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Mirabelli: “Suso e Locatelli sono incedibili”

Attraverso la voce di Benedetta Radaelli di Milan TV, il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli ha voluto lanciare messaggio ai tifosi rossoneri: “Suso è incedibile e verrà rinnovato a breve“. Stessa sorte anche per Locatelli, altro giocatore sul cui futuro si è parlato molto ultimamente – e che a questo punto non lascerà Milano.

 

De Sciglio è tornato in Italia: “Ora non è il momento di parlare”

Mattia De Sciglio è tornato in Italia, a Milano, pronto a iniziare una nuova avventura con la maglia della Juventus. Il terzino a un passo dall’addio ai rossoneri ha parlato così all’arrivo a Malpensa:

“Sto bene, è stato un lungo viaggio e sono stanco. Se sono sollevato? Adesso vedremo. Contento di ritrovare Allegri? Non è il momento adatto. Più dispiaciuto o sollevato? Ci sarà il momento per parlare – riferisce MilanNews.it – ora devo andare. Se ho sentito Allegri? No, no”.

Antonelli: “Non sarà facile giocare a Craiova. Calhanoglu fortissimo, su Bonucci…”

Nel post-partita, direttamente in Cina, Luca Antonelli a Milan TV ha parlato: “Abbiamo giocato contro una squadra molto rodata e forte, che gioca insieme da più tempo di noi. C’è ancora tanto da fare. Sapevamo delle difficoltà del match e in campo si è visto. Stiamo cercando di lavorare molto sul possesso palla e sulla linea difensiva. Siamo sulla buona strada, ma dobbiamo migliorare ancora”.

Su Calhanoglu: “Tecnicamente è fortissimo, si sta adattando alle richieste del Mister. Ha un tiro potente e speriamo ci possa dare una grande mano”.

E sul futuro: “Perdere dà sempre fastidio, ma adesso pensiamo al Bayern Monaco. Dobbiamo arrivare alla partita di Europa League con il Craiova nelle migliori condizioni possibili. Non sarà facile andare a giocare da loro, ma sicuramente saremo pronti”.

Tifosi: “È stato bello sentire i loro cori, sembrava di essere a Milano”.

Infine, su Bonucci: “Meglio averlo in squadra che contro”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Ho la testa già all’Europa League. Bonucci? Può favorire la difesa a tre”

Queste le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa al termine di Milan-Borussia Dortmund.

Sulla gara: “Oggi non posso guardare il risultato, anche se nel secondo tempo abbiamo sfiorato in alcune circostanze il pareggio. Mi è piaciuta l’applicazione della squadra in fase difensiva. Nel complesso – riporta il sito ufficiale del Milan – vedo i ragazzi molto convinti nelle cose che fanno: la reazione nella ripresa ne è stata la prova. Ci mancavano diversi giocatori, quindi vedo grandi margini di crescita”.

Sull’Europa League: “La mia testa è già alla partita del 27, dove sicuramente non arriveremo nelle migliori condizioni. I nostri allenamenti sono proiettati solo verso quella sfida”.

Sui nuovi acquisti: “Non ho potuto utilizzare tutti i nuovi arrivati, molti dei quali arriveranno mercoledì. Sicuramente, al momento, Kessié è quello più avanti di tutti, infatti ho fatto fatica a toglierlo vista la sua buonissima tenuta”.

Sulla prossima sfida dell’ICC: “Ci alleneremo tutti i giorni fino alla gara contro il Bayern, vedremo chi scenderà in campo. Domani arriveranno Bonucci, Conti, André Silva e Biglia, valuteremo le loro condizioni fisiche e decideremo chi schierare e per quanti minuti”.

Sul modulo: “Valuto quotidianamente i giocatori che ho a disposizione. Sono in tanti, penso che si apriranno diverse soluzioni a livello tattico. L’arrivo di Bonucci, ad esempio, potrebbe favorire la difesa a 3. Ma è difficile da stabilire adesso”.

Sugli obiettivi: “Abbiamo 3 competizioni, non ci sono preferenze. Al momento la priorità è entrare nella fase a gironi dell’Europa League, poi la testa si proietterà al campionato e alla Coppa Italia”.

Bonaventura: “Milan, esagerato l’obiettivo Scudetto. Bonucci capitano? Dico…”

Il centrocampista del Milan e della Nazionale, Giacomo Bonaventura, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Su Montella: “Le sue aspettative mi fanno piacere. Erano 7-8 anni che giocavo con continuità: ora spero di ritrovarla, perché se sto bene posso dare tanto. Montella? Il suo rinnovo ci permette di continuare il ciclo. Finalmente. Negli ultimi anni abbiamo cambiato tanti allenatori e tanti sistemi di gioco, mentre con lui i principi sono sempre gli stessi. Sono certezze che aiutano i giocatori: se hai uno spartito preciso, rendi meglio”.

Sulla difesa a tre: “È una soluzione che mi piace perché hai tante linee di passaggio e difendi meglio”.

Sui tanti nuovi arrivati: “Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle: la verità è che se siamo arrivati sesti o settimi è perché la rosa era da sesto o settimo posto. Lo scorso campionato, ad esempio, abbiamo pagato i tanti giovani: non puoi pretendere continuità di rendimento da giocatori con età così bassa.

Sugli obiettivi: “Questa è una rosa da vertice e soprattutto c’è una grande differenza con le ultime estati: negli anni scorsi le stagioni ricominciavano fra mille dubbi, stavolta no. Per vertice intendo chiudere fra le prime quattro. Non parlavo di Scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rose, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie. Europa League? E’ da giocarla per arrivare fino in fondo. All’inizio magari non è molto affascinante, ma dopo la coppa diventa decisamente bella. Io comunque, pur senza strafare, vorrei andare al Mondiale in Russia”.

