Hanno detto – Pagina 4 – Milanismo

Categoria: Hanno detto

Musacchio: “La Juve ha qualcosa in più. Bonucci? E’ un grandissimo”

Mateo Musacchio ha rilasciato un’intervista a Premium Sport. Il neo difensore rossonero ha confermato la Juventus come squadra da battere anche quest’anno: “Credo che in Italia ci siano molte grandi squadre e tanti grandissimi giocatori, ma sicuramente in senso assoluto la Juventus ha qualcosa in più, soprattutto in attacco: lì ha i migliori nel mondo”.

Su Bonucci: “E’ un grandissimo giocatore, è stato un elemento chiave per la Juve e adesso spero sinceramente possa essere per noi, per diventare una grande squadra e un grande gruppo”.

Icardi: “Il mercato del Milan? Due anni fa abbiamo fatto lo stesso…”

Il capitano dell’Inter, Mauro Icardi, ha espresso il proprio punto di vista sulla roboante campagna acquisti rossonera e sul paragone con quella dei cugini:

Noi abbiamo fatto la stessa cosa due anni fa perché avevamo bisogno di ricostruire la base della squadra: comprammo tanti giocatori ma dopo un’ottima partenza le cose non andarono bene. Adesso evidentemente il Milan ha la nostra stessa esigenza di allora, mentre l’Inter ha un blocco solido e deve solo apportare pochi ritocchi.

Rossoneri molto superiori rispetto a noi? Lo vedremo… Lo scorso anno pensavamo di avere una squadra fortissima, ma non sono arrivati i risultati che speravamo. Il valore dei giocatori – ha dichiarato Icardi al Corriere dello Sport – lo dà il rendimento in campo”.

Hamsik: “Napoli, ho esitato se restare solo per il Milan. Raiola…”

Il capitano del Napoli, Marek Hamsik, ha parlato dell’ipotesi passata di svestire la maglia azzurra per andare al Milan:

A Napoli sono sempre stato bene, perché andare via? Mi sono sempre sentito importante per questa squadra e ho scelto di continuare a esserlo. Alla fine chi è andato via poi si è sempre pentito. Qualche titubanza l’ho avuta per il Milan, ma ero anche più giovane. Alla Juve non ho mai realmente pensato.

Raiola mi voleva? Si, l’operazione con il Milan era sua – ha dichiarato Hamsik al Corriere della Sera -, ma comprese che non avrei lasciato il mio procuratore storico che mi segue da quando sono nel calcio professionistico e al quale devo tanto. E mi ha lasciato tranquillo“.

Thohir: “Il Milan? Abbiamo strategie diverse. E spendere tanto non garantisce lo Scudetto”

Il presidente dell’Inter, Erick Thohir, ha parlato delle strategie nerazzurre e di quella “concorrente” del Milan:

“Quest’anno dobbiamo bilanciare le entrate e le uscite dei giocatori: l’Inter è in un momento di transizione. Il Milan? Loro hanno una strategia diversa per via del nuovo investitore. La squadra che avevano allestito prima è una squadra in cui non credono. Suning ha triplicato il nostro budget: ci hanno portato Joao Mario, Antonio Candreva, Gabigol e Roberto Gagliardini. Dobbiamo essere intelligenti sul mercato”.

Spendere molti soldi – ha dichiarato al Singapore The Straits Times – non ti garantirà lo Scudetto. Devi essere intelligente”.

Galliani: “Campagna acquisti importante, sono soddisfatto”

In occasione del suo 73esimo compleanno, l’ex a.d. rossonero Adriano Galliani ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Sportiva.

Sul mercato: “Sono sereno, abbiamo venduto a un acquirente che sta facendo una campagna acquisti importante e sono soddisfatto. Giovedì sera (per Milan-Craiova, ndr) sarò a San Siro”

Sulla permanenza di Donnarumma: “Non commento l’operazione di mercato, ma da tifoso del Milan sono felice che sia rimasto e anche in Romania è stato determinante”.

Sul rapporto della vecchia proprietà con il club: “Il Presidente Berlusconi si informa della situazione, il Milan ci resterà sempre nel cuore. Ogni vittoria sarà una grande soddisfazione”.

Sul nuovo ruolo di presidente di Mediaset Premium: “Sono stato nel Milan tanti anni, poi Fininvest ha venduto e io sono uscito con essa. Non andrò mai via dal nostro gruppo. Il calcio mi manca, certo, ma mi mancherebbe di più la nostra televisione”.

Allegri: “Il Milan ha fatto un mercato da Scudetto”

Dopo Spalletti, anche il tecnico della Juve Max Allegri ha candidato il Milan per la lotta allo Scudetto:

“Quest’anno il campionato sarà più difficile. Roma e Napoli l’anno scorso hanno fatto il record di punti, il Milan ha fatto un mercato importante, a livello economico è stato un mercato da scudetto, il Milan sarà una delle candidate per la lotta al titolo. Il campionato si deciderà all’ultima giornata, nelle ultime abbiamo tre scontri diretti. Forse – riporta MilanNews.itserviranno meno punti“.

Antonello (a.d. Inter): “Il Milan rifonda, noi rafforziamo: sappiamo quel che dobbiamo fare”

Il nuovo amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, ha parlato del progetto nerazzurro e del paragone con i cugini del Milan:

“Si tratta di due progetti diversi. Noi dobbiamo rafforzare il gruppo, il Milan probabilmente aveva necessità di rifondarlo. Lavoriamo con il tecnico e con la direzione sportiva per inserire le pedine giuste. L’Inter – ha dichiarato Antonello al Corriere dello Sport – ha le capacità per fare la campagna acquisti che serve al tecnico. Sappiamo quello che dobbiamo fare, abbiamo le idee chiare e i nostri tempi. Niente confronti con gli altri: abbiamo uno zoccolo duro e ci servono solo degli innesti che garantiscano una crescita al gruppo in termini di qualità e personalità”.

Vieri: “I primi mesi del nuovo Milan fanno ben sperare”

Christian Vieri ha rilasciato un’intervista a Il Giorno. L’ex bomber della Nazionale ha parlato del mercato del Milan:”I rossoneri hanno affrontato il mercato con grande energia e i primi mesi della nuova proprietà fanno ben sperare”.

Sulle nuove proprietà straniere, Vieri afferma: “Ormai siamo abituati a vedere grandi potenze economiche straniere investire nel calcio, come in Inghilterra, Francia e adesso Italia”.

Bobo ha avuto parole al miele anche per l’ex presidente Berlusconi: “Rimarrà per sempre nella storia del calcio”

Puyol promuove il Milan: “Sta facendo un mercato pazzesco”

Ex capitano e leggenda del Barcellona, ma storico simpatizzante del Milan, Carles Puyol ha espresso la propria opinione sul nuovo corso rossonero: “Il Milan sta facendo un mercato pazzesco – ha dichiarato il catalano a La Gazzetta dello Sport -. Poi servirà tempo per la squadra”.

Montella: “Il capitano? Sto pensando a Bonucci o Biglia. Sogno CR7”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sulla pressione di avere ora a disposizione una grande squadra: “Chi fa questo mestiere non può sottrarsi dalle responsabilità. Quindi io sono contento della squadra che è stata allestita, sento una grande responsabilità, ma sono anche molto molto motivato. È stata costruita una squadra per raggiungere alcuni obiettivi.

Arrivando dieci calciatori c’è bisogno di un po’ di tempo, di un po’ di adattamento, per chi proviene dal campionato straniero ancora di più. Se poi aggiungiamo che sono anche giovani, ovviamente c’è bisogno di più tempo. Questo in teoria, perché conosco il calcio italiano e so benissimo che di tempo non ce n’è mai tanto. Ma sono pronto ad accogliere questa sfida molto stimolante”.

