Non ho cambiato il modo di usarli. Certi giorni sono socialissimo, certi altri non posto niente. Li uso per distrarmi dopo l’allenamento, per non pensare solo al campo. Se ho pensato che fossero esagerazioni? Massì, ma se si fosse parlato solo di calcio non ci sarebbero stati problemi. Invece sono stati espressi giudizi sulla mia famiglia, sono state dette cose molto brutte, che hanno fatto stare molto male i miei».

Sul cognato molto “social”: “Sono molto legato a lui, perché ha cominciato a frequentare casa nostra quando io ero piccolino e Antonio era già partito. Mi ha cresciuto come un fratello”.

Sull’esame di maturità: “So bene quanto è importante lo studio e che mi dispiace ma in quel momento non mi sentivo pronto, come credo succeda ad altri ragazzi. Non avevo studiato, è stato un anno impegnativo. Ma è una sfida importante: ho promesso alla mia famiglia e a me stesso che la affronterò più avanti”.

Su Montella e sul ruolo che ha avuto per farlo restare: “Ma quello è stato solo un caffè, niente di che, non si è parlato di mercato. Ma sì, ci lega il fatto che veniamo entrambi dalla Terronia. A parte le battute, con il mister ho un rapporto ottimo, scherziamo sempre in napoletano. Ed è vero, per la sua esperienza, lui poteva capire la mia situazione meglio di tanti altri”.

Sulla sua terra d’origine: “Appena vedo il cartello che indica la fine del Lazio e l’inizio della Campania io sto già meglio, sento odore di mare, mi sento a casa”.

Sulle ambizioni del Milan: “L’obiettivo è tornare in Champions. È vero che abbiamo cambiato tanto, dobbiamo cercare di fare gruppo e far ambientare al meglio i giocatori nuovi. Stiamo tutti ascoltando il mister. Speriamo di fare grandi cose”.

Sulla Juve: “È per forza la favorita. Cerchiamo di battere tutte le altre e poi quando incontriamo la Juve cerchiamo di battere anche lei. Ma ci siamo anche noi tra le squadre da battere”.

Se il Milan è il suo “esame di maturità”: “In un certo senso… Credo che quest’estate “bellissima” mi abbia fatto crescere molto. Sì, mi sento più maturo”.

Barzagli: “Bonucci? Non è Maradona, non sposta gli equilibri”

Leo Bonucci è il nuovo capitano del Milan, dopo sette anni importanti trascorsi alla Juventus da leader e colonna della difesa. Uno dei suoi ex compagni in bianconero nonché collega nella cosiddetta BBC, Andrea Barzagli, ha però già superato il “trauma” di questo inaspettato addio:

“Sono andati via due giocatori che sono stati molto importanti (si riferisce anche a Dani Alves, ndr), tra l’altro Bonucci ha fatto sette anni alla Juve ed è stato importantissimo. Ma in una squadra ci sono 23 giocatori e ne vanno in campo 11, nessuno ha mai destabilizzato o fatto la differenza – ha dichiarato Barzagli a Premium Sport HDtranne Maradona o forse Messi e Cristiano Ronaldo. Uno o due giocatori non ti spostano l’equilibrio, diciamo che i nuovi e noi più vecchiotti dobbiamo tornare con la mentalità giusta per affrontare di nuovo il campionato”.

Fassone: “Kalinic-Milan, lavori in corso. Un regalo? Se ci sarà l’occasione…”

L’a.d. del Milan, Marco Fassone, ha parlato in mix zone nel post partita del match casalingo contro lo Shkendija.

Sul suo compleanno: “Ho fatto qualche anno in più oggi, ma le sei candeline di stasera mi hanno reso felice comunque (ride, ndr)”.

Su André Silva: “Siamo felici, sta prendendo confidenza con il gol. Ma sono felice per tutti, anche per Montolivo. È un bel gruppo, sono soddisfatto”.

Su Kalinic: “Inutile nascondere che lo trattiamo da tempo, siamo in fase avanzata. Lavori in corso per lui”.

Su Niang: “Come ci sono entrate, alcuni ci hanno chiesto di uscire. Mirabelli sta portando avanti delle operazioni in uscita, non dico di più”.

Sul pubblico di San Siro: “Un orgoglio del Milan questi tifosi. Riempiono lo stadio per gare non attraenti e in un momento particolare come metà agosto. Raccogliamo la prima parte della nostra semina ma dobbiamo restare piedi per terra, da domenica iniziano le cose vere. Sperando di festeggiare a maggio”.

Su Bonaventura: “La macchiolina della serata. C’era la soddisfazione di tutti per la gara e poi Jack ha sentito questo dolore, si spera sia lieve”.

Sull’avvio di campionato: “Sensazioni buone, con la consapevolezza di venire da partite di Europa League e non amichevoli. Non ci facciamo illusioni, la strada è lunga ed il gruppo nuovo. Ci saranno momenti delicati, è normale”.

Su un regalo ai tifosi: “I tifosi sono contenti di quello che stiamo facendo. Abbiamo avuto modo in questi giorni di considerare cosa manchi ancora e lo stiamo cercando senza fretta. Se ci sarà la giusta occasione, la prenderemo. Altrimenti siamo competitivi così”.

Su Bonucci e sulla fascia di capitano: “Ne abbiamo discusso tutti, parlandone a lungo. Credo sia la scelta giusta, serviva uno con personalità ed abitudine alla vittoria”.

Sull’incontro di oggi con Raiola: “Ha avuto un incontro con Mirabelli, non con me. Avrà parlato dei suoi assistiti e del loro futuro. Ibrahimovic? Non so”.

Su come sarà il Milan tra quattro anni: “Bonucci e Montella si sono sbilanciati, è un bel segnale di fiducia. Le costruzioni si fanno in un arco temporale. C’è la voglia di tornare sul tetto del mondo ma andiamo per gradi, rientriamo prima in Champions League”.

Sui tre nomi fatti in Cina: “Li hanno fatti i colleghi i nomi, e io ho detto che sono tutti interessanti. Li seguiamo tutti e anche altri non nominati. Il mercato è aperto e non ci sono ancora state le condizioni per chiudere – riporta MilanNews.it -, ma magari si sblocca qualcuno in un momento e lo si prende”.

Su una possibile deadline per Kalinic: “Mi pare sia fissata alle 23 del 31 agosto, ma non vorrei sbagliarmi con l’orario (ride, ndr)”.

Montella: “Sono soddisfatto, abbiamo offerto un buono spettacolo”

Nel post-partita, a Milan TV, Vincenzo Montella ha commentato così la grande vittoria rossonera (6-0) contro lo Shkendija a San Siro. Queste tutte le sue dichiarazioni:

APPLAUSI
“Sono veramente soddisfatto, è stata una serata molto positiva. Abbiamo offerto un buono spettacolo, partita positiva con qualche gloria personale. È mancata la rete di qualcuno tra cui Suso e Calhanoglu che avevano bisogno del gol, ma arriverà”.