Sulla qualità degli acquisti fatti: “Posso solo dire che non mi era mai capitato di assistere a un’estate del genere. Sono stati acquistati giocatori che a inizio mercato magari pensi ‘sarebbe bello arrivassero…’. Be’, sono arrivati davvero. L’allenatore si confronta tutti i giorni con la dirigenza sul mercato in entrata e quindi sono tranquillo: stanno arrivando tutti giocatori di esperienza e personalità”.

Su Bonucci: “Leo è un vincente, un perno della Nazionale, il suo arrivo è una cosa fantastica, non pensavo potesse venire sul serio. Per come lo conosco io, col suo carattere sarà molto utile in uno spogliatoio che arriva da anni tribolati, è destinato a diventare un punto di riferimento. Capitano? Deciderà Montella. Comunque capitani dobbiamo esserlo un po’ tutti, e poi un gruppo in cuor suo sa chi è il vero leader”.

Su Donnarumma: “Gigio si è ritrovato in una centrifuga esagerata. Per come la vedo io, se prima gli si perdonava tutto, adesso verrà trattato come uno da cui ci si aspetta tanto. Inutile scandalizzarsi per i milioni dell’ingaggio: le cifre le fa il mercato”.

Su Calhanoglu: “Lo conoscevo per le sue punizioni incredibili, gli ruberò qualche segreto. Mi somiglia un po’, ha qualità da numero 10. Vedremo: quando si alza il tasso tecnico della squadra, la selezione la fa il campo. E poi chi c’è già e vede arrivare gente forte, non può che esserne stimolato”.

Poli: “Soddisfatto del Bologna, non ha nulla da invidiare al Milan…”

L’ex centrocampista del Milan, Andrea Poli, si è presentato in conferenza stampa come nuovo giocatore del Bologna, parlando anche della sua esperienza in rossonero:

“Grazie alla società, tutti mi hanno fatto sentire subito importante. Il Bologna ha grande margine di miglioramento e nulla da invidiare al Milan: per me è una tappa importante e sono soddisfatto di essere qui. Sono rimasto davvero sorpreso da tutto quello che ho trovato qui. Volevo venire da un paio di mesi: questa è una squadra giovane che può e deve crescere attraverso il lavoro giorno per giorno senza accontentarsi mai. Qui c’è un progetto valido: il Bologna può togliersi delle soddisfazioni.

Due anni fa ho disputato una annata importante al Milan sentendomi sempre parte del gruppo, siamo arrivati in finale di Coppa Italia poi sono stato messo in disparte per scelte tecniche che ho sempre rispettato e cercato di dare il mio contributo quando ho giocato”.

Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Vogliamo aprire un ciclo. Morata? Sì, ma alle nostre condizioni. Bonucci e Belotti…”

Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Premium Sport HD. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni più importanti.

Sull’arrivo al Milan: “La mia è stata una scelta coraggiosa (di lasciare l’Inter senza avere ancora uno stipendio garantito, ndr), però poi l’epilogo positivo mi ha dato ragione. Quando è arrivata la possibilità di fare quello che sto facendo al Milan, non ci ho pensato due volte e ho accettato tranquillamente di correre un grandissimo rischio. I mesi del closing non li ho vissuti benissimo, se non li avete vissuto bene voi, figuratevi noi che eravamo protagonisti fantasma di questo famoso closing. Non è stato facile, dovevamo continuare a lavorare, andare in giro per il mondo sapendo che venivamo guardati con sospetto. Non c’era nessuna certezza, non potevamo parlare per conto del Milan. Nove mesi sono tanti”.

Sulle esperienze passate: “Se è più difficile fare il direttore sportivo al Rende e al Cosenza o al Milan? Sono responsabilità naturalmente differenti, differente è il fascino ma non ho mai avuto la percezione di cambiare il mio modo di fare e di essere. Deve rimanere uguale sapendo che oggi rappresento uno dei club più titolati al mondo. La gavetta è servita tanto, mi sono sempre guadagnato le categorie, nessuno mi ha regalato niente. Ho vinto tutti i campionati, dai dilettanti alla B. Non mi sento impreparato ma padrone del ruolo. Farò errori come tutti ma so giornalmente di cosa parlo e come agisco”.

Sul modus operandi: “Avevamo necessità di dare subito un’impronta, di prendere un blocco di giocatori per aprire un buon ciclo ma il Milan, come qualsiasi squadra ha il dovere di credere nello scouting perché poi dobbiamo trattare giocatori per milioni di euro: abbiamo il dovere di conoscerli, non di acquisirli per sentito dire come accade in tante società. In questo progetto scouting saremo in tanti a lavorare, dalla prima squadra al settore giovanile: è un metodo ‘nostro’. Contiamo di arrivare prima su alcuni profili per poterli acquistare a prezzi vantaggiosi”.

Sul mercato fatto e su Bonucci: “Avevamo bene in mente ciò che dovevamo fare, senza annunci. Nel silenzio abbiamo ragionato e programmato, e poi affondato come avete visto. L’acquisto meno difficile? Conti perché alla prima telefonata era già con la maglia del Milan, è stato straordinario. Il più affascinante? Bonucci. Tutto è accaduto in un lampo, non ci siamo ancora resi conto. Ci siamo detti: ‘O lo facciamo subito o non ne parliamo più’. Con Ramos è uno dei centrali pià forti al mondo, a livello tecnico e caratteriale. Nel corso degli anni ha imparato a vincere. E’ importantissimo sotto tutti i punti di vista. Strapparlo alla Juve non è stato semplicissimo: abbiamo dato un bel segnale, non trovo le parole per esprimere le sensazioni degli ultimi giorni”.