Sull’obbligo di andare in Champions: “Sicuramente sarebbe un grave danno economico non arrivarci, anche di immagine. Però in Italia la competitività è molto alta e ci sono squadre ad oggi che, anche se hanno fatto meno mercato di noi, sono leggermente avanti. Squadre che nella programmazione sono più avanti”.

Su chi preferirebbe in attacco tra Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Stiamo ragionando, sono diversi tra loro, ma sono tutti giocatori che potrebbero benissimo sposare la nostra idea di calcio”.

Su Donnarumma: “Sinceramente non so se abbia sbagliato qualcosa nella gestione della sua vicenda, credo che la società sia stata molto brava a trattenerlo. Credo che lui abbia deciso di rimanere perché questo è l’ambiente ideale a questo punto della sua carriera e credo che nel Milan possa crescere ulteriormente”.

Un sogno: “Ronaldo. In passato mi piaceva tanto anche Zidane però”.

Su un “nuovo” possibile capitano: “Ci sto pensando. Avrò un’indicazione precisa dalla società. Si vuole sancire l’avvio di un nuovo corso, perciò sicuramente tra capitano e vice ci sarà un nuovo acquisto tra i due. Bonucci è l’indiziato, insieme a Biglia. Sto prendendo tempo perché credo che la scelta sia da condividere tra la società che darà indicazioni precise, l’allenatore e la squadra. Anche i tifosi si devono rispecchiare in questa decisione”.

Su Bonucci: “Diciamo che è stata un’opportunità di mercato. All’inizio sembrava irrealistica ma la società ha lavorato in maniera egregia. Lui ci darà molto sia in termini tecnici di esperienza, ma anche di predisposizione al lavoro e sarà un grande esempio. E se lo darà al Milan non lo darà ad altri. Sicuramente ci siamo rinforzati noi. È arrivato molto competitivo. Estremamente professionale, è arrivato in punta di piedi e con me ha avuto un approccio ottimale”.

Spalletti: “Milan squadra veramente importante, può inserirsi per lo Scudetto”

L’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, ha parlato della prossima Serie A e delle ambizioni da titolo del Milan:

“Ci sono squadre con più chance, ma il Milan si può inserire per lo Scudetto: ha fatto una campagna acquisti e una squadra veramente importante. Squadre come Juve, Napoli e Roma non glielo permetteranno facilmente, ma avendo un allenatore bravo come Montella che dà i segnali giusti ci può stare che si possano inserire nella lotta al campionato”.

Pallotta fa retromarcia: “Mi scuso, auguri al Milan”

“Mi scuso se ho avuto informazioni imprecise”. James Pallotta chiude via Ansa la polemica divampata con il Milan. “Tengo molto – afferma – al calcio italiano e al suo ritorno ai vertici. A questo proposito, mi aspetto che tutti i club diano il proprio contributo verso un campionato più forte e sostenibile,come stiamo facendo noi della Roma.Auguro al Milan e ai suoi nuovi proprietari le migliori fortune e attendo con piacere che la sua dirigenza e la nuova proprietà collaborino al nostro fianco in maniera incisiva per lo sviluppo della A”.

Fonte: ANSA.it

Fassone risponde a Pallotta: “Sbalordito e infastidito, respingo al mittente le minacce”

L’a.d. del Milan, Marco Fassone, ha risposto con un video caricato sui profili facebook del club all’attacco fatto dal presidente della Roma James Pallotta:

“Quando ho letto quelle dichiarazioni sono rimasto sbalordito. In primo luogo per lo stile inusuale, per un attacco così diretto tra club, e poi per le imprecisioni: sentir dire che la proprietà del Milan non ha soldi, sapendo che abitualmente operazioni di questo tipo vengono fatte con la leva finanziaria, e secondo per le cifre sbagliate, perché Elliott ha dato non 300 milioni ma 180 sui 740 del valore del club.

Non so a cosa si riferisce a pagheranno del conseguenze, se sia una minaccia o no. Abbiamo emesso un bond da 50 milioni per il mercato e siamo molto al di sotto del consumo, oltre ad aver redatto piani pluriennali di rientro. Anche alla UEFA è stato presentato. Sono minacce che respingo al mittente.

Non so neanche come gli stipendi possano essere uguali ai ricavi. Il mio piano è che rimangano tra il 50 e il 60% e quest’anno è così. E tornando all’indebitamento, il livello è straordinariamente migliore in percentuale di quello che ha la Roma: non mi permetto di commentare il loro bilancio, ma essendo pubblico chiunque può andare a verificarlo.

Noi manager cerchiamo di essere freddi, non siamo tifosi e ogni investimento è calcolato e che si pensa di ripagarlo con piani aggiuntivi che faremo. Gli acquisti fatti finora sono asset della società e quando si compra/vende un club, gli asset sono prevalentemente i giocatori. Quelli che abbiamo comprato noi sono per la maggior parte giovani e di potenziale: ci daranno risultati sul campo nel breve ed economici nel medio periodo.

Rinnovo l’invito al presidente Pallotta, sono a sua disposizione per confrontare i bilanci del Milan e della Roma, sono disposto a imparare delle cose se necessario, ma le critiche fatte in questo modo mi danno un po’ di fastidio“.

Pallotta: “Mercato Milan senza senso, non hanno soldi: ne pagheranno le conseguenze”

James Pallotta ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SiriusXM FC. Il presidente della Roma ha parlato anche di Milan, criticando aspramente la campagna acquisti rossonera: “Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso. Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto.

Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono che è tutto per qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà. Sono gli unici in Serie A che stanno perdendo la testa! Forse loro hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre sono in qualche modo razionali. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco…“.

Montella: “Risultato ottimo, non mi aspettavo di più. André Silva? Diamogli tempo”

Così l’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, nel post partita della gara dei preliminari di Europa League sul campo del Craiova:

Non mi potevo aspettare di più oggi, erano più avanti di noi su piano fisico con calciatori abili fisicamente. Siamo stati un po’ in difficoltà, ma tutto prevedibile. Mi è piaciuta anche la sofferenza con cui ha approcciato la squadra – ha dichiarato mister Montella a Sky Sport. Il risultato è ottimo ma non ci lascia tranquilli in vista del ritorno, dove saremo più avanti sul lato fisico.

Si sta inserendo qualche calciatore nuovo, siamo in costruzione: ci sarà tempo per costruire, il mio compito è portare avanti più calciatori possibili. La difesa a tre? Non so come giocheremo. Bonucci ha vinto campionati a tre ma è arrivato in finale Champions in una linea a quattro: ci dà la possibilità di giocare con ambo i moduli. Oggi nella ripresa abbiamo giocato a tre con gli stessi uomini per avere un palleggio migliore. Non mi potevo aspettare di più. Siamo stati un po’ scolastici, ma non avevamo calciatori avanti che potessero giocare tra le linee e abbiamo avuto difficoltà nel fraseggio.

Ho i calciatori per fare tante cose, ma è difficile farsi capire subito per tanti moduli. La linea ad oggi è avere un modulo di riferimento con una variante, altrimenti c’è il rischio di confondersi. Il primo modulo è il 4-3-3 con delle varianti, ma c’è da capire ancora alcune cose. Possiamo costruire a tre, alcuni non si sono ancora mai allenati… Siamo in questo senso un po’ in ritardo, anche se la società mi ha dato quasi tutti i calciatori già a fine luglio. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, anche se per me non ce ne sarà molto.

Gigio ha fatto una parata importantissima e siamo strafelici ha avuto il merito di farla in un momento decisivo: è ripartito dove ci aveva lasciato con grande prestazioni. André Silva è un ragazzo del ’95, è arrivato da pochissimo: diamogli tempo, si intravedono spunti da campione quale sicuramente diventerà”.