BORINI
“Sta crescendo molto, è un calciatore che non si risparmia mai: si mette a completa disposizione dell’allenatore e dei compagni a discapito delle proprie caratteristiche. È un ragazzo e un calciatore prezioso”.

TESTA AL CAMPIONATO
“Sul piano tattico, Shkendija e Crotone sono simili. Il Crotone chiuderà di più, servirà più velocità, pazienza e più temperamento. Adesso dobbiamo goderci minimamente questa vittoria e pensare al Crotone. Abbiamo pochissimo tempo per poterla preparare”.

Fonte: AC Milan

Leonardo Bonucci entra a San Siro

Bonucci: “Emozionante l’esordio a San Siro, ma c’è da migliorare. Scudetto? Serve lavorare”

Il neo capitano del Milan, Leonardo Bonucci, ha parlato al termine del match di playoff di UEL vinto 6-0 contro lo Shkendija:

È stata una belilssima emozione l’esordio a San Siro, soprattutto nei primi minuti l’ho sentita, ma l’ho superata anche grazie alla squadra e con un ottimo lavoro abbiamo portato a casa una vittoria importante. C’è da migliorare in fase di non possesso, ma siamo sulla strada giusta.

Un Milan spettacolare? Ci prendiamo gol e occasioni, ma c’è da migliorare. Prendiamo ciò che c’è di buono – ha dichiarato capitan Bonucci ai microfoni di Canale 5 -, ma bisogna migliorare le cose negative.

Sul discorso alla squadra prima della partita ho cercato di dire che non esistono partite facili e che ogni partita si gioca per la vittoria, ma sono cose che sapevano già.

Marotta dice che per lo Scudetto sarà Milan-Juve? Sono parole che fanno piacere, vuol dire che ci temono, ma bisogna lavorare per arrivare al livello della Juve”.

Shevchenko, bordate al Milan: “Azioni confusionarie, non ha un piano”

Critiche forti e inaspettate al Milan, arrivate da una sue ex stelle più prestigiose. Andriy Shevchenko, oggi c.t. dell’Ucraina, ha mostrato perplessità sulla campagna rafforzamenti rossonera:

“Non so cosa aspettarmi. Ci sono due modi diversi per ottenere risultati: il modo programmato e il modo improvvisato. A mio parere ci sono azioni confusionarie al Milan, non esiste un piano stabilito. Mister Vincenzo Montella – ha dichiarato Sheva a football.ua – aveva una certa visione e strategia, ma in questo lasso di tempo avrebbero dovuto muoversi più velocemente. Poi ci sono così tanti nuovi giocatori. Acquistano un calciatore per una certa posizione e un mese dopo qualcuno ne arriva un altro nello stesso ruolo. Queste sono decisioni improvvisate.

Non posso sapere cosa diventeranno. Tuttavia auguro al club tutto il meglio, perché lo considero la mia stessa squadra”.

Suso: “Voglio la Champions. Il rinnovo? Non voglio più parlarne…”

In conferenza, al fianco del Mister, c’era anche Suso. Le parole dello spagnolo: “L’Europa League era un nostro obiettivo, quest’anno giocheremo tante partite e saranno importanti tutti i giocatori. La squadra ha lavorato tanto, avremo bisogno di tutti”.

Sulla squadra: “Siamo migliorati, sono arrivati calciatori forti, anche io posso e voglio fare molto meglio dell’anno scorso. Sono molto contento del mio rendimento in passato, ho dimostrato il mio valore, ma adesso sarà più difficile. Dovremo stare tutti uniti”.

ll ruolo: “Anche se parto esterno, vengo sempre all’interno del campo. Durante le partite ho fatto entrambi i ruoli e mi sento bene sia da esterno che da trequartista”.

Obiettivi: “Arrivare in Champions League. Dovremo provare a vincere tutte le gare, ma sarà difficile. Ho giocato anche in Spagna ma in Italia è più complicato vincere”.

Il rinnovo: “Non voglio parlarne più, voglio concentrarmi sulle partite e domani ne giochiamo una importante”.

Infine, diversi elogi per i nuovi acquisti: “Mi è piaciuto molto Kessié, è bravo con e senza palla. Anche Conti mi ha impressionato, corre anche per me… C’è un buon feeling, come con Abate. Mi piacciono anche Musacchio, forte tecnicamente, Calhanoglu, che calcia benissimo, Bonucci e Biglia, importanti per lo spogliatoio”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Il playoff dipende da noi. Kalinic? Molto gradito, ma non è un bomber. André Silva…”

Dopo il preliminare, è arrivata l’ora del Playoff. Avanziamo in Europa League, si avvicina Milan-Shkendija. Questa volta la prima partita si giocherà a San Siro, alle 20.45, con il ritorno fissato per giovedì 24. Alla vigilia della sfida, a Milanello, si è svolta la conferenza stampa di Vincenzo Montella. Ecco tutte le dichiarazioni del nostro allenatore:

PRESENTE
“Il prossimo mini-ciclo sarà importante, c’è in palio una competizione preziosa come l’Europa League e l’inizio del campionato. Mi aspetto una crescita costante del gruppo: nell’atteggiamento vorrei che la mia squadra non sbagliasse mai. È già un momento importante della stagione”.

SULLO SHKENDIJA
“Hanno più partite ufficiali nelle gambe. Hanno superato 3 turni preliminari e nel campionato macedone hanno appena battuto i campioni in carica. Hanno chiare idee di gioco e un giocatore di talento e imprevedibilità in attacco come Ibraimi. Loro sono molti organizzati, ma dobbiamo pensare al nostro obiettivo. Dipende da noi, dalla nostra prestazione”.

RITORNO DECISIVO
“Non sono dell’idea che le qualificazioni in Europa si possano decidere all’andata: è sempre decisivo il ritorno. In campo internazionale, anche a livello temperamentale, non ci sono mai partite facili. Non mi dispiaceva giocare la prima fuori casa, con la trasferta di Crotone spostata a lunedì: alla fine non è stato possibile e va bene così”.

SULLA SQUADRA
“Stiamo crescendo molto fisicamente, arriviamo da 3 allenamenti molto buoni in termini qualitativi. Adesso aspettiamo il campo. Difesa? È molto più importante l’armonia di squadra, che deve difendere e attaccare al meglio come reparti. Abbiamo 4 partite consecutive, non mi aspetto giocatori che possano già essere in grado di giocarle tutte senza cali. Dovrò gestire bene le energie della rosa. Giovedì mi aspetto una squadra più risolutiva. Il vecchio gruppo si sta comportando in maniera eccellente, si è messo a grande disposizione”.