Su Donnarumma: “Acquisto più complicato? Da subito giorno la conferma di Donnarumma è stata la nostra mission impossible. Abbiamo ereditato un giocatore in scadenza: non era riuscito il vecchio managment, eccellente, a rinnovare, quindi siamo arrivati noi e per molti le chance erano pari a zero. Invece alla fine il risultato è stato raggiunto. Abbiamo lavorato sulla volontà di Gigio e della sua famiglia: volevano assolutamente il Milan, quella era la chiave più semplice”.

Su Lotito: “Abbiamo ottimi rapporti. Sa fare benissimo il presidente, è un esempio da seguire. Quando chiede una cifra non molla la presa neanche a morire, noi avevamo questo obiettivo (Biglia) e l’abbiamo portato in porto”.

Su Belotti e Morata: “Ci dispiace se il Torino è irritato. Abbiamo in mente una serie di attaccanti e stiamo chiedendo informazioni. Parlo con il Torino e sanno che stiamo attenzionando Belotti come altre punte, di alcune avete parlato mentre non sono usciti i nomi di altri. Ci stiamo comportando con correttezza e trasparenza: avvisiamo le società prima di parlare con il calciatori. Morata? Lo abbiamo sondato sin dall’inizio, ci aveva dato ampia disponibilità, poi sono sorte complicazioni tra finale di Champions e inserimento di diverse squadre e la pista si è raffreddata. Potrà riscaldarsi ma solo alle nostre condizioni”.

Su Renato Sanches e Ghezzal: “Lo conosco bene fin dai tempi del Benfica. Al Bayern non ha trovato tanto spazio: se ci fosse la necessità di un altro centrocampista potremmo valutarlo ma a determinate condizioni. Ghezzal è un parametro zero, è abbastanza interessante ma ora siamo concentrati su altri fronti. Può anche esserci l’arrivo di una punta esterna: il mercato è lungo”.

Sul nuovo Milan: “È un cantiere aperto. Serve assemblare gli elementi nuovi con quelli vecchi. Vorremmo vincere tutte le partite ma il nostro percorso è lungo, vogliamo aprire un ciclo. Tra 2-3 anni contiamo di diventare una squadra importante. Nella prossima stagione non dobbiamo far perdere ai tifosi l’entusiasmo che abbiamo ricreato. Il gruppo deve lottare in ogni match, con un San Siro di nuovo pieno. Il nostro obiettivo è questo più che collocarci dietro alla Juve o ad altre formazioni anche perché preferisco collocarmi davanti…”.

Montella: “Grazie presidente Li, ora tocca a noi”

Per tornare protagonisti in Europa, sarà fondamentale la mano di Vincenzo Montella:

“Mi associo alle parole di Marco Fassone. Per tutti noi è un grande piacere essere qui. Ci tengo a ringraziare personalmente il Presidente, sia per l’entusiasmo che ha portato, che per gli investimenti fatti. Tutto questo sta facendo sognare i tifosi e questo è un bene. Ora tocca a noi, non sarà semplice per via dei numerosi acquisti, ma sono molto fiducioso per la prossima stagione”.

Fonte: AC Milan

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Milan China altro asset importante oltre ai giocatori”

L’Amministratore Delegato Marco Fassone ha preso la parola nel corso della conferenza stampa tenutasi a Guangzhou e ha raccontato tutta la sua soddisfazione:

“È un piacere per me oggi essere qui. La prima volta che ho parlato con il Presidente e Han Li mi hanno fin da subito raccontato la loro voglia di far tornare il Milan ai fasti del passato. È un progetto straordinario, in particolare trovo molto bello questo tentativo di unire l’Italia, patria del calcio, e la Cina, vera fonte di passione.

Dal punto di vista societario da aprile, quando abbiamo preso in mano la società dopo la grande storia scritta dal Presidente Berlusconi, abbiamo fatto molta strada. Abbiamo lavorato con Massimiliano Mirabelli per mettere a disposizione di Vincenzo Montella una rosa sempre più competitiva. Il fatto che molti giocatori siano tornati ad ambire i nostri colori ci rende molto orgogliosi.

Oltre l’aspetto agonistico un altro asset importante del nostro progetto è Milan China, la nuova società che avrà il compito di sviluppare il nostro Club in questo paese sotto il profilo commerciale. Questo ci aiuterà a tornare in cima al mondo, ne sono sicuro”.

Yonghong Li: “Avevo garantito grandi acquisti dal primo giorno. Sorprenderemo i tifosi”

Yonghong Li, presidente del Milan, ha parlato in un evento organizzato a Guangzhou per incontrare la squadra:

Dal primo giorno avevo garantito acquisti per il Milan. Torneremo grandi in Italia ed Europa – riporta MilanNews.itsorprenderemo i nostri tifosi“.

Il patron rossonero ha dato anche un caloroso benvenuto ai nostri ragazzi:

“Sono particolarmente felice di avere la squadra qui in Cina insieme a noi. Questa cosa mi rende orgoglioso. C’è un filo sottile che collega il Milan alla Cina – riporta il sito ufficiale del club – un amore molto profondo.

Questo è accentuato dalla grande professionalità delle persone che lavorano nella società: grazie all’ottimo lavoro di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, il Club ha ottenuto una serie di acquisti straordinari. Siamo convinti e fiduciosi del fatto che la squadra darà grandi soddisfazioni ai nostri tifosi, sia in campionato che in Europa League. Oggi è un giorno molto importante per tutti noi.