Buffon: “Bonucci non ha tradito. Milan da Scudetto? Sì, ha speso tanto”

Il capitano della Juventus e della Nazionale, Gigi Buffon, ha parlato anche di Milan in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

Sull’addio di Bonucci: “Leo sentiva dentro il bisogno di una nuova sfida e il Milan lo ha intrigato. Dani Alves probabilmente anche: quando arrivi alla nostra età e non sei di nessuna parrocchia vuoi metterti alla prova in tutte le nazioni. La mia prima reazione dopo l’addio di Bonucci? Ci siamo messaggiati, quello che ci siamo detti resta tra di noi. Gli vorrò sempre bene, con lui c’era un’empatia molto forte, è cresciuto tanto in questi 7 anni, come calciatore e come temperamento. Lui ha fatto bene alla Juve e noi come gruppo abbiamo fatto bene a lui. Se mi sento tradito? No. Ognuno ha le proprie situazioni, anche familiari e personali, che hanno un peso”.

Su De Sciglio: “Mi auguro che possa tornare ad alti livelli perché Mattia era in una fase di stallo, non so per quale motivo, dalla quale doveva scappare per trovare una consacrazione. E alcune volte per farlo devi cambiare ambiente. Nulla in Italia più della Juve ti può aiutare”.

Sul Milan candidato per lo Scudetto: “Lo considero tale, hanno speso tanti soldi, anche se in questo mercato non mi sorprende niente, c’è uno stato di indefinitezza del valore. Non riesco più a capire quali siano i parametri per valutare un giocatore. È tutto molto aleatorio e tutto è in mano a chi ha più soldi: oggi 10, domani 100”.

Sul Fair Play Finanziario: “Sono favorevole a delle norme di valutazione per mettere dei parametri. Mi sembra tutto finto. Perché Neymar vale 220 milioni e non 600? Mio nonno da piccolo diceva sempre: gonfia gonfia, il palloncino poi scoppia…”.

Bonaventura: “Non vedo l’ora di iniziare l’Europa League”

Il centrocampista del Milan, Jack Bonaventura, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra i rossoneri e il Craiova, valevole per i preliminari di Europa League. Di seguito le dichiarazioni riportate dal sito ufficiale del Milan: “Sono molto contento di essere qui. Nella scorsa stagione mi sono infortunato nel momento migliore, ora non vedo di iniziare questa Europa League. Il ruolo? Mi piace. Cerco sempre di dare il massimo e sono convinto di poter aiutare con le mie qualità la squadra”.

Pirlo: “Bonucci al Milan non vincerà lo Scudetto. Sappiamo come andrà a finire…”

L’ex centrocampista di Milan, Juventus e Nazionale, Andrea Pirlo, ha rilasciato un’intervista a la Repubblica. Tra i temi trattati, anche quelli di attualità rossonera.

Su Bonucci: “Al Milan darà grande carisma, personalità ed esperienza internazionale. Alla Juve mancheranno la sua tecnica, la sua abilità nel giocar la palla”.

Su Bonucci-Milan sequel di Pirlo-Juve per colpa di Allegri: “No. Non so cosa sia successo tra loro, io me ne sono andato dal Milan perché ero a fine contratto e volevo un’avventura nuova. Allegri non c’entrava niente, non ho cambiato per colpa sua. Sarei potuto rimanere anche al Milan. Ma sentivo di aver finito un ciclo”.

Su un Milan da Scudetto: “Non credo. Quando parti da zero e prendi dieci giocatori nuovi, bravi quanto vuoi, è dura vincere subito. Devi farli giocare insieme, metterli bene in campo. Montella avrà un lavoro stimolante, ma difficile. L’obiettivo sarà arrivare in Champions. Tutti gli anni si dice che sarà la volta buona di Roma, Napoli e altre. Poi sappiamo come va a finire…”.

Giampaolo contro Montella: “Lui rompe, io lavoro”

L’allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del momento blucerchiato ma anche di Milan e in particolare del collega Montella:

“Ho letto che mandava dieci sms al giorno ai dirigenti, ‘Buongiorno direttore: Bonucci’. E gliel’hanno preso. Io non rompo le scatole a nessuno perché penso a lavorare. È il mio carattere. E forse sbaglio. Io sono un onesto lavoratore della vigna.

Do per scontato che ci sono delle responsabilità – ha dichiarato Giampaolo a Il Secolo XIX – e che vengono onorate senza bisogno che io intervenga. Ognuno di noi, per il ruolo che ha, deve assumersele”.

Montella: “A Craiova serviranno aggressività e concentrazione”

A 24 ore dall’esordio ufficiale contro i rumeni del CSU Craiova, è arrivato il momento di sentire le parole in conferenza stampa di Mister Montella. Il tecnico rossonero dovrà far fronte a diverse assenze per la prima in Europa League, ma nonostante questo i 20 giocatori chiamati per la trasferta rumena offrono importanti garanzie: “La società ha fatto un mercato di spessore, acquistando tanti giocatori. Alcuni sono rimasti a Milano, ma ho piena fiducia nei ragazzi che sono qui”.

Sulla sfida: “Siamo in ritardo a livello atletico rispetto ai nostri avversari. Servirà molta aggressività e la giusta concentrazione. Il Craiova è una buona squadra, tatticamente ben disposta e con individualità interessanti. Sarà una gara da affrontare mentalmente nel modo corretto, in caso contrario potremmo complicarci la vita”.

La parola d’ordine è entusiasmo, un fattore che sta trascinando tutti i tifosi rossoneri: “Abbiamo bisogno del loro supporto. Si è creato un clima di grande entusiasmo attorno alla squadra, dovremo essere bravi noi a tenere accesa la cosa, alimentandolo con le nostre prestazione”.

Fonte: AC Milan

Suso: “Cambio agente, ma voglio restare al Milan”

Non prenderà parte al primo impegno ufficiale di Europa League contro il CSU Craiova, ma la sua testa e la sua volontà sono rivolte esclusivamente ai colori rossoneri. Stiamo parlando di Suso, che ha rilasciato alcune dichiarazioni per precisare la sua posizione nei confronti delle voci che stanno circolando in questi giorni sul suo conto:

“Volevo confermare, dopo le voci apparse su alcuni organi di stampa, la mia decisione di cambiare agente. Questo non significa nella maniera più assoluta che voglio lasciare il Milan, anzi, desidero ringraziare pubblicamente il Direttore Mirabelli per le belle parole spese in Cina su di me, che ho sinceramente apprezzato. Sono felice di giocare per questo grande Club“.

Fonte: AC Milan

Gambaro stronca Bonucci: “120 milioni di euro per un mediocre”

Leonardo Bonucci è considerato il fiore all’occhiello della campagna acquisti del Milan, il colpo più importante e mediatico di un’estate ricca di grandi arrivi. Ma l’ex difensore rossonero e oggi opinionista, Enzo Gambaro, la pensa in maniera totalmente diversa e ha stroncato l’acquisto del centrale della Nazionale: “Bonucci ha 30 anni ed è un mediocre. In tutto – riporta l’account twitter di Telenova – sono 120 milioni di euro, tra cartellino e ingaggio. Ma dove vuoi andare?!”.

Biglia: “Giocare nel Milan è un sogno. Il mio idolo? Redondo”

Il nuovo centrocampista rossonero, Lucas Biglia, ha parlato ai microfoni di Milan TV, raccontando del suo idolo, delle caratteristiche del suo ruolo, e del Milan:

Sul suo giocatore preferito: “Il mio idolo è sempre stato Fernando Redondo. Mi è sempre piaciuto tanto, ha giocato in una grandissima squadra come il Milan. Ho sempre mirato ad essere come lui, e ovviamente poi guardavo anche altri giocatori nel mio ruolo, come Pirlo a Xavi. Fernando ha veramente grandi qualità. Non ha avuto l’opportunità di giocare tanto nella Nazionale, ma come giocatore è sempre stato il mio idolo, soprattutto nel mio ruolo.”