ATTACCO
“Cutrone è in uno stato di forma straordinario. Chiaramente devo gestire tutti gli attaccanti in base alle partite ravvicinate e all’avversario. Con lo Shkendija vorrei insistere su André Silva perché ha bisogno di giocare e di familiarizzare con San Siro. Anche se mi dispiacerebbe per Cutrone, ma avrà spazio e magari in futuro potranno agire anche insieme. Per i giocatori offensivi ci vuole più adattamento per prendere le misure del campionato italiano, ma Silva è un giocatore di grandissime potenzialità. Sta già crescendo moltissimo. Il mio consiglio è di giocare in serenità, senza fare scelte sbagliate”.

BONUCCI CAPITANO
“La società voleva un nuovo acquisto come capitano. La scelta è caduta su Bonucci perché ha carisma ed esperienza internazionale: incarna perfettamente il ruolo di capitano. Ha un ottimo rapporto anche con i giocatori che potevano ambire alla fascia. Scelta ponderata ma facile. Leo ha detto che vuole vincere la Champions League entro 4 anni? Dobbiamo arrivarci. Se siamo bravi, possiamo riuscirci anche prima”.

I SINGOLI
“Mi dispiace molto per le assenze di Biglia e Romagnoli. Alessio si sta allenando per tornare presto a disposizione, vediamo nei prossimi giorni. Lucas smania già per recuperare. Con le caratteristiche di Romagnoli c’è anche la possibilità di giocare a 3, come di rimanere a 4: abbiamo più opzioni. Suso? La stima nei suoi confronti è totale, viene da un campionato importantissimo. Per sua e nostra fortuna può ancora migliorare, segnando un po’ di più e potendo fare più ruoli, anche a centrocampo. Bacca ha dato un grosso contributo per portarci in Europa. Tutti ci aspettavamo un po’ più da lui, e magari viceversa. Parliamo di un giocatore internazionale: gli faccio l’in bocca al lupo. Ringrazio pubblicamente Paletta e Sosa per la professionalità e il massimo impegno dimostrato, ad oggi sono fuori dal progetto per vicende di mercato. Niang? Ha avuto un piccolo problema, la società sa quello che penso e la situazione è in continua evoluzione”.

MERCATO
“Kalinic? È un giocatore funzionale al nostro calcio, altruista e che sa muoversi in ogni situazione di gioco. Se potrebbe giocare domenica? No, lo escludo, nel caso dovesse arrivare. Magari non è un bomber puro ma è molto gradito. Con il d.s. Mirabelli ci vediamo sempre, quindi le mie idee e le mie aspirazioni sono chiare. Non posso che ritenermi soddisfatto da questo mercato. Ringrazio pubblicamente Paletta e Sosa per la professionalità sempre dimostrata, ad oggi sono fuori dal progetto per vicende di mercato. Paletta ha fatto una grande stagione, ma numericamente i difensori non ci mancano: siamo a posto”.

Fonte: AC Milan

Bonucci: “Io come Pirlo alla Juve. Milan, in quattro anni voglio la Champions”

Il nuovo capitano del Milan, Leonardo Bonucci, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport.

Sul ko della Juve in Supercoppa Italiana: “Mi ha fatto un po’ strano vedere la Juve davanti la tv, ma ormai quello è il passato. Il presente ed il futuro si chiama Milan”.

Sul futuro debutto a San Siro da capitano: “Credevo ci sarebbe stato un po’ più di scetticismo nei miei confronti. Questo entusiasmo mi spinge a dare ancora di più. Non vedo l’ora di debuttare in questo stadio. Confesso che ho addosso un po’ di agitazione: San Siro è la storia ed il giorno del preliminare, anche se non giocavo, è stata una delle poche volte che mi sono emozionato entrando in uno stadio. Mi piacerebbe tanto rivedere la stessa cornice di pubblico”.

Sulle responsabilità di avere la fascia: “È una responsabilità importante: darò tutto me stesso per difendere questa maglia dal primo all’ultimo minuto di ogni partita. L’importante, però, è che ci sia un gruppo trainante ed il Milan è un club fortunato perché qui c’è gente che sa fare gruppo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso anche dallo spirito di sacrificio dei sudamericani. Sono molto contento dello spogliatoio: ci sono belle persone”.

Su Montolivo e la cessione a lui della sua fascia: “È stata una scelta condivisa da club, allenatore e squadra. Con Riccardo ho parlato sin dal primo giorno di quanto sarebbe potuto succedere. Lui è una grande persona ed un grande giocatore, nessuno vuole passare sopra nessuno, l’intenzione è quella di fare squadra. Conta il bene comune, quello è davvero importante. Non il capitano”.

Sull’essere leader: “Io posso mettere a disposizione carisma ed esperienza, ma è la squadra che ti fa diventare tale. Ho avuto la fortuna di aver imparato da grandi leader come Gianluigi Buffon, Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini. Per il resto, il segreto è fare gruppo nelle piccole cose, nei dettagli. Il Milan merita di tornare in alto ed è questo che la società ci ha chiesto”.

Sugli anni alla Juve e sul rapporto con Allegri: “Per me conta solo il Milan ora e la Juve è il passato. La ringrazio per quello che mi ha dato, con loro sono diventato uno dei più migliori difensori al mondo, ma quando fai certe scelte poi ti prendi la responsabilità e hai le tue conseguenze. La Juve ed Allegri durante l’ultima stagione hanno fatto scelte ben precise ed io le ho fatte di conseguenza. Di certo le mie valutazioni non erano più quelle del passato, ma la scelta è stata condivisa con il club, quindi non è solo farina del mio sacco. Tutto parte da Oporto, ma c’erano stati alcuni episodi già prima, magari meno eclatanti. Ritrovarmi Allegri in Nazionale? Se così dev’essere, sarà. Siamo tutti professionisti, nessun problema. Rapporti con gli ex compagni? Certo, ho fatto ieri gli auguri a Chiellini e poi con alcuni di loro c’è un percorso comune in Nazionale”.

Sul trasferimento dalla Juve al Milan: “Spero di fare nel Milan quello ciò che Andrea Pirlo ha fatto alla Juventus con il percorso inverso”.

Sul perché abbia scelto il Milan: “Perché aveva il progetto più ambizioso. Ed io vivo di sfide. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli mi hanno fatto sentire importante e mi volevano fortemente, altrimenti la trattativa non sarebbe durata solo 48 ore. D’altra parte, gli amori o nascono subito o non nascono mai. E non è certo una questione di soldi: a chi mi dà del mercenario rispondo che avevo richieste anche dall’estero dove avrei guadagnato di più”.

Sulle similitudini tra la Juve del 2010 e il Milan di oggi: “Ne trovo molte. Infatti ho scelto il Milan anche perché nella mia testa c’è l’idea di ripetere il percorso vissuto in bianconero, dove eravamo partiti da una rifondazione come in questo caso e siamo arrivati in alto. Ecco, qui voglio arrivare ancora più in alto. Nell’arco di quattro anni spero di arrivare a vincere la Champions. Voglio portare a casa tutto”.