Questo accordo con la CNGEF permetterà a tutto il movimento calcistico cinese di crescere e di sviluppare un nuovo modello per tutti i giovani calciatori”.

Luca Toni: “Bonucci gran colpo del Milan, ma mi intriga più l’Inter”

A margine della sua partecipazione alla Bobo Vieri Summer Cup, Luca Toni ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta. Tra i vari argomenti toccati l’ex centravanti del Verona ha parlato anche di Milan, partendo ovviamente dal neo rossonero Bonucci: “E’ un grande acquisto per il Milan che sta facendo bene e sta prendendo gente forte. Uno dei più forti difensori del mondo”.

Sui motivi che hanno portato all’addio del difensore alla vecchia signora, Toni non si sbilancia: “In Sardegna Barzagli qualcosa mi ha raccontato. La Juve è una società forte, forse Leo non andava più d’accordo“.

Non manca infine un paragone con l’avvio di stagione dell’Inter, verso la quale il bomber campione del Mondo non nasconde di nutrire una certa curiosità: “Comunque vedo molto bene le milanesi, ma mi intriga più l’Inter. Con Spalletti e un mercato ancora tutto da fare. Poi non ha le coppe”.

Montolivo: “Biglia-Bonucci? Per far bene servono 22-23 titolari”

Queste, invece, le parole rilasciate in conferenza stampa da Riccardo Montolivo.

SULLA TOURNEE
“Siamo molto contenti di essere tornati qui in Cina, vedere sempre questo affetto da parte dei tifosi ci fa molto piacere. Siamo qui per lavorare e per crescere a livello fisico. Affrontiamo avversari molto competitivi, saranno test molto interessanti in vista del Preliminare di Europa League”.

MERCATO
“Penso che la società stia facendo un lavoro importante, a tratti sorprendente. Siamo molto felici di questo. Il nostro obiettivo deve essere quello di entrare in Champions, e questa sfida è molto stimolante, soprattutto visti gli ultimi acquisti”.

SU BIGLIA E BONUCCI
“Sono entrambi grandi giocatori. Per fare bene una squadra deve avere 22-23 titolari, e la società sta andando in quella direzione. Sono contento per Bonucci, è stata una trattativa sorprendente. È un giocatore di spessore e sono sicuro che alzerà il livello del nostro gioco”.

OBIETTIVI
“Per noi il nostro primo obiettivo è il Preliminare, che si può già considerare un crocevia della stagione. Con questo mercato sicuramente abbiamo maggiori pressioni, ci saranno grosse aspettative, ma sono sicuro che i giocatori di maggior esperienza riusciranno a guidare la squadra nella giusta direzione”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Bonucci è il miglior difensore al mondo. Capitano? Mi confronterò con la società”

Sorrisi, ma anche consapevolezza e la voglia di stupire. Può essere sintetizzata così la conferenza stampa d’esordio per la tournée cinese che ha visto come protagonisti Vincenzo Montella e Riccardo Montolivo. Tanti i temi toccati, uno su tutti il mercato. Argomento a cui il Mister ha risposto così.

MERCATO
“La società sta facendo un lavoro straordinario. Sono arrivati sia giocatori d’esperienza che giovani. Molti arrivano da altri campionati, quindi avranno bisogno di un periodo di adattamento ma sono molto fiducioso. Sinceramente non sento molta pressione. Per me è più facile allenare giocatori forti. È vero, abbiamo cambiato molto scegliendo giocatori in base ad una logica, però servirà serenità e la forza di creare nell’immediato un gruppo solido che ci ha permesso lo scorso anno di toglierci diverse soddisfazioni. Ci sono squadre già collaudate in Serie A, come Juventus, Napoli e Roma. Sono queste per me le favorite”.

BONUCCI
“È un calciatore di livello internazionale. A livello tecnico penso che insieme a Ramos sia il miglior centrale al mondo. Per me è un sogno poterlo allenare, e per questo ringrazio Mirabelli e Fassone. Capitano? Nella mia testa ci sono più capitani, mi confronterò con la società su questo tema”.

CALHANOGLU
“Hakan è un giocatore di fantasia. Può giocare in diverse posizioni in campo: partire esterno per poi accentrarsi, fare l’interno di un centrocampo a tre, oppure giocare da trequartista. Staremo a vedere”.

OBIETTIVO STAGIONALE
“Il nostro obiettivo è quello di entrare in Champions. Ma ripeto, c’è da diventare squadra, bisogna crescere rapidamente. I ragazzi che ho avuto modo di conoscere fino ad ora hanno messo subito a disposizione le loro ottime qualità, certamente i due possibili acquisti di Bonucci e Biglia ci permettono di avvicinarci alla stagione con ancor più fiducia”.

SUI TIFOSI CINESI
“Li ringrazio per il grande affetto che ci hanno mostrato. Siamo qui per lavorare sodo e preparare al meglio l’impegno di Europa League”.

SUL PRELIMINARE
“Il fatto di giocare la gara di andata in trasferta non è la situazione ottimale. Dovremo capire lo stato di forma della squadra e presentare la miglior formazione possibile”.

Fonte: AC Milan

Biglia parte e saluta la Lazio: “Milan una mia scelta sportiva”

Lucas Biglia ha lasciato il ritiro della Lazio ad Auronzo di Cadore, pronto a raggiungere Milano per iniziare la sua nuova avventura in rossonero. L’argentino ha rilasciato qualche parola di commiato ai cronisti presenti:

Ringrazio i tifosi della Lazio, non mi sento trattato male e non ho mai avuto problemi con loro. Grazie ai tifosi di cuore, non mi sento di aggiungere altro. Milan? È una decisione solo mia, una scelta sportiva“.