Sulla partita di Champions Milan-Anderlecht del 2007: “Mi ricordo Kakà, a me era toccata la marcatura ma lui è veramente un fenomeno, un vero campione. Conservo ancora la maglie delle partite come quella. Quando ero in Belgio, credo che sia stata proprio questa partita di Champions League una delle più difficili che abbia mai affrontato, soprattutto per il livello. Dopo ho cominciato a giocare in un campionato molto competitivo, come la Serie A dove ogni partita è difficile, in ogni partita può succedere di tutto, quindi ho imparato molto poco a poco”.

Sul ruolo del regista: “La cosa più importante è riuscire a dare equilibrio alla squadra, dare una mano nella fase offensiva e anche in quella di costruzione.”

Sul Milan: “Appena penso al Milan mi viene in mente la sua storia, avendo una grandissima storia molti grandi campioni hanno giocato qui. Mi sembra veramente un sogno essere qui oggi.”

 

Montella: “Al Milan è in atto una grande trasformazione”

Squadra, mercato e obiettivi: Mister Montella non si nasconde nell’intervista concessa a “Forza Milan!”

«È in atto una grande trasformazione, sta nascendo qualcosa», spiega Vincenzo Montella in occasione del raduno, il secondo da quando allena il Milan. «Abbiamo una gara decisiva a fine luglio e il tempo è poco, quindi tutti devono mettersi a disposizione e lavorare di più».

Differenze rispetto a 12 mesi fa?
«Abbastanza simile la vacanza, mentre a livello professionale ho aspettative diverse. Un anno fa ero appena arrivato al Milan, quest’estate l’ho vissuta da confermato, un punto di vista un po’ diverso».

Quest’estate si è parlato molto di Milan…
«La società ha svolto un buon lavoro, stiamo andando bene. È in atto una grande trasformazione, l’abbiamo decisa perché necessaria: si può leggerla come si vuole, ma sta nascendo qualcosa».

Come avete preparato questo avvio? Volete arrivare subito al top in vista del preliminare di Europa League o non sconvolgerete la preparazione?
«Abbiamo fatto come sempre. Ci vuole un approccio graduale, anche se quest’anno lo sarà un po’ meno del solito perché abbiamo partite impegnative fin da subito e una decisiva a fine luglio. Il tempo si è accorciato, ma la preparazione non sarà molto diversa rispetto agli altri anni, anche se qualche modifica va fatta inevitabilmente».

Quando pensa che la squadra potrà essere al massimo?
«L’aspirazione di ogni allenatore è avere la squadra pronta, sempre. Dobbiamo lavorare per questo, abbiamo quest’ambizione e necessità. Per farlo ci vuole la massima predisposizione e anche qualcosa in più da parte dello staff, ma soprattutto dei giocatori, verso il lavoro. Avremmo bisogno di tempo ma non l’abbiamo, quindi tutti dovranno mettersi a disposizione e lavorare di più».

Che Milan vedremo? Sarà una squadra in grado di cambiare in corsa, come già successo lo scorso anno, o sarà più conservatrice?
«A dire la verità, non lo so. Devo conoscere i giocatori che sono arrivati: sono tutti bravi e famosi, ma sono anche giovani e alcuni di loro arrivano da altri campionati. Il calcio italiano a livello tattico è difficile, potrebbero aver bisogno di più tempo, devo prima conoscerli nella quotidianità per vedere come si adatteranno».

Fonte: AC Milan

Cassano: “Lascio il calcio”. E litiga con la moglie su Twitter

“Al contrario di quanto apparso sui profili social ufficiali di mia moglie, vorrei precisare: Carolina ha sbagliato, dopo averci pensato e riflettuto alla fine ho deciso: Antonio Cassano non giocherà più a calcio”. Non c’è fine alle ‘cassanate’ e l’addio, prima solo al Verona e ora anche al calcio, diventa motivo di ‘lite’ in famiglia: il fantasista interviene ancora, stavolta sul profilo twitter della moglie, Carolina Marcialis: “Per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita”.

La storia tra Antonio Cassano e il Verona stavolta sembra proprio essere finita. A certificarlo sono le parole all’Ansa dal presidente scaligero, Maurizio Setti: “Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Professionalmente non gli si può rimproverare nulla, evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa. C’è un up e un down, parla e poi sta muto: peccato, perché dal punto di vista professionale stava facendo tutto per bene”. Cassano aveva lasciato il ritiro del Verona dopo la partita amichevole con il Trapani, in accordo con lo staff della società scaligera ed era tornato a Genova già sabato sera. Il giocatore sarebbe apparso stanco. Da sabato non ci sarebbero stati più contatti con la società.

Fonte: ANSA.it

Maldini: “Bonucci ottimo acquisto, è tra i migliori”

L’ex capitano e bandiera del Milan, Paolo Maldini, ha parlato del mercato rossonero e degli obiettivi stagionali:

Milan e Inter lotteranno per lo scudetto? Per lo scudetto mi sembra un po’ presto – riporta forzaroma.info – lotteranno per un posto in Champions League.

Bonucci? Non so cosa sia successo, di sicuro c’è una difficoltà di ritrovare difensori centrali e Bonucci è uno dei migliori. Bonucci è sicuramente un ottimo acquisto”.

Spalletti: “Il 4-0 al Bayern? Ancelotti si è ricordato di essere stato del Milan…”

L’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, ha commentato la vittoria del Milan sul Bayern Monaco e il momento rossonero:

“Se si va anche a vedere una vittoria o una sconfitta dopo sette giorni di allenamento tutti insieme… Io dò un valore importantissimo al modo di lavorare e al lavoro – ha dichiarato il tecnico di Certaldo a Premium Sport HD – se si va dietro ai risultati e basta si fa solo confusione.

Il Milan ha fatto giocare tra l’altro anche molti ragazzi. E Ancelotti si è ricordato di essere stato l’allenatore di quella squadra lì… Ma han fatto sicuramente bene, ho visto degli spezzoni con buone azioni, ma con nessuno di quelli nuovi. Ma non conta niente questo, conta quello che faremo noi”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “La mia estate dei sogni. Questa squadra resterà, voglio riportarla tra i top club”

L’allenatore del Milan Vincenzo Montella ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul mercato: “La mia è stata, ed è ancora, un’estate da sognatore. Ma il bello è che i miei sogni sono stati esauditi, e non è finita qui. Magari può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà. Anche se il mister sarà un incapace (ride, ndr). Mai avuto dubbi, mai avuto nulla di diverso in mente che non fosse il Milan, anche perché dal club sentivo quotidianamente una stima sincera e netta”.

Sul progetto di riportare il Milan tra i top club: “Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto tutto questo, arrivare a questo traguardo. Vorrebbe dire una grande crescita professionale, sarebbe il massimo”.

Sul grande entusiasmo per la vittoria col Bayern: “Da questo punto di vista la gestione sarà facile perché ho un gruppo intelligente e una società realista. E poi è calcio estivo. Semplicemente, così come ho provato fastidio per la sconfitta col Borussia, mi fa piacere questo successo perché ho visto passi in avanti per atteggiamento, mentalità, tattica. E tutto in una volta sola. Mi sono piaciuti la copertura degli spazi e l’aggressività fin dall’inizio. La cosa più bella è stata la ricerca della compattezza. Va però detto che il Bayern era in evidente difficoltà. La qualità si è alzata moltissimo”.

Su Niang: “Ha fatto una partita strepitosa. Ha un profilo molto importante, può diventare un giocatore di altissimo livello, ma deve migliorare nella gestione di se stesso quando le cose vanno bene. Rimane? Non c’è motivo per non credere in lui, dipende più che altro da M’Baye”.

Sul preliminare di Europa League: “In effetti prima di questa partita ero un po’ pensieroso, o magari sarebbe meglio dire realista. Adesso mi sento rinfrancato. In vista di questa partita, a oggi, faccio fatica a trovarne otto che mi garantiscano novanta minuti. Sarei già contento di averne otto che rendessero al 70%, ma non ne sono mica certo. Ci tengo molto e devo dire che temo più le prime partite che la fase a gironi. La onoreremo fino alla fine, e dai quarti in poi si avvicina molto alla Champions”.