Sulle impressioni sui rossoneri e sul ritorno a Milano: “Questa è la mia nuova casa e già mi piace. Fin da subito ho avuto l’impressione di sentirmi a casa. Per ora sono ancora in hotel, a settembre saremo dentro casa. Conduco una vita normale, qualche sera fa in Versilia sono andato alle giostre con mio cognato. E voglio che anche i miei figli vivano nella normalità. L’altro giorno ho preso la metro: Milano è cambiata, evoluta. Molto bella”.

Sugli obiettivi della squadra: “Sono carico ed affamato più che mai, darò sempre più dei miei limiti. Il mio obiettivo è far sì che il Milan torni nell’Olimpo del calcio mondiale. Ho scelto questo club per ripartire, sono qui per vincere. Scudetto? La Juve resta la favorita, il Napoli ha ottime chance di giocarsi il titolo. Ora come ora siamo un gradino sotto entrambe, ma non dobbiamo porci limiti. Dopo di loro, vedo a pari merito Roma, Inter e Milan”.

Sul possibile arrivo di Belotti o Aubameyang: “Belotti è uno che trascina, che lavora tanto. Non so se arriverà lui, ma chi dovesse arrivare si deve mettere a disposizione nelle due fasi. Una punta di alto livello ti facilita in tante cose, sarebbe la chiusura perfetta di un mercato stimolante ed entusiasmante”.

Sulla reazione dei tifosi della Juve sui social al suo addio: “In questo club mi ci vedo a lungo e questo mi stimola ad essere ancora più ‘cattivo’. Se mi facessi condizionare dai commenti sui social, nel 2011 avrei lasciato la Juve ed oggi non sarei qui al Milan. Mi hanno insultato perché ho cambiato maglia, ma sui social la gente è libera di dire la propria e non provo rancore”.

Su Montella: “In lui vedo tanta voglia di migliorarsi e di trasmettere voglia di vincere. È un tecnico molto intelligente, ha un futuro da grande allenatore. Spero di poter vincere con lui. La sua idea di calcio è molto buona, non avevo mai visto nessuno impostare così il gioco con una difesa a quattro”.

Sulla difesa a tre: “Sono sincero: per me a tre o a quattro è uguale. Anzi, a tre c’è molto più campo da difendere. Sapete quante volte mi sono ritrovato uno contro uno?”.

Sul futuro dopo il calcio giocato: “Mi vedo assolutamente allenatore. Sono già 4-5 anni che ci penso. Gioco ancora 6-7 anni, poi alleno. È qualcosa che mi ha trasmesso Antonio Conte, mi vedo un po’ come lui. E poi voglio alzare un trofeo anche da tecnico”.

Allegri: “Bonucci? Dispiace, sarebbe stato il futuro capitano della Juve”

Leo sarebbe stato il futuro capitano della Juventus, un uomo spogliatoio che nel futuro avrebbe insegnato e trasmesso il dna bianconero”. Massimiliano Allegri si dice “dispiaciuto” per l’addio di Bonucci alla Juventus. “Ha fatto una scelta e di questo non ne va fatta una colpa a nessuno: né a lui, né alla società e nemmeno all’allenatore”, aggiunge il tecnico bianconero in una intervista a Premium Sport in occasione dei suoi cinquant’anni.

“Dico solo che il 7 è un bel numero. I ragazzi ormai hanno un dna vincente e soprattutto c’è una grande disciplina, ci sono delle regole da rispettare”. Massimiliano Allegri non pone limiti per la sua Juventus, a caccia del settimo scudetto consecutivo nella stagione ormai alle porte.

Fonte: ANSA.it

Sacchi: “Montella? Mi piaceva alla Fiorentina, ora è più tatticista”

L’ex allenatore del Milan, Arrigo Sacchi, ha espresso la propria opinione sull’attualità rossonera e in particolare su mister Montella:

Montella lo apprezzavo molto alla Fiorentina, dove aveva cercato di dare un’identità netta. Ora mi sembra un filo più tatticista. Mi pare che Mirabelli, che non conosco, gli stia fornendo una buona squadra, che si sia mosso positivamente. Mi sembrano acquisti coerenti. Però sapete come la penso – ha dichiarato Sacchi al Corriere della Sera non i soldi ma le idee“.

Montella: “Dovremo abituarci al VAR. Gli acquisti? Tanti devono integrarsi al calcio italiano”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato nel post partita di Milan-Betis 1-2:

Dobbiamo abituaci alle interruzioni del VAR e cosa può succedere a un’eventuale azione che viene fermata o no. Non ho visto gli episodi, l’arbitro sì e di consultarsi, quindi accettiamo, ma dobbiamo abituarci a continue interruzioni.

Traggo indicazioni positive al di là del risultato – ha dichiarato Montella a Rete 4 – abbiamo provato sulla nostra pelle il VAR. Mentre dobbiamo migliorare sulle accelerazioni e sull’ultimo passaggio.

Spesso ci si dimentica che gli acquisti sono giovani e arrivano da altri campionati: hanno bisogno di integrarsi col calcio italiano e coi compagni”.

Abbiati: “Bonucci capitano? Ha il carisma e la personalità giusti. Ibrahimovic…”

Il club manager rossonero, Christian Abbiati, ha parlato a pochi minuti dal fischio d’inizio di Milan-Betis:

La fascia del Milan pesa, essere il capitano qui pesa molto, ma Leo ha la personalità e il carisma giusto. La nuova società ha deciso che il nuovo capitano dovesse essere un nuovo acquisto e così è.

Milan-Betis è un’amichevole importante per far mettere minuti nelle gambe chi ha giocato meno contro un’ottima squadra, anche se ha giocato ieri un’amichevole, ma è un test importante in vista della partita dei playoff di Europa League.

Ibrahimovic? Non so se possa tornare o meno, non me ne occupo, ma sono ben voluti i campioni: se la società deciderà di prendere altri campioni per migliorare la rosa, ben vengano”.

Papu Gomez: “Milan? Forte, ma non come si dice: non ha preso fenomeni”

La stella e capitano dell’Atalanta, Papu Gomez, ha parlato in conferenza stampa di Milan e del prossimo campionato di Serie A:

“Credo che questo campionato sarà equilibrato. La Juve ha perso abbastanza con l’uscita di Bonucci dalla difesa e il Milan si è rafforzato bene, anche se non come tutti parlano: non sarà un Milan devastante, ha preso sì bravi giocatori, ma non fenomeni.

L’Inter ha un grandissimo allenatore e farà molto bene, la Roma non so come andrà con il cambio di allenatore e qualche giocatore che è andato via, mentre per me il Napoli farà bene: è rimasto l’allenatore e quasi tutta la squadra è la stessa, gioca molto bene”.

Lo Monaco: “Montella? E’ il più bravo di tutti, allenatore da top club”

Pietro Lo Monaco ha rilasciato una breve intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport.  L’ad del Catania, complice la presenza in città della squadra rossonera per la partita di stasera contro il Betis, ha colto l’occasione per esaltare Vincenzo Montella, che ha mosso i suoi primi passi da tecnico proprio alle pendici dell’Etna.