Del Piero: “Bonucci-Milan? Sembrava uno scherzo… Non me l’aspettavo”

L’ex capitano e bandiera della Juventus, Alessandro Del Piero, ha commentato così il colpo Bonucci-Milan, sempre più vicino alla definizione:

“No, non me l’aspettavo. Non credo di poter aggiungere altro. Come affare non so, da juventino non la vedo una gran cosa. Capita così a ciel sereno… Sembrava uno scherzo – ha dichiarato Del Piero a “Calciomercato L’Originale” su Sky Sporte invece è arrivata questa notizia molto molto sorprendente”.

Bonucci: “Pronto per ricominciare”

“Si torna al lavoro, pronto per ricominciare. Nuova stagione 2017-18”. Il difensore della Juventus Leonardo Bonucci chiude le sue vacanze ma, pubblicando via social una sua foto “in borghese”, senza divisa né simboli bianconeri indosso, scuote il calciomercato e le sue voci. Il giocatore, oggi a Vinovo per il suo primo allenamento in vista della nuova stagione, sta infatti facendo parlare di sé per una possibile cessione al Milan.

Solo pochi giorni fa, inoltre, Espn aveva rivelato l’esistenza di una trattativa per lo sbarco di Bonucci al Manchester City, trattativa definita in dirittura d’arrivo.

Fonte: ANSA.it

Gigio: “Mi scuso con i tifosi, forza Milan”

Gigio Donnarumma, a poche ore dalla firma per il rinnovo, ha rilasciato un’intervista a Milan TV.

Sul rinnovo: “Sono contentissimo e orgoglioso di essere qua al Milan, sono sempre stato tifoso del Milan, sono nato e cresciuto qui quindi non ci può essere emozione più grande”.

Sui tifosi: “Sono sempre stati il mio punto di forza loro, mi dispiace che in questo periodo siano passate cose che non sono vere. Mi dispiace per loro che si sono sentiti traditi, non era mia intenzione, nella mia testa c’era tutt’altra cosa. Mi sono sentito anche io un po’ dispiaciuto, mi sono sentito anche io male. Mi scuso con i tifosi e spero che ritorni tutto come prima”.

Sul fratello: “Sono molto legato a mio fratello, sono molto orgoglioso di condividere la stanza con lui come quando eravamo piccoli. Sono contentissimo anche per lui, è un sogno che lui sia qui con me”.

Su Montella: “Lo ringrazio per tutte le belle parole e la fiducia che mi ha sempre dato”.

Sulla squadra: “Sono contentissimo di tutto il gruppo, siamo veramente un bel gruppo e speriamo di fare delle belle cose quest’anno. Sicuramente quello che posso dire è che daremo, daremo perché parlo anche della squadra, sempre il massimo per questa maglia e per raggiungere gli obbiettivi che ci siamo fissati, e di starci sempre vicino nei momenti sia belli che più difficili. Forza Milan”.

Antonio Donnarumma: “Felice di stare con mio fratello, farò di tutto per meritarmi il Milan”

Ecco le parole di Antonio Donnarumma in occasione della firma che lo ha legato ufficialmente al Milan:

“Ringrazio il direttore Mirabelli e il dottor Fassone per le belle parole. Sono davvero felice di essere qui con mio fratello e con tutta la società, per me è una cosa bellissima tornare a Milanello e rivedere tante persone a cui mi ero affezionato. È davvero bellissimo. Potrò stare in camera con mio fratello, passeremo i ritiri insieme ed è una bella cosa. Farò di tutto per meritarmi questo posto”.

Mirabelli: “Sul rinnovo di Gigio abbiamo sempre tenuto la schiena dritta”

Il direttore sportivo rossonero, Massimiliano Mirabelli, ha parlato così sul rinnovo di Gigio Donnarumma e sull’arrivo del fratello Antonio:

“Noi dal primo giorno la prima cosa che ci siamo messi in testa di fare era questa: il rinnovo di Gigio Donnarumma. Dal primo giorno io ho avuto questa idea di Antonio, perché forse a differenza di tanti anche io vengo da un percorso come quello della Serie A quindi conosco bene Antonio Donnarumma, e subito ho avuto questa idea. Ci sono state delle persone che un giorno magari potranno anche testimoniarlo: questa mia idea è campata lì, dico questo perché se ne sono dette tante su questa storia, la verità è che io ho voluto fortemente Antonio. Al primo posto c’è una valutazione tecnica, io personalmente ritengo che Antonio possa fare il dodicesimo del Milan, che possa giocare quando sarà chiamato in causa. Sulle nostre scelte noi siamo trasparenti in tutto, su questa scelta proprio ci tengo in particolar modo a ribadirlo. L’ho esposta poi in primis all’allenatore che mi ha supportato nel discorso tecnico, poi l’ho esposta alla società che ha supportato sia il discorso tecnico che il bello di far vedere questa coppia, ha insomma riscosso il successo di tutti. Devo dire che in questo Antonio, il fratello più grande, è stato bravissimo a far sì che questo giorno importante con la firma di entrambi arrivasse. Ha avuto anche lui un ruolo importante, ha sposato la causa.