Sullo scudetto: “Ora è un miraggio, anche se non bisogna mai por­re limiti alle ambizioni. Ho iniziato a sognare, e lungo le settimane non capivo come acquisti e soldi si potessero moltiplicare così. È stato fatto più di quanto pensassi. La proprietà cinese è molto rispettosa dei ruoli, cosa inusuale nel calcio. E il nostro dovere è essere altamente competitivi. L’approccio del presidente è ottimo, è sempre lì a ringraziarci. L’altra sera mi ha chiesto di portare avanti lo spirito Milan, mi ha meravigliato. E anche la squadra percepisce questo”.

Sui prossimi colpi di mercato: “Il focus principale è sul centravanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c’è più. L’attaccante ideale deve combinare diverse cose: senso del gol, gol sporchi e sa­ per giocare per la squadra”.

Su Bonucci: “Con il club c’è grande condivisione su tutti i giocatori, ovviamente con loro al 51% e io al 49%. Ecco, con Bonucci è l’uni­co caso in cui è stato il contra­rio. Ero convinto fosse raggiun­gibile, mi fidavo di chi me lo di­ceva (i due hanno lo stesso agente, ndr), mentre i miei dirigenti avevano una percezione diver­sa. Mandavo a Mira­belli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole: ‘Buongiorno, o buonasera, di­rettore: Bonucci’. Con il diretto­re abbiamo un rapporto schiet­to e continuo, condividiamo anche gli stessi vizi. Bonucci è un professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riusci­to a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio per i giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non credo possa essere una fi­gura ingombrante nello spo­gliatoio: solo chi lo vede in­gombrante a priori lo può per­cepire come una minaccia.

Sulla difesa a tre: “Mi intriga, mi piace come idea, ma devo dire che con questi giocatori possiamo davvero usare tanti sistemi. Ho l’imba­razzo della scelta”.

Sulla questione Donnarumma: “E’ sta­to Mirabelli a toccare le corde giuste. Io ho parlato con la fa­miglia perché loro sentivano l’esigenza di parlare con me. Ma non gli ho parlato da alle­natore, ho solo raccontato la mia esperienza. Più che per il progetto del club, l’ha fatta per se stesso. Lui è fantastico perché ha la capa­cità di unire tutte le fasce di età. Quando ha rinnovato, mia nipote Martina, che ha 7 anni, si è messa a piangere e sono certo che lo abbia fatto anche qualche nonna di 70. E’ entrato nel cuore di tutti, anche dei non milanisti, e sono certo che continuerà a essere amato dai tifosi”.

Sul rapporto con Raiola: “Un botta e risposta nato e fini­to lì. Io non ho problemi con lui e lui non credo ne abbia con me”.

Sugli obiettivi futuri: “Fra cento giorni mi aspetto che il Milan sia una squadra e che si veda il mio lavoro. Fra mille mi auguro che lo scudetto non sia più un miraggio, ma un obiettivo concreto”.

Borja Valero punge: “Voglio la Champions: il Milan me la soffiò nel 2013 in modo strano…”

Borja Valero accende subito il derby di Milano. Lo spagnolo, neo acquisto dell’Inter, ha fissato gli obiettivi nerazzurri, tirando una stoccata ai cugini milanisti:

La Champions? Ci sono andato molto vicino nel mio primo anno a Firenze, nel 2013, ma il Milan ci soffiò il terzo posto in un modo strano… È la più bella competizione del mondo – ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport – vorrei tanto tornare a giocarla. Credo che in campionato sarà una lotta a cinque, con Juve, Roma e Napoli che negli ultimi anni hanno dimostrato di essere le migliori”.

Ambrosini: “Bonucci capitano? Io non lo avrei fatto. Kalinic…”

L’ex centrocampista rossonero e oggi opinionista sportivo, Massimo Ambrosini, ha parlato del momento del Milan ai microfoni di Sky Sport.

Su Bayern-Milan: “Va preso tutto con le pinze il calcio d’estate: noi prendevamo mazzate, eppure… Conta il giusto, per le motivazioni, i viaggi e tutto il resto. I tifosi però fanno bene a essere felici per la squadra, vedremo che succederà ma i presupposti per far bene ci sono tutti. Però calma”.

Su Fassone e Mirabelli: “Hanno riportato entusiasmo con gli acquisti e al marchio Milan, che è sempre stato forte nonostante negli ultimi 3-4 anni non abbia fatto bene. Stanno operando bene, era giusto dare segnali forti”.

Su Belotti e Kalinic: “Il fiorentino mi piace moltissimo, più di Belotti può avere la capacità di adattarsi a un compagno: riuscirebbe ad adattarsi ad André Silva o a un altro giocatore. Ma anche Belotti è forte, fa reparto da solo. Non so se abbiano un colpo in canna diverso da quello che ci si aspetta”.

Sulla fascia di capitano a Bonucci: “Sono scelte che vanno condivise con la squadra e soprattutto con chi deteneva la fascia. Voglio sperare che qualunque tipo di scelta sia stata fatta di comune accordo con Montolivo, che è stato capitano in momenti difficili ed era giusto coinvolgerlo. Io non lo avrei fatto di dare la fascia a Bonucci, il capitano è Montolivo e se non giocasse Riccardo ce ne sarebbero altri come Abate. Non vedo la necessità di farlo e di dargli ancora più responsabilità in un momento del genere”.

Su un possibile Milan da Scudetto: “Fassone è stato intelligente a dire che lo Scudetto è difficile, anche se non è detto che non ci si possa arrivare. Attenzione al Napoli che ha tenuto tutti i giocatori: il gap è da colmare anche con loro e con la Roma e non è facilissimo, ma il mercato che è stato fatto ha sorpreso tutti”.

Su Calhanoglu: “Mi piaceva già quando era in Germania. È interessante e moderno, sa interpretare diversi ruoli e capire al di là della rigidità dello schema ciò che bisogna fare. Potrà essere molto efficace”.

Fassone: “Kalinic? Faremo qualcosa sul mercato, ma con calma”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato al rientro dalla tournée in Cina con i giornalisti presenti all’aeroporto di Malpensa.

Sulla tournée: “Sono stati dieci giorni importanti e due gare importanti per il mister. Adesso con la partita di giovedì parte la vera stagione”.

Sull’Europa League: “Giovedì vedremo se la squadra è pronta. Abbiamo fatto la miglior preparazione possibile, ci sono tutti i requisiti per fare una buona partita in Romania”.

Su Kalinic: “Nomi non ne faccio più, non vorrei che qualcuno si risenta parlando di giocatori di altri club. Faremo certamente qualcosa sul mercato, ma con calma. Mancano quaranta giorni e sembra che sia già finito il mercato. La squadra è già così molto competitiva: non abbiamo fretta”.

Cutrone: “Complimenti a tutti, abbiamo giocato bene contro dei campioni”

Uno dei grandi protagonisti della gara è stato sicuramente Patrick Cutrone, autore di una doppietta. Il numero 63 rossonero ha parlato così in esclusiva a Milan TV: “Mi sono scambiato la maglia con Lewandowski, perché è un campione. È uno degli attaccanti più forti al mondo e per me è un onore”.

Sulla doppietta: “Il primo gol ho seguito il cross, ho detto a Borini di lasciarmela sono andato di testa: quando ho visto la palla entrare non ci credevo. Nel secondo abbiamo fatto una bellissima azione e dovevo solo appoggiarla”.

Sulla squadra: “La partita di oggi era fondamentale, soprattutto molto difficile perché abbiamo giocato contro dei campioni veri. Dal punto di vista collettivo siamo stati bravi fin dall’inizio, attaccandoli subito e non lasciandogli spazi: il risultato lo dimostra. Abbiamo giocato tutti bene, complimenti”.