Vincenzo è il più bravo di tutti. Ha una capacità di far esprimere sul campo il suo lavoro che è unica, forse solo Sarri lo pareggia. Mourinho, pur essendo un grande comunicatore, non ha questa dote”.

Il dirigente etneo non risparmia le lodi, anzi: “È un tecnico in gambissima, sa mettere il vestito giusto alla squadra. È da top club, quindi da Milan: ha mentalità vincente e cerca la vittoria col gioco, dettaglio che lo contraddistingue”.

Mirabelli: “Lavoriamo per l’attaccante, non possiamo sbagliare. Aubameyang? È nel mio destino…”

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del QS.

Sul rapporto con Fassone: “Avevamo già un rapporto splendido quando lavoravamo insieme all’Inter, poi lui è uscito ingiustamente dal club nerazzurro, mi ha chiesto di stare insieme e mantenuto la promessa affidandomi l’area tecnica del Milan, dicendomi ‘ti ho visto lavorare, so chi sei…’ Be’, ho sposato più lui che il Milan, rischiando grosso nei giorni dell’attesa del closing che non arrivava mai. Ma io ho sempre creduto che ce l’avremmo fatta, alla faccia di quelli che adesso non riescono a mandarla giù…”.

Sul ruolo di d.s.: “Faccio un lavoro che mi piace. Questi sono stati mesi bellissimi, abbiamo fatto qualcosa di grande, di inedito, ma il bello viene adesso: appena finita la squadra ecco tanti ragazzi da vedere, da seguire in un torneo che si gioca tre/quattro volte alla settimana, e all’estero, sempre aggiornati sulle tecniche che cambiano, sulle idee nuove da cogliere e trasmettere. Crescono gli impegni, cresce la cultura…”.

Su Aubameyang e sull’attaccante: “Aubameyang è nel mio destino: è stato il primo giocatore che sono andato a vedere dal vivo, il mio primo viaggio fu proprio per lui.

Nuovo attaccante? Ci stiamo lavorando e non possiamo sbagliare: anche Nikola Kalinić e Diego Costa sono nella nostra lista. L’attaccante ci vuole ma non possiamo sbagliare. Io non posso sbagliare per questi tifosi che mi apprezzano per quel che si è fatto, per la trasparenza del mio lavoro. L’ho visto qui, l’ho visto in Cina dove c’è un entusiasmo come a San Siro”.

Sulla questione fideiussioni di Bonucci e Biglia: “Ma ci rendiamo conto di che discorsi vengono fatti? Se decidi di prendere Bonucci e Biglia, e te li danno, saprai quello che stai facendo o no?”.

Sul rinnovo di Gigio Donnarumma: “Un’esperienza intensa, dura. Non era facile tenere Donnarumma, prima ci avevano provato altri, inutilmente, eppure ce l’abbiamo fatta noi, perché era importante, una conquista su cui costruire il resto. Come si è puntualmente verificato. E l’ha capito anche Raiola”.

Sui tifosi rossoneri e su Berlusconi: “Silvio Berlusconi ha fatto una scelta meditata e noi abbiamo realizzato tutti i suoi sogni. Anche di più. Noi abbiamo messo al centro del nostro progetto i tifosi: eccoli, li mostriamo orgogliosi. Per loro abbiamo lavorato in trincea, senza mollare mai, evitando le pillole avvelenate… Dove vogliamo arrivare? Primo traguardo, il tifo entusiasta, mai spegnerlo; e per questo bisogna realizzare qualcosa d’importante. Quei 67 mila dell’altra sera per Milan-Craiova ci assegnano una responsabilità straordinaria, da oggi alla Champions è il programma, ci vogliono risultati importanti ma è innegabile che abbiamo fatto una campagna scientifica: tanti giovani, pensando al domani, con Bonucci e Biglia i maestri che li aiutano a maturare, non solo per vincere oggi ma per realizzare un ciclo”.

Borini: “Suso mi ha sorpreso. Segnare all’Inter? Non è un sogno, l’ho già fatto…”

L’attaccante del Milan, Fabio Borini, ha parlato ai microfoni di Premium Sport HD.

Sulle prime settimane rossonere: “Ho buone sensazioni, mi sto trovando bene e mi diverto. L’adattamento al ritmo dell’allenamento sta arrivando: si lavora molto, soprattutto dal punto di vista mentale coi ritiri che in Inghilterra non esistono. Lavoro duro come ho sempre fatto in Inghilterra e alla Roma: sono partito come ultima ruota del carro e poi le ho giocate quasi tutte, la concorrenza è un stimolo e motivo di miglioramento”.

Sul debutto a San Siro: “Mi ha dato buone impressioni, vederlo con 70 mila persone dopo tanto tempo vuol dire tanto e per i tifosi essere presenti ad agosto è importante”.

Sui compagni coi quali si sta trovando meglio: “Sto legando con Hakan, Ricardo e André Silva, conoscendo più lingue faccio un po’ da traduttore. Mi ha sorpreso Suso: lo conoscevo da Liverpool ed è maturato parecchio nel gioco, può fare la differenza e vedo che si trova a suo agio al Milan”.

Su Ibrahimovic: “È un grande campione, a chi non piacerebbe averlo. Si aggiungerebbe alla lista dei campioni con cui ho giocato”.

Su un possibile gol nel derby: “Si può fare, non è un sogno, è un qualcosa di fattibile e di già fatto (con la maglia della Roma, ndr)”.

Conti: “Essere al Milan è un sogno. Obiettivo? I Mondiali”

Andrea Conti ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il neo terzino rossonero ha espresso tutta la sua felicità per l’inizio di questa nuova avventura: “Essere qui è il coronamento di un sogno. Io ho voluto il Milan, la prima e per me l’unica squadra che mi ha voluto. Un’occasione importantissima da una grande società. La sua chiamata mi ha fatto onore, anche perché qui al Milan mi hanno voluto più di tutti”.

Sul ‘nuovo corso’ che punta a riportare in alto il Milan: “Questo fattore è stato importante per la mia scelta. In effetti in questi ultimi anni non è stato il Milan di sempre, ma per me era fondamentale essere protagonista di un progetto così importante: riportare questo club ai vertici del calcio”.

Sulla discreta vena realizzativa mostrata lo scorso anno a Bergamo: “Sicuramente sono stato agevolato dal fatto che ho giocato più avanzato, a centrocampo. Tornando alla difesa a 4 non so se riuscirò a ripetermi su questi livelli. Comunque ho una chiara propensione al gioco d’attacco, mi spingo spesso in avanti. Questa è sicuramente la mia principale caratteristica. Non riesco ad essere passivo, preferisco essere aggressivo. Forse molte, troppe volte lo sono anche troppo. Ma questo è il mio modo di giocare. Sono per il pressing offensivo, più da attaccante che da difensore”.