Dal primo giorno ho chiesto a Gigio di dire sempre la verità sia a me sia a Fassone, ci ha sempre detto che voleva rimanere al Milan. Poi come si sa, per queste cose dovevamo parlare anche con chi lo rappresentava, e vorrei anche aggiungere di come qua si festeggia, noi siamo contenti e non si tratta né di vincitori né di vinti. Sicuramente però questa situazione fra un po’ di tempo passerà alla storia per come è avvenuta perché non era facile fare quello che abbiamo fatto, sia per noi che per Gigio. Soprattutto non era facile per come è avvenuta, per quello che si sente in giro, per le varie trattative. Abbiamo fatto una cosa che veramente rimarrà nella storia. Forse tra qualche ora Fassone più di me potrà raccontare: siamo stati con la schiena dritta verso tutti, ma ripeto, questo non vuol dire che noi vogliamo oggi far capire che ci sono stati vincitori o vinti. Noi abbiamo fatto la nostra battaglia, Gigio lo sapeva, sapeva perfettamente che lo volevamo ma alle nostre condizioni e così è stato.

Quindi ora la cosa più importante è  Antonio, che ripeto è un giocatore che stimo tantissimo e sono felicissimo e orgoglioso di presentarlo qui oggi e di presentare la coppia dei portieri“.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Il Milan è casa di Gigio. I tifosi? Alla prima prodezza sarà tutto dimenticato”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato così del rinnovo di Gigio e dell’arrivo di Antonio Donnarumma:

“È una giornata importante e particolare. Il rinnovo di Gigio è stato il tormentone dell’estate e crediamo valga la pena celebrare una lunga e sofferta discussione e chiarimenti avuti con lui, con la famiglia e con l’entourage e che ha convinto a rinnovare per quattro anni con soddisfazione.

Abbiamo avuto tutti 18 anni e sappiamo com’è difficile prendere decisioni così importanti in quella fase della nostra vita. La scelta di dare fiducia a una società e a una dirigenza nuova, che conosce da poco tempo, e credere nel progetto del Milan è stata sofferta e sono comprensibili dubbi e tentennamenti su proposte che riguardano la vita professionale e personale.

Siamo orgogliosi che tu Gigio abbia scelto il Milan, che è la tua famiglia e la tua casa, e che abbiamo costruito qualcosa che ti ha convinto a fare questo gesto. Sono contento e certo che tutti i nostri tifosi lo siano: le cattiverie che sono uscite saranno dimenticate alla prima parata e alla prima prodezza con la maglia del Milan.

Ho compreso alcune ragioni sulla decisione di saltare l’esame di maturità, ma sono altrettanto certo che la “cosa” particolare di questa estate debba cambiare e si debba promettere ai tifosi che l’anno prossimo avremo il portiere e il ragioniere“.

Donnarumma: “Un orgoglio essere al Milan, mi spiace che i tifosi si siano sentiti traditi”

Gigio Donnarumma ha parlato così del proprio rinnovo di contratto con i rossoneri sino al 2021, nel corso della conferenza stampa organizzata a Casa Milan alla presenza di Fassone, Mirabelli e del fratello Antonio. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sulle sensazioni del rinnovo: “Sono contentissimo e orgoglioso di essere al Milan. Non ho mai avuto dubbi in testa, mi spiace per i tifosi che si sono sentiti traditi ma non c’è mai stata questa volontà. Sono molto orgoglioso, mi dispiace solo per i tifosi e li ringrazio per avermi sempre sostenuto in questi due anni”.

Sull’esame di maturità: “Ringrazio il ministro dell’istruzione per la lettera che mi ha scritto. Prometto che sarò ragioniere l’anno prossimo”.

Oddo: “Il mercato del Milan? Mi sembra un po’ confusionario”

Dopo Costacurta e Boban, è arrivata un’altra critica al mercato del Milan da parte di un ex rossonero, Massimo Oddo, oggi allenatore svincolato:

“Musacchio è un ottimo giocatore, ha preso Conti che ha fatto una grande annata ma è da vedere in una grande squadra, il terzino sinistro (Ricardo Rodriguez, ndr) non lo conosco molto e a centrocampo serve più qualità. Non so… non vorrei dire un’eresia, ma mi sembra mercato un po’ confusionario – ha preso posizione Oddo a “Calciomercato – L’originale” su Sky Sport -: è impostato su un 4-2-3-1 che Montella non ha mai fatto. O è stato lui a fare queste richieste oppure diventa un problema, sono ruoli determinati“.

Ricardo Rodriguez, terzino del Milan

Rodriguez: “Milan, possiamo vincere l’Europa League. Le punizioni? Le dividerò con Calha”

Il neo terzino del Milan, Ricardo Rodriguez, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Premium Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sul Milan: “Da piccolo guardavo spesso le partite del Milan, specialmente in Champions League e ora sono felice di essere qui. Sono un terzino ma mi piaceva molto Ronaldinho. Appena ho saputo dell’interessamento del Milan, sono voluto venire qui velocemente”.

Sugli obiettivi: “Possiamo vincere l’Europa League perché abbiamo molta qualità. Lavoriamo perché vada tutto bene, pensiamo al campionato e poi alla coppa. Il mio sogno nel Milan? Fare un buon campionato e una buona Europa League”.

Sull’Italia: “Qui percepisco molto amore per il calcio e anche Milanello mi piace molto. Stiamo lavorando molto duramente e stiamo facendo bene per farci trovare pronti in vista delle prime partite”.

Su Montella: “È un bravo allenatore, tatticamente è molto preparato e sto imparando molto. In Germania non si fa molto lavoro tattico, qui è il contrario ma questa cosa mi piace”.

Sulle sue caratteristiche: “Meglio in fase difensiva o in avanti? Mi piace difendere ma voglio anche aiutare la squadra in avanti. Chi calcerà le punizioni o i rigori tra me e Calhanoglu? Tutti e due. È uguale, chi si sentirà meglio, tirerà”.