Infine, capitolo Europa League: “Pensiamo partita dopo partita, però sappiamo l’importanza della sfida contro il CSU Craiova: ci alleneremo al meglio per vincere”.

Fonte: AC Milan

Fassone: “Biglia è un leader, ci aiuterà a tornare in alto”

Le dichiarazioni di Marco Fassone durante la presentazione di Lucas Biglia, ultimo acquisto di questo entusiasmante mercato estivo: “E’ il decimo nuovo giocatore che si aggiunge alla rosa del Milan, squadra che pensiamo di avere rinforzato in ogni reparto con l’apporto di giocatori giovani ed esperti, italiani e internazionali”.

L’ad ha rivelato qualche aneddoto sulla trattativa infinita che ha portato l’ex laziale a vestire rossonero: “Lucas è l’ultimo di numero, ma forse è il primo giocatore al quale avevamo pensato: ricordo che con Massimiliano (Mirabelli, ndr) ne parlavamo già settembre dello scorso anno e che le prime telefonate col presidente Lotito furono a ottobre. Gli avevo detto: ‘Guarda che se il closing andrà in porto verrò a romperti le scatole a marzo per Biglia’. E’ stata sfinente, che si è completata soltanto venerdì o sabato della scorsa settimana ma sulla quale abbiamo messo un puntiglio, una voglia e una dedizione infinita”.

Per quanto riguarda il lato tecnico sul giocatore, Fassone spiega: “E’ un giocatore esperto, è un leader, è il capitano della Nazionale argentina, si mette in mezzo al campo a pilotare il resto della squadra. Insomma, è un giocatore che ci aiuterà sicuramente a ritornare immediatamente competitivi, ad essere una squadra quale il Milan vuole tornare ad essere. A Lucas giunge il benvenuto ufficiale mio, di Massimiliano, e di tutto il club qui in Cina”.

Fassone si è infine soffermato sulla questione della lista presentata all’UEFA per il preliminare di settimana prossima: “Ieri abbiamo consegnato le liste per la UEFA, non troverete i nomi di Biglia e Bonucci perché sono stati gli acquisti che abbiamo completato sabato. Nessuno pensi che ci siano problemi di altra natura, sono solamente questioni tecniche di ritardi legati alla nostra trasferta e alla velocità con cui si sono chiuse queste operazioni, che saranno risolti al nostro rientro in Italia”.

Montella: “Questo Milan mi ha molto soddisfatto. Bacca? Fuori a causa del mercato”

Al termine della sfida contro il Bayern Monaco, vinta per 4-0 dai rossoneri, Mister Montella ha parlato in conferenza stampa davanti ai numerosi giornalisti presenti. Queste tutte le sue dichiarazioni dal sito ufficiale del Milan:

LA SQUADRA
“Oggi ho visto una squadra più convinta e più corta sul campo. Abbiamo affrontato anche i duelli
con grande determinazione: sono molto soddisfatto”.

SUL RISULTATO
“In questa fase della stagione è veramente difficile preparare queste partite e, paradossalmente, puoi arrivarci meglio giocando una gara ogni due giorni. La cosa che mi è piaciuta maggiormente è stata la capacità della squadra di mettere in pratica le poche cose che sono riuscito a proporre fino ad ora”.

RENATO SANCHES
“Non parlo di un calciatore di un’altra squadra. Ma sicuramente è un ragazzo di prospettiva e di qualità, visto l’investimento che ha fatto il Bayern per averlo”.

PREPARAZIONE
“Abbiamo il dovere di essere competitivi per tutte e 3 le competizioni: Serie A, Europa League e Coppa Italia. Quindi la nostra preparazione è in funzione di ciascuno di questi obiettivi stagionali”.

BACCA
“Sta bene, l’esclusione è dovuta a una scelta tecnica. Sto pensando al prossimo impegno tra quattro giorni e dato che non ho intenzione di farlo partire in squadra col Craiova, gliel’ho spiegato in questo senso. Il ragazzo è molto sereno, c’è armonia. È un’esclusione dovuta alle future scelte di mercato”.

SUI TIFOSI CINESI
“Devo dire che pensavo che fosse popolare il Milan in Cina, ma non pensavo così. Faccio i complimenti al pubblico cinese di fede rossonera per la compostezza e la passione con il quale ci hanno sostenuto. Speriamo di ritrovarli presto”.

Lucas Biglia e Luca Antonelli durante un allenamento con il Milan

Biglia: “Volevo il Milan a tutti i costi. Un sogno giocare col 21 di Pirlo”

L’ultimo acquisto del Milan, Lucas Biglia, ha parlato così nel classico video di presentazione:

“Sono veramente felice di stare qui, volevo questo progetto a tutti i costi. Grazie a Fassone e Mirabelli che hanno fatto questo, mi sento molto felice e con tantissima voglia di cominciare subito.

Ho scelto il numero 21 e il motivo è perché lo ha indossato Pirlo: è un sogno indossare il numero che ha indossato questo grande campione”.

Bonucci: “Lo sgabello la goccia finale. Ora tutta la mia fame per il Milan. L’idolo? Nesta”

Il neo acquisto rossonero Leonardo Bonucci ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sulle sensazioni di indossare la maglia del Milan: “Un po’ fa strano anche a me vedermi con questo stemma e questi colori, ma io sono uno che dà tutto e anche di più per la maglia che indossa. Sono uno che scende in campo anche quando non sta bene, se occorre. L’ho fatto per il Bari, per la Juve e per la Nazionale. Lo farò anche per il Milan”.

Sull’approccio col mondo rossonero: “E’ stato subito intenso. La Juve mi ha fatto diventare importantissimo, ma si apre una nuova pagina con le stesse ambizioni: voglio, assieme ai compagni, far tornare grande questa società. Il Milan merita di indossare un vestito migliore sia in Italia che in Europa. In poche parole: merita di tornare in alto. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all’occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l’entusiasmo della gente con le vittorie”.

Sul passaggio da Juventus a Milan: “Io vivo di sfide e questa è affascinante, è una scommessa anche su me stesso. Mi sono rimesso in discussione, e a 30 anni non so quanti l’avrebbero fatto. Per me avere fame è fondamentale, ti fa dare qualcosa in più quando le forze mancano. Ho sposato un progetto ambizioso, per il quale ora metto a disposizione la mia esperienza”.

Sulla storia del Milan: “Quando ero piccolo ero affascinato dalla leggenda rossonera. Giocatori come Nesta, Maldini… Poi Nesta è stato il mio idolo quando sono diventato calciatore”.

Sulla coppia Bonucci-Romagnoli come Nesta-Thiago Silva: “Per suonare bene, suona bene. Speriamo, io mi metterò a disposizione di chi c’era già, e loro mi spiegheranno com’è il mondo Milan, che è molto diverso dal mondo Juve. Sei anni di vittorie con la Juve mi hanno fatto diventare un leader, ma qui entro in punta di piedi. Semplicemente, la squadra sa che potrà contare sulla mia esperienza e ai miei compagni dico che nulla è impossibile”.

Sul suo segreto per vincere: “Vedo che al Milan c’è tanto entusiasmo e propensione al sacrificio. Ecco, il segreto sta nella fame del gruppo. Questo club deve cancellare momenti non proprio esaltanti, come quelle delle ultime stagioni, con un’annata di grande spessore. Sono stato accolto benissimo, ora occorre trovare le chiavi giuste per amalgamare la squadra. Qui inizio con un preliminare europeo di Europa League, proprio come avvenne in bianconero: speriamo che sia di buon auspicio”.

Sul perché ha deciso di lasciare la Juventus: “La vita è fatta di cicli che si aprono e si chiudono, e quando fai parte di un gruppo per sette anni speri di lasciare qualcosa di bello. Diciamo che nell’ultima parte della stagione il legame si è affievolito da entrambe le sponde e abbiamo deciso in accordo di allontanarci. Negli ultimi mesi si era sgretolato qualcosa. E cambiare è stata la conseguenza. Per dare il 100% io devo sentirmi importante, cosa che ormai succedeva a fasi alterne. E questo non mi andava. Anche i matrimoni più belli a volte finiscono”.