Sugli esterni che lo hanno ispirato: “Nel mio ruolo ho sempre ammirato Dani Alves e Sergio Ramos quando giocava da terzino. Mi sono ispirato, anche perché più vicini alla mia realtà a De Sciglio e Darmian. Li ho sempre seguiti con grande attenzione”.

Sull’andamento della carriera fino ad oggi: “Quando sono passato dalla Primavera dell’Atalanta al Perugia in Lega Pro ho iniziato a sentire il calcio vero. Ma sono sempre stato convinto, fin da quando ero ragazzino che avrei fatto il calciatore. La svolta della mia carriera è avere incontrato sulla mia strada un allenatore come Gasperini che ha tirato fuori meglio di me. Mi ha cambiato la vita senza troppa pressione, senza esagerare. Lui sa come trattare i giovani perché arriva dalla base”.

Sugli obiettivi personali: “I Mondiali del 2018. Nella passata stagione ero concentrato sull’Europeo Under 21. Adesso voglio conquistare la maglia azzurra prima possibile”.

Ancelotti promuove Montella: “È l’allenatore giusto per il Milan”

L’ex calciatore e allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, ha parlato di attualità rossonera nel corso di una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport:

Mi fa piacere vedere che sia tornato l’entusiasmo: San Siro strapieno per il preliminare di Europa League è un bel segnale. La gente ha fame di Milan e questo è un punto di partenza notevole.

I giocatori nuovi sono bravi, Montella è l’allenatore giusto per assemblarli. Sono curioso di vedere come li sistemerà. Però una cosa bisogna dirla: diamogli tempo, non si cucina un grande pranzo in mezz’ora. E alla prima sconfitta, lo dico perché so come siamo fatti noi italiani, non buttiamogli la croce addosso: il percorso di crescita prevede degli ostacoli e delle cadute“.

Il direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Ora parola al campo. Mercato? Sappiamo cosa fare. Ibrahimovic…”

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a La Domenica Sportiva. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Le sensazioni sul nuovo Milan: “Abbiamo acceso l’entusiasmo e vogliamo far sì che non venga meno nei prossimi mesi: dobbiamo darci da fare. Abbiamo fatto una squadra nuova, Montella non ha potuto ancora fare un allenamento con tutti, quindi ora dobbiamo costruirla bene sul campo, dopo averla fatta bene sulla carta. Ora la parola passa al campo”.

Sul closing: “È stata lungo ed estenuante. È stato un closing lunghissimo, forse il più lungo della storia di un club, peraltro importante come il Milan. Ma non ci siamo neanche accorti che sia iniziato perché abbiamo iniziato a lavorare a capofitto e ancora non ci siamo resi conto di dove siamo”.

Sulla squadra: “Spero che questo mercato finisca al più presto, perché ad oggi ogni giorno i giornalisti chiedono continuamente notizie sul Milan, ma bisogna fermarsi. Abbiamo preso giovani forti, per aprire un ciclo importante, poi con Bonucci e Biglia sono chiocce che servono agli altri otto acquisti: è importante avere una guida”.

Su Biglia: “È un giocatore che in quel reparto ci dà le caratteristiche e il carisma che serve al nostro nuovo Milan”.

Su Bonucci: “Non è un colpo programmato come Biglia e gli altri, ma un’occasione da cogliere al volo. Parlavo con Lucci per altri giocatori e lui mi continuava a fare la battuta con Bonucci. I primi giorni neanche lo dissi a Fassone, poi parlai col ragazzo, il quale voleva indossare la maglia del Milan: la cosa si è fatta seria e velocissimamente l’abbiamo chiusa”.

Su altri colpi da qui a fine agosto: “Noi sappiamo quello che dobbiamo fare, siamo attenti sul fatto che dovremo fare qualcosa lì davanti. Il mercato degli attaccanti ancora non si è mosso”.

Su possibili ritorni: “Guarderemo a qualcosa di nuovo, nella vita non si sa mai che qualche vecchia conoscenza o ex giocatore possa tornare, ma non è questo il caso e non alludo a Ibrahimovic. Siamo con i piedi per terra e valutiamo le cose che dobbiamo fare e penso che lo faremo dopo Ferragosto”.

Su Raiola: “Ci siamo scontrati su alcune cose, ma rimane la possibilità di affrontare altri argomenti. È uno dei più potenti manager che ci sono, forse un giorno ci siederemo per qualcos’altro, anche se sappiamo quanto è dura trattare con lui. E lui sa quanto è dura trattare con noi”.

Monchi: “65 mila a San Siro? Io alla Roma punto a vincere”

Le prime pagine dei giornali sportivi di ieri sono state dedicate anche al Milan e a San Siro, tornato a riempirsi e a vibrare per i colori rossoneri dopo anni di delusioni e amarezze. Ma il d.s. della Roma, Monchi, non ne è rimasto impressionato e ha fissato obiettivi diversi per la propria squadra:

“Tornare a riempire lo stadio? Sono stato a due partite all’Olimpico, contro la Juve e contro il Genoa, e siamo stati vicini ai 65 mila che ha portato ieri il Milan allo stadio. Non è la mia aspirazione portare 65 mila persone allo stadio – ha dichiarato Monchi nel corso della presentazione di Under – la mia aspirazione è vincere con la Roma. Il resto verrà di seguito.

Ritengo il tifoso romanista abbastanza intelligente da non legare la propria presenza allo stadio all’arrivo di nuovi giocatori, i giocatori ci sono: Strootman, Nainggolan, Dzeko, Daniele, Florenzi… Non c’è attrazione migliore per il pubblico. Ma ripeto: il mio obiettivo non è riempire lo stadio, ma vincere“.

Galli: “Milan? Una politica che non condivido e che può “bruciare”: vedi l’Inter”

L’ex portiere del Milan e oggi opinionista sportivo, Giovanni Galli, è tornato a parlare del mercato rossonero, dopo aver sollevato qualche dubbio sulla nuova proprietà cinese (qui i dettagli):

Milan? In campagna acquisti sono stati previsti 250 milioni ma ne sono stati investiti 42 visti i prestiti obbligatori. L’idea è quella di arrivare in Champions per poi sistemare tutto. È una politica che non condivido, qualcuno si è bruciato, vedi l’Inter, ma la rispetto.

Mercato? La Juve ha fatto un affare con Bernardeschi prendendolo a 40 milioni – riporta tuttomercatoweb.com – ha 23 anni ed è italiano. Mercato drogato? Il City per prendere portiere del Benfica ha speso 40 milioni e secondo me ne vale al massimo 15″.