Zaccheroni vota Inter: “Ha un progetto migliore del Milan”

Più Inter che Milan. Nonostante un mercato importante, con tanti costosi arrivi, i rossoneri hanno un progetto meno solido e promettente di quello dei cugini, secondo l’ex tecnico Alberto Zaccheroni:

“L’Inter attende di prendere i pezzi da novanta: credo arrivino pochi acquisti, ma buoni, anche perché la qualità di base nella rosa nerazzurra è già presente. Inoltre, l’Inter un direttore sportivo, Sabatini, che sa esattamente ciò che vuole Spalletti. Il progetto nerazzurro – ha dichiarato Zac al Quotidiano Nazionalemi pare più centrato di quello del Milan“.

Vialli: “Contento che Gigio resti al Milan. Conti? Bravo, ma nell’Atalanta…”

Ex attaccante e ora opinionista, Gianluca Vialli ha parlato anche di Milan nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.

Su Donnarumma: “Sono contento sia finita così. Gli farà bene restare un paio d’anni, fra qualche tempo quando magari sarà al Real o chissà dove si guarderà alle spalle e capirà d’aver fatto la scelta giusta. Bravo Gigio. Raiola forse ha capito che stava tirando troppo la corda”

Su Fassone e sul mercato: “Sa muoversi, come dimostra anche la vicenda Donnarumma. Il vero punto di domanda è la distanza fisica della proprietà: un club ha bisogno estremo di una proprietà vicina. Però sta spendendo bene”.

Su Conti: “È un bell’acquisto. Anche se… No, mi piace: ha corsa, qualità. Però i ragazzini dell’Atalanta sono bravissimi finché stanno all’Atalanta. Come Gagliardini? Sì”.

Ancelotti

Ancelotti: “Milan, è un mercato intelligente. Calhanoglu? Farà bene. Gigio…”

L’ex calciatore e allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito riportiamo le dichiarazioni più importanti.

Sul mercato del Milan: “La Juve resta la favorita numero uno in modo chiaro, ma le due milanesi si stanno avvicinando. Inter e Milan stanno seguendo un percorso diverso. Il Milan doveva cambiare molto e la sua campagna acquisti è intelligente. Non doveva comprare un giocatore da 100 milioni, ma investire su più giocatori proprio come ha fatto. Quelli arrivati sono giusti”.

Su Çalhanoglu: “Ci impiegherà pochissimo ad ambientarsi alla Serie A, anche perché la Bundesliga è simile alla Serie A. In Germania, prima dell’infortunio, è andato molto bene”.

Su Donnarumma: “La scelta finale è quella giusta: restare al Milan. E’ la squadra che lo ha cresciuto, è l’ambiente ideale per lui. Gli auguro di arrivare a grandi traguardi con la maglia rossonera, anche perché toccherà a lui prendere l’eredità di Buffon”.

Su un ritorno in Italia: “Mi piacerebbe tantissimo. Dopodiché staremo a vedere. Per adesso il mio obiettivo è fare bene col Bayern come abbiamo fatto bene l’anno scorso”.

Perin sta con Gigio: “Credo realmente al suo attaccamento al Milan”

“Un giocatore è un’azienda. Noi abbiamo famiglia e abbiamo delle persone al fianco e dobbiamo vedere anche il loro bene e non solo il nostro”. Ha commentato così Mattia Perin, portiere del Genoa, la firma del contratto super di “Gigio” Donnarumma. “Ogni scelta che prende un giocatore va rispettata – ha spiegato Perin -. Ho sempre pensato dall’inizio che lui volesse rinnovare e si vede che come io tengo al Genoa lui tiene al Milan. Io credo realmente al suo attaccamento alla maglia del Milan“.

Perin ha poi raccontato la trattativa estiva proprio con i rossoneri. “Io ero in vacanza negli Stati Uniti e nessuno mi ha interpellato. So che c’è stato un interessamento da parte del Milan e questo non può che far piacere perché è una grande squadra a livello mondiale, ma il mio piano è stare qui e diventare un grande portiere con il Genoa. Probabilmente le parti non sono arrivate così vicine fino a farmi sapere cosa volessero fare le due società”.

Fonte: ANSA.it

L'allenatore del Napoli, Maurizio Sarri

Sarri svela: “Era tutto fatto col Milan, ma De Laurentiis…”

Maurizio Sarri è stato a un passo dal Milan. L’allenatore toscano ha svelato di essere stato vicinissimo a diventare l’allenatore dei rossoneri, salvo poi andare al Napoli:

Il presidente (De Laurentiis, ndr) va accettato per quello che è. Ho scelto di interpretare il suo modo di essere e ho capito che le sue reazioni sono momentanee. Basta lasciarlo sbollire e la scena cambia. Ho iniziato con lui in un momento in cui mi volevano diverse squadre e quando tutto sembrava fatto col Milan – ha dichiarato Sarri al Corriere della Sera – è stato lui a fare la scelta più rischiosa e mi ha voluto al Napoli”.

Boban: “Caso Donnarumma? Sono schifato”

Telenovela estiva prossima alla chiusura. Dopo il clamoroso rifiuto, le polemiche e il ripensamento, è in arrivo la firma sul rinnovo del contratto di Gigio Donnarumma. Per un caso che ha diviso il mondo del calcio. Ne ha parlato anche Zvonimir Boban, attuale vicesegretario generale della Fifa: “Sono schifato – ha dichiarato l’ex calciatore rossonero – Mi dispiace per come stiamo trattando un ragazzo. Tutti siamo responsabili per essere arrivati a questo punto. Noi che non abbiamo parlato in tempo e che abbiamo lasciato che accadesse sciacallaggio puro. Anche quelli che magari sono intorno a lui e che non pensano al bene del ragazzo. Sono dolori che spero non rimangano in una mente giovane e su un talento straordinario, che possiamo veramente accostare a Gianluigi Buffon. Spero veramente che lui superi tutto questo, perché questi screzi rimarranno. Spero ne esca ancora più forte, ma è una cosa disastrosa”.