Sui margini per un eventuale ripensamento: “La premessa è che alla Juve ho dato tanto e dalla Juve ho ricevuto tanto. Per me non è stata una scelta facile perché sette anni sono difficili da chiudere e dimenticare. Ma il rapporto era arrivato alla conclusione, da parte di entrambi non c’era più voglia di continuare insieme. Però devo dire che per come è finita, ne siamo usciti tutti bene: io, la Juve e il Milan”.

Sulla BBC: “Con i compagni ci sono stati momenti nei quali abbiamo parlato e affrontato problematiche. Ognuno ha il proprio carattere, ma con loro ho sempre avuto grande rapporto. Nello spogliatoio non è successo nulla di quanto è stato detto”.

Su Allegri: “Con lui ho avuto un rapporto alla luce del sole, ho giocato tanto e se è successo è perché sono stato considerato importante. Avere discussioni durante gli anni è normale, e io sono uno diretto che dice sempre la verità. Ma con lui non ho avuto alcun tipo di problema. Poi, è ovvio che alcune situazioni portano delle conseguenze e ognuno si prende le proprie responsabilità”.

Sullo “sgabello” di Oporto: “Pare che sia stata la cosa più eclatante, ma in realtà è solo la goccia finale. Già prima c’erano state altre situazioni. Poi, comunque, la cosa si era ricomposta”.

Sull’accoglienza che si aspetta il giorno del ritorno allo Stadium: “Per quello che ho dato alla Juve, non m sento né un traditore né un mercenario. Se dovessero fischiarmi devono sapere che, così come gli insulti che ricevevo in bianconero mi caricavano, sarà così anche nel caso mi fischiassero allo Stadium”.

Sulla fede calcistica dei figli: “Resteranno così cime sono, liberi… Il più grande è un tifoso del Toro bello convinto, non gli si può togliere nulla di granata dalla cameretta, ma magari nel trasloco a Milano cambia fede…”.

Abate: “L’occhio va meglio. Bonucci? Ci darà una grossa mano”

In conferenza stampa era presente anche Ignazio Abate, che ha parlato, in apertura, delle sue condizioni fisiche:“L’occhio va meglio. Ogni giorno che passa mi sento sempre più sicuro. Naturalmente ho bisogno di mettere minuti nelle gambe e di allenarmi al massimo per farmi trovare pronto quando inizieranno gli impegni ufficiali”.

L’attenzione si è poi spostata sul mercato: “Tutti i nuovi arrivati hanno già mostrando il loro talento. Ora tocca a noi, dovremo essere bravi a cercare di trovare la giusta amalgama per affrontare nel migliore dei modi la stagione. Bonucci? È un grande giocatore. Sicuramente il fatto di averlo prelevato da una squadra come la Juve è un segnale importante. Sono sicuro che ci darà una grossa mano, sia per la sua personalità che per le sue qualità”.

Fonte: A. C. Milan

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Milan squadra in costruzione. Serve tempo, ma dovremo andare in Champions”

Vincenzo Montella ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della gara con il Bayern Monaco in programma sabato alle ore 11.35 allo stadio Shenzhen Universiade Center.

ASPETTATIVE SULLA SFIDA CON IL BAYERN
“Sicuramente dobbiamo migliorare dal punto di vista della tenuta. Al momento siamo un po’ indietro a livello di condizione. Cercherò di dare più minuti nelle gambe ai giocatori che nella mia testa potrebbero essere titolari nel Preliminare di Europa League. Domani affronteremo un avversario di grandissimo valore, è una sfida stimolante, ma sono sicuro che daremo il massimo per cercare di fare risultato”.

SULLA GARA CONTRO IL DORTMUND
“Quando devo valutare la squadra non lo faccio per reparti, lo faccio guardando il collettivo. Rispetto alla partita contro il Dortmund abbiamo fatto cose positive e altre meno: ad esempio, siamo ancora troppo lunghi sul campo, dovremo cercare di tenere la squadra più corta. I nuovi? Non lo so, vedremo. Hanno fatto un viaggio lungo e si sono allenati, di fatto, solo ieri”.

TRA MERCATO E CAMPO
“Siamo una squadra in costruzione, ma non ancora completa. Parlo tutti giorni con la società al riguardo. Hanno fatto già un grandissimo mercato. Va detto che molti ragazzi arrivano da campionati stranieri, per di più sono anche molto giovani. Come ha detto il d.s. Massimiliano Mirabelli, stiamo cercando i profili giusti che possano fare il caso nostro.

OBIETTIVI
“Dobbiamo puntare alla zona Champions. Sarà un lavoro lungo, ma sarà necessario correre veloce verso l’obiettivo di creare una squadra conscia di tutti i principi di gioco che ho nella mia testa. Penso che ci vorrà il giusto tempo per arrivare a livelli importanti. Quanto? In genere a tutti si danno 100 giorni (ride, ndr)”.

Fonte: AC Milan

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Bonucci si presenta: “Il Milan merita il meglio in Italia e in Europa. Kessié, grazie per la 19”

Signori, ecco Leonardo Bonucci. L’ultimo grande acquisto della faraonica campagna acquisti del Milan è stato presentato ufficialmente tramite Weibo, social network molto diffuso e utilizzato in Cina:

La numero 19? In questo spogliatoio sono entrato in punta di piedi, ho parlato con Kessie e ci siamo accordarti. Lo ringrazio, lui è un ragazzo intelligente e sensibile, è stato un grande investimento per questo club. Per me la 19 è importante, ci ho fatto affidamento nei momenti difficili nella vita personale e nella carriera, quindi grazie ancora.

Il calore dei tifosi mi ha trasmesso tanto entusiasmo, è stato bello – riporta l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – spero di alimentarlo con tante vittorie lungo gli anni. Il Milan merita di vestire abiti migliori sia in Italia sia in Europa“.

Abbiati intervista Gigio: “Il Milan sta facendo un grandissimo lavoro. Buffon l’idolo, Neuer l’esempio”

Abbiati intervista Gigio Donnarumma. In una simpatica e amichevole chiacchierata, l’ex portiere del Milan, oggi Club Manager, ha intervistato l’attuale estremo difensore rossonero. Di seguito le parole rilasciate da Gigio ad Abbia.

Sulla tournée in Cina: “Sta andando bene, ci siamo stati due anni fa insieme. È una bella esperienza da rifare”.

Sui tifosi rossoneri in Cina: “Sono molto calorosi. Già all’arrivo ci hanno accolto molto bene e li ringraziamo”.

Sulla squadra e sulla preparazione: “Ci sono tanti nuovi, si stanno adattando bene e i “vecchi” li stanno facendo sentire a casa. Domani c’è la partita col Bayern e cerchiamo di fare bene”.

Sul fratello Antonio: “Mi trovo benissimo con lui. È una sensazione strana allenarsi con lui. Poi c’è Marcone (Storari, ndr) che è bravissimo. Ci alleniamo bene”.

Sul perché abbia scelto il ruolo del portiere: “Mio padre era falegname, quindi non c’entra niente (ride, ndr). Mio zio portava mio fratello al campo a vederlo e portava anche me: lì è nata la passione da portiere, con mio zio e mio fratello”.

Sul mercato: “La società sta facendo un grandissimo lavoro. Alcuni li conoscevo per averci giocato contro l’anno scorso, tipo Biglia, altri solo di nome, ma sono bravissimi giocatori e persone. Si stanno adattando molto bene e mi trovo bene”.

Sull’idolo: “È sempre stato Gigi Buffon, poi c’eri tu (Abbiati) che eri nella squadra che tifavo. Oggi c’è sempre Gigi che in Nazionale mi aiuta tanto, ma il mio esempio è Neuer: cerco di imitarlo e aiuto da lui”.