Bertolacci punge il Milan: “Tanti infortuni anche a causa dei loro allenamenti blandi”

Addio al Milan con polemica per Andrea Bertolacci. Il centrocampista, oggi al Genoa, ha parlato dei propri trascorsi in rossonero, additando i propri diversi guai fisici anche alla qualità degli allenamenti a Milanello:

Come mai tanti infortuni al Milan? Non riuscivo a trovare la condizione migliore, non sono mai stato al top. Probabilmente dipendeva anche dalla tipologia di allenamenti. Qui si lavora molto intensamente, al Milan gli allenamenti erano più blandi. Conoscevo i ritmi qui, sono quelli più adatti al mio fisico. Ho bisogno di lavorare duro per essere al meglio.

Genoa un ridimensionamento? No, voglio tornare ai livelli di prima, voglio dimostrare le mie qualità. E per farlo ho bisogno di sentirmi a casa. Al Genoa mi sento così – ha dichiarato Bertolacci a Il Secolo XIX – qui ho ritrovato l’affetto che mi mancava. Qui ritroverò me stesso“.

Montella: “Bello riprendere l’abitudine dei sorteggi europei. Lo Shkendija…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha commentato a caldo il sorteggio dei playoff di Europa League, che vedrà i rossoneri sfidare lo Shkendija:

Abbiamo ripreso l’abitudine del sorteggio ed è divertente seguirlo qui in diretta, l’Europa per anni è stata la del Milan. La squadra non la conosco bene – ha dichiarato il mister nella diretta facebook trasmessa dal Milan -, ci sarà tempo per studiarla. Stiamo cercando di capire dov’è il posto per la logistica e organizzare la trasferta.

A Catania ho passato un anno straordinario, sono stato benissimo e ci torno volentieri per Milan-Betis. Devo moltissimo al Catania, mi diedero una grande responsabilità con una squadra già collaudata: ebbi modo di iniziare nel migliore dei modi“.

Fassone: “Grazie di cuore ai tifosi, è stata una festa meravigliosa”

I tifosi, prima ancora delle analisi di mercato e di quelle tecniche. Impossibile non partire da un ringraziamento a tutto il popolo milanista per Marco Fassone, al termine di Milan-CSU Craiova 2-0 davanti a più di 60.000 spettatori a San Siro. Ecco tutte le dichiarazioni del nostro a.d. a Milan TV:

RINGRAZIAMENTO
“Una festa meravigliosa, al di là di ogni aspettativa. Non posso che ringraziare la gente che per questa squadra ha fatto chilometri. Un grazie che viene dal cuore”.

MERCATO
“Ci siamo accorti strada facendo di ciò che stava succedendo. Prima volevamo dimostrare di essere all’altezza, poi abbiamo preso consapevolezza del supporto di tutti che ci ha permesso di fare scelte anche coraggiose”.

SQUADRA
“C’è un passo avanti in ogni gara. Montella e Mirabelli sono soddisfatti ma c’è tanto da fare, siamo solo all’inizio e mancano ancora tanti giocatori da inserire. Ma i segnali sono incoraggianti”.

I SINGOLI
“Donnarumma? Ero convinto sarebbe andata così. Ero sicuro che si sarebbe tutto cancellato con due parate ed è quello che è successo in queste gare di Europa League. Cutrone? Patrick sta crescendo in ogni partita. Oggi era difficile per i giovani davanti a così tanti tifosi. Ha la testa giusta e stiamo studiando il miglior percorso futuro per lui”.

LO STRISCIONE DELLA CURVA
“Insieme a Mirabelli ci siamo abbracciati, è stata una sorpresa toccante. Noi siamo all’inizio e vedere questo apprezzamento della Curva non poteva che emozionarci e ci spinge a fare ancora di più. Meritano una stagione stupenda”.

Fonte: AC Milan

Cravero freddo su Kessie: “Troppo macchinoso e impacciato”

Un bel Milan ha piegato 2-0 il Craiova, mostrando buoni segnali in vista dell’inizio di stagione. Ma l’ex difensore e oggi opinionista sportivo, Roberto Cravero, non è rimasto granché impressionato dalla prestazione dei rossonero e in particolare da Franck Kessie:

Kessie non mi è piaciuto – ha dichiarato ai microfoni di Premium Sport HD – è stato troppo macchinoso e impacciato. E il Craiova non è stato all’altezza“.

Zapata: “Noi della vecchia guardia siamo a disposizione”

Il difensore rossonero, Cristian Zapata, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Craiova.

Su che stagione si aspetta: “Sono qui da tanti anni, in tempi sia difficili sia belli. Ora inizia un nuovo percorso, la società ha fatto grandi cose e mi aspetto una grande stagione per tutti. Io sto lavorando bene, cerco di fare il meglio per aiutare la squadra: mi aspetto una stagione bella per tutti noi e i nostri tifosi”.

Sulla vecchia guardia: “Siamo a disposizione del gruppo e della società. È stata una loro scelta e noi vecchi la stiamo prendendo bene, stiamo dando una mano così tutti i nuovi compagni possano essere a disposizione il prima possibile per la squadra”.

Sulla condizione fisica: “In una settimana siamo migliorato tanto. Sicuramente in questi giorni ci abbiamo dato dentro, domani bisogna farlo vedere per tutti e 90 i minuti: sappiamo che le partite in Europa non sono facili, ma giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi e dobbiamo far vedere che siamo cresciuti e che siamo una squadra”.

Ancelotti: “Il Napoli sarà competitivo. Inter e Milan? Vedremo”

L’ex tecnico del Milan Carlo Ancelotti, oggi al Bayern Monaco, ha confrontato Napoli, Milan e Inter, tutte affrontate in amichevole in questo pre campionato:

“Abbiamo affrontato tre squadre italiane in queste settimane. Il Napoli è più rodato di Inter e Milan, questo si vede, sarà sicuramente competitivo anche quest’anno. Se lo saranno anche Inter e Milan lo vedremo.

Si vede la grande mano di Sarri: gli azzurri hanno lavorato molto negli ultimi anni, hanno una identità chiara, sanno come attaccare e come difendere. Sono segnali importanti”.

Di Livio: “Inter superiore al Milan, Spalletti è un valore aggiunto”

L’ex centrocampista della Juve e della Nazionale, Angelo Di Livio, ha parlato di Milan e Inter:

L’Inter secondo me è leggermente superiore, perché Spalletti è un valore aggiunto. Guardate come ha già rigenerato Jovetic – ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport – un giocatore che a me fa impazzire”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “San Siro pieno ci emoziona. Gigio? Ama il Milan, spero sia accolto con affetto. André Silva…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Craiova, ritorno dei preliminari di Europa League.

Su cosa si aspetta rispetto all’andata: “Mi aspetto miglioramenti nella tenuta mentale più che in quella fisica, anche se comunque all’andata c’è stato un buon approccio dei singoli. Va mantenuto e incrementato. È passata una settimana, abbiamo smaltito il fuso orario dal rientro dalla Cina e quindi mi aspetto che sulla tenuta fisica ci siano miglioramenti, che vedo in allenamento, ma anche la tenuta mentale che è importante in egual misura”.

Su San Siro pieno: “È un’emozione e una responsabilità: i tifosi dimostrano di credere in noi e nella società, ci dimostrano preventivamente sostegno e amore. Si sta creando un entusiasmo importante per grandi obiettivi e va alimentato e tenuto acceso: sarà il campo a dover dimostrare questo”.

Su Gigio Donnarumma: “Credo che la sua estate sia stata di grande crescita. È stato al centro dell’attenzione per mesi, ha subito tante sollecitazioni ed è cresciuto ulteriormente. Mi auguro ci sia domani la giusta accoglienza per lui, perché ha dimostrato amore per il Milan, anche se ci ha messo un po’ ma ci può stare. Spero ci sia il solito affetto per Gigio”.

Sul capitano: “Da noi è stabilito che non parla solo chi porta la fascia, ma è stabilita una commissione: possono parlare con me e con la società chi vuole. In passato il capitano è stato scelto istituzionalmente dalla società, così come anche oggi: mi è stato chiesto di scegliere tra gli acquisti per sancire il nuovo corso. Qualora non ci fosse in campo il capitano del nuovo corso, varrà la gerarchia del passato”.

Sul Craiova: “È una squadra organizzata, è una partita in cui serve massima concentrazione e bisogna dare tutto: se non si dà l 100%, anche con differenza tecnica si rischia brutta figura. Ci vuole massima attenzione e umiltà nel rispetto dell’avversario”.

Su André Silva: “È arrivato molto dopo rispetto ai compagni causa Confederations Cup e si è allenato pochissimo con noi. Sta crescendo in condizione e integrazione, vorrei farlo giocare, ma ha un problema al dito e c’è incertezza sulla tenuta dei 90′. Mi prendo tempo sino a domani per fare una scelta definitiva.

La pressione e la concorrenza sono normali nei grandi club: la differenza in un calciatore è lì, accettarla ed essere competitivo. È giovanissimo, ma ha tutte le qualità per emergere: non vedo smania e fretta, deve saper gestire questi momenti e l’adattamento”.

Su Calhaoglu: “Sta meglio, stiamo forzando i tempi perché non ha giocato tanti mesi e questo conta: ci sono diversi giocatori in queste condizioni come Suso, Jack, Abate, Montolivo. Devono crescere fisicamente in tanti, ma è palese che abbia talento: deve crescere nel modo giusto e nei giusti tempi”.

Su Suso: “Anche lui è in gruppo da pochissimo, arriva da un infortunio non semplice da recuperare. Ha bisgono di giocare per trovare la condizione, si sta allenando molto bene e devo fare scelte: è una partita pericolosa e importante, non mi posso permettere più di 1-2 che non abbiano i 90′. Sceglierò domani con queste logiche.

Il rinnovo? È palese che sia stimato da me e dalla società, poi ci sono dinamiche contrattuali che non spetta a me giudicare e commentare”.

Sull’attaccante: “La società si è fermata dopo un lavoro egregio, si stanno riposando con massima tranquillità. Non abbiamo fretta, si sta valutando con massima attenzione e accortezza. Vedremo, ma non c’è un giorno limite: tanti sono nuovi e non si conoscono, per me non cambia niente uno in più o uno in meno”.

Su Cutrone: “Sta crescendo in maniera esponenziale: ha debuttato la scorsa stagione in un momento importante della stagione, quest’anno lo trovato ancora migliorato. Mi piace lavorarci, insieme alla società valuteremo ma è un prospetto che sta crescendo bene”.

Del Piero: “Bonucci-Milan, pensavo a uno scherzo. Ma la Juve resta avanti”

L’ex capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, è tornato sul trasferimento in rossonero di Bonucci e ha parlato del prossimo campionato di Serie A:

Bonucci al Milan? Pensavo fosse uno scherzo. Per me la Juve resta un passo avanti a tutti gli altri per quanto fatto negli ultimi anni e per un mercato meno scoppiettante di altre, ma oculato e che rafforza un gruppo già forte. Mi auguro – ha dichiarato Del Piero a Radio DeeJay – che le milanesi, il Napoli e la Roma siano in grado di lottare per lo Scudetto, per vedere un campionato più entusiasmante dell’anno scorso“.

Giovanni Galli: “Mercato eccellente, il Milan andrà in Champions. Ma sulla proprietà resta qualche dubbio”

L’ex portiere del Milan e oggi opinionista sportivo, Giovanni Galli, ha parlato dei temi più importanti di attualità rossonera nel corso di un’intervista al Corriere dello Sport.

Sul nuovo corso in generale: “Certamente si è ricreato entusiasmo attorno alla squadra e c’è grande euforia tra i tifosi. Inoltre, anche all’esterno noto interesse e curiosità. Sono tutti segnali positivi. Dal mio punto di vista, credo che la dirigenza stia facendo un lavoro eccellente. La campagna acquisti è di alto profilo. Sono arrivati elementi giovani, ma anche di esperienza, e soprattutto gente di carattere. Champions? Intanto è meglio partire con un obiettivo alla portata. Poi, nel caso, l’asticella si può alzare strada facendo. E’ sempre un male doversi ridimensionare in corsa. La vera incognita sono i molti giocatori nuovi nella squadra titolare. Ci vorrà pazienza da parte della dirigenza, dei tifosi, ma anche degli stessi calciatori”.

Sulla qualificazione alla Champions League: “È logico che debba andare tutto bene. Ma i primi a saperlo sono i proprietari e i dirigenti. Dietro c’è un progetto, con innesti che non sono azzardi, ma certezze, tenuto contro che avranno anche 22-23-24 anni, tutti però con esperienza sia in Serie A sia in Champions. Guardando a tavolino i valori delle squadre, mi sento di dire che, a meno di terremoti, il Milan finirà nelle prime 4”.

Sull’entusiasmo che c’è: “La gente ha due punti di riferimento importanti come Fassone e Mirabelli, mentre sulla proprietà permane qualche dubbio. In ogni caso, sarà il campo ad alimentare i sogni dei tifosi, che avevano bisogno di tutto questo, dopo 3 anni di anonimato”.

Sui nuovi acquisti: “Io sono molto curioso di vedere Çalhanoglu. Forse non tutti lo conoscono bene, ma a mio giudizio ha potenzialità straordinarie. Bonucci? Premesso che è il miglior difensore italiano, al Milan deve innanzitutto trasmettere determinazione, grinta e carattere. Alla Juve, da questo punto di vista, forse era andato oltre. Al Milan, da vincente, dovrà dare certezze al gruppo”.

Sulla fascia di capitano: “Sono tutti nuovi… Per Donnarumma sarebbe troppo presto. Il suo turno arriverà tra 3-4 anni”.

Sull’attaccante che arriverà: “Credo che Kalinic sarebbe l’ideale per il gioco di Montella. Ma è chiaro che, se l’idea è un grande bomber, Belotti dovrebbe essere in cima alla lista. Aggiungo, però, che volendo fare una follia, allora prenderei Ibrahimovic. Una volta sano, sarebbe devastante”.