Su Abbiati: “È strano vederti come Club Manager, ma non è cambiato nulla. Ci fai sempre ridere, sei sempre con noi, ci fai sentire molto bene”.

De Sciglio: “Juve top in Italia e in Europa, è un onore essere qui”

L’ormai ex Milan Mattia De Sciglio ha rilasciato le prime dichiarazioni da calciatore della Juve:

“Sono molto emozionato, arrivo in una squadra top in Italia e in Europa. È un onore essere qui, farò di tutto per ripagare la fiducia della società. Il mio primo obiettivo – ha dichiarato De Sciglio al sito ufficiale bianconero – è entrare nel gruppo e guadagnarmi il rispetto dei compagni, che credo sia fondamentale, poi attraverso quello fare il massimo per ripagare la fiducia della società e poter stare in questo gruppo, oltre che guadagnarmi il sostegno dei tifosi”.

Bonucci: “Al Milan per scrivere la storia. Uniti si può tornare ai vertici d’Italia e d’Europa”

Il neo difensore del Milan, Leonardo Bonucci, ha affidato ai propri profili social un lungo post dedicato ai primi giorni in rossonero e agli obiettivi di squadra:

Quando pensi al Milan, vieni subito attratto dalla sua storia, da quella dei campioni che hanno vestito la sua maglia. Penso a Baresi, Costacurta, Maldini, Nesta, Tassotti. Li ammiro per quello che hanno dato al calcio e a questo Club. Loro sono nella leggenda, Io arrivo oggi, per iniziare a scrivere una nuova pagina della storia rossonera e della mia carriera.

Inizia una nuova sfida, una nuova avventura assieme a compagni che come me hanno tanta fame e voglia di vincere. Ringrazio la Società tutta, il Direttore Fassone, il DS Mirabelli e il Mister che mi hanno voluto fortemente e fatto sentire importante e al centro di questo progetto ambizioso.

Sono stato accolto con un affetto e un calore smisurato da parte dei tifosi rossoneri e per questo mi impegnerò, insieme ai miei compagni, per far sì che questo entusiasmo continui e si alimenti durante la stagione, attraverso le vittorie e la voglia da parte di tutti di riportare il Milan ai vertici italiani ed europei, a cominciare dalla prossima gara.

Uniti si può.

#HungrierThanEver #LB19 #AcMilan #NewSeason”.

Kalinic lascia ancora il ritiro della Fiorentina: “Devo tornare in Croazia”

Rientro e subito ripartenza. È durato pochissimo il bis di Nikola Kalinic nel ritiro della Fiorentina, tornato ieri a disposizione di Pioli e già pronto ad andarsene in giornata. Lo stesso croato ne ha spiegato i motivi:

Ho avuto alcuni seri problemi familiari che si sono accavallati ad una rapina che abbiamo subito. Adesso la situazione è più tranquilla ed è per questo che sono tornato. Mi dispiace dover lasciare di nuovo il ritiro ma venerdì dovrò tornare per risolvere definitivamente questi problemi. Alla ripresa degli allenamenti tornerò a disposizione del mister. Ringrazio la Fiorentina per avermi concesso questa possibilità.

Futuro? Ho detto quello che era il mio pensiero e il mio desiderio, ma io ho un contratto che mi lega alla Fiorentina e sono un professionista. Per questa ragione – ha dichiarato Kalinic al canale ufficiale del club viola – dovrà essere la società a decidere qual è la soluzione migliore per tutti”.

L'ex presidente del Milan, Silvio Berlusconi

Berlusconi, 30 e lode ai cinesi: “L’avevo assicurato. E hanno investito oltre le aspettative”

Ormai non è un mistero che i cinesi del Milan abbiano impressionato e stupito tutti, con un mercato pirotecnico per il denaro speso e per i nomi acquisiti. In attesa del giudizio del campo, insindacabile e spietato, in tanti hanno lodato l’operato di Fassone e Mirabelli, oltre che della nuova proprietà: Yonghong Li ha convinto anche i più scettici, consegnando a Montella una rosa di alto profilo.

Chi non ha mai dubitato dei cinesi è l’ex presidente rossonero, Silvio Berlusconi, il quale non ha risparmiato elogi ai successori: “Avevo assicurato, esponendomi in prima persona, che ci sarebbe stato un generoso investimento ed è sotto gli occhi di tutti, persino in misura superiore alle più rosee aspettative“, il virgolettato affidato dal Cavaliere ad alcuni collaboratori riportato da il Giornale.

André Silva: “Il Milan è un sogno che diventa realtà”

Il neo attaccante del Milan, André Silva, ha parlato a Sky Sport dei primi giorni in rossonero:

“La mia prima impressione è buona, sono felice di fare parte di questo gruppo. Non so cosa dire, è un sogno che diventa realtà. Mi trovo bene con i miei compagni, lo staff, darò tutto il mio cuore. Posso giocare unica punta o a due davanti. Gioco per rendere la squadra più forte – riporta MilanNews.it – e chiaramente per vincere le partite. Cristiano Ronaldo mi ha detto una o due volte di essere fiducioso, che segnerò tanti gol. Vedremo. Mi ha augurato buona fortuna”.

Conti: “Milan, creare un gruppo solido farà la differenza. Un sogno? La Champions. Bonucci…”

Al termine dell’allenamento ha parlato Andrea Conti a Milan TV, raccontando le sue prime sensazioni dal suo arrivo in Cina: “Sono contento, trovare tutti questi tifosi e i miei compagni è molto bello. Dovremo cercare fin da questi primi giorni di creare un gruppo solido, questa cosa farà la differenza. Il mio sogno? Raggiungere la Champions con questa maglia”.

La testa di Andrea, però, è rivolta al Preliminare di Europa League: “Affronteremo una squadra poco conosciuta, ma partiamo già con la consapevolezza che ogni avversario in campo europeo può essere insidioso. Sono sicuro che scenderemo in campo con lo spirito giusto e con l’obiettivo di vincere”.

In chiusura un commento su Leonardo Bonucci: “Lo conosco per via dell’esperienza con la Nazionale maggiore. È un giocatore di grande personalità, simpatico e disponibile. Sono sicuro che sarà un leader di questa squadra”.

Fonte: AC Milan

Costacurta: “Il mercato del Milan? Il migliore della galassia!”

Dalle critiche a Musacchio (considerato non meglio di Paletta) a lodi sperticate all’intero mercato del Milan. L’ex difensore rossonero e oggi opinionista sportivo, Alessandro Costacurta, ha promosso a pieni voti l’operato di Fassone e Mirabelli:

“Credo che il mercato del Milan possa avere un voto altissimo. Se non è il migliore del mondo, è il migliore della galassia. Non mi sembra ci sia una squadra che ha fatto meglio del Milan: Fassone e Mirabelli – ha dichiarato a Sky Sport – hanno messo a disposizione del mio amico Vincenzo Montella qualcosa di esplosivo. Credo si possa concludere qua“.

Boban: “Bonucci? Il Milan non ha comprato né Messi né CR7”

L’ex centrocampista del Milan oggi vicesegretario FIFA, Zvonimir Boban, è tornato a parlare del mercato rossonero:

“Da ex milanista mi piace l’entusiasmo dei tifosi rossoneri per il mercato, erano in crisi d’astinenza. Solo, ci andrei cauto con i proclami. Bonucci non si discute, è un gran colpo. Ma sono curioso di vedere come adatterà le sue caratteristiche ad una squadra diversa, non così dominante, cioè meno forte della Juve. A parte Bonucci conviene essere realisti.

Il nuovo Milan sta puntando su gente di sicuro interessante – ha dichiarato Zorro Boban a Il Giorno -, ma tutta da verificare ad altissimo livello. Non è che abbiano comprato Messi e Ronaldo“.