Mai come ora d’attualità il tema riguardante i procuratori. Nel suo ruolo di vicesegretario generale, Boban assicura un intervento della Fifa: “Bisogna mettere l’ordine, lo faremo sempre. Però se uno vuole fare le porcherie, le fa sempre. Sono altri che devono mettere l’ordine, non la Fifa. Noi sicuramente metteremo regole ferree su quello che è il sistema, manderemo un messaggio perché veramente basta. Infantino, come uomo di calcio e avvocato, ci crede e ci sta lavorando, saprà fare regole giuste, corrette e oneste, che diano un’idea di quello che si deve fare. E‘ giusto che guadagni chi fa il proprio lavoro, ma in certe cose si è veramente andati oltre”.

Sul mercato del Milan, infine, Boban non è ottimista come altri: “A me non sembra un’eccellente campagna acquisti. E’ buona, vediamo. Bisogna lasciare tempo ai ragazzi, non sarà facile amalgamare tutto. Ma adesso creare storie senza fondamenta non è stato mai un vantaggio per nessuno. Non posso essere entusiasta per la campagna acquisti, non vedo fenomeni”.

Fonte: Sky Sport

Mirabelli

Mirabelli: “A Conti faccio due raccomandazioni”

Così il d.s. del Milan, Massimiliano Mirabelli, sull’annuncio del trasferimento in rossonero di Andrea Conti:

“Ho due raccomandazioni, oltre al benvenuto: non farmi fare brutta figura perché ho la responsabilità di essere venuto a vederti più volte (ride, ndr) e di fare una buona vacanza, e di far sparire questa cosa gialla (il riferimento è alla sua capigliatura platinata”.

L'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone

Fassone: “Molto contenti di Conti, Mirabelli lo seguiva da un anno”

L’a.d. del Milan, Marco Fassone, ha introdotto così l’ufficialità e la firma di Conti con il club rossonero nel consueto video di presentazione postato sui profili social del club:

“Se non ho perso il conto siamo arrivati a sette. Abbiamo sottoscritto gli accordi, è ufficialmente un nuovo calciatore. Siamo molto contenti di annunciarlo: quando lo scorso agosto iniziò l’avventura mia e di Mirabelli, ricordo che nel programma che mi mandava andava a vedere quasi ogni settimana l’Atalanta. Sapevo che visionava Andrea e Kessié, che siamo riusciti entrambi a portare a casa. Andrea non ha fatto mistero nelle scorse settimane di avere il piacere di stare con noi quest’anno”.

Conti: “Finalmente il Milan. Obiettivo? Minimo la Champions. Sul mio ruolo…”

Dopo la firma e l’ufficialità, Andrea Conti ha rilasciato le prime dichiarazioni da giocatore rossonero.

Sull’arrivo: “Finalmente sono un giocatore del Milan. Sono molto emozionato dell’accoglienza, spero di ripagare questa fiducia al meglio”.

Sugli obiettivi di squadra e personali: “Una squadra come il Milan deve ambire minimo alla Champions League, lo merita per la sua storia e per quello che sta facendo quest’anno.

Il mio obiettivo è quello di giocare il più possibile e di fare bene. La Nazionale? Sicuramente ci penso – ha dichiarato Conti a Sky Sport 24 – ed è un obiettivo anche quello”.

Sull’eredità di Cafu e Tassotti: “Mi fa strano come cosa, spero di fare solo la metà di quello che hanno fatto loro. Spero di togliermi delle soddisfazioni lavorando duramente”.

Sul proprio ruolo: “Sono un terzino a cui piace fare anche la fase offensiva, facendo il quinto di centrocampo ho dato il meglio di me, ma va ricordato che in carriera ho sempre giocato in difesa a quattro”.

Boban, dubbi sul mercato del Milan: “Non sono giocatori straordinari”

L’ex calciatore rossonero, Zvonimir Boban, ha parlato ai microfoni di Premium Sport sull’attuale mercato del Milan: “Non sono sicuro di questo mercato. Auguro alla società tutto il bene di questo mondo, ma bisogna vedere come reagiranno questi giocatori perché San Siro è un’altra cosa. Credo che il Milan abbia acquistato tanti buoni giocatori, ma non straordinari. Mi auguro di sbagliare in pieno”.

Boban ha poi parlato di Italia e dei procuratori: “L’Italia non si è resa conto quando dominava negli Anni 80 e 90 di dover costruire le vere strutture calcistiche, gli altri l’hanno fatto e ci hanno superato. Sono cicli, questo dura un po’ troppo, spero ci sia un recupero in pochi anni. I procuratori? È fuori da ogni dubbio che la Fifa deve fare le regole giuste e le faremo. Ma la Fifa non è la Polizia o un ispettorato, se uno vuole raggirarle può farlo, toccherà alle autorità competenti intervenire. Se uno vuole fare porcherie, le faccia. Ma noi dobbiamo mandare un messaggio”.

Costacurta controcorrente: “Musacchio? Se concentrato è meglio Paletta…”

Parole non troppo lusinghe quelle rilasciate dall’ex difensore e bandiera del Milan, Billy Costacurta, nei confronti dell’ultimo centrale acquistato dai rossoneri, Mateo Musacchio:

“Non ho tutta questa attesa per lui. Non credo sia molto meglio di Paletta – ha sentenziato Costacurta a Sky Sport -, il quale quando è stato sempre concentrato è stato meglio di Musacchio. Non può stare in una squadra come il Milan che punta ad andare in Champions League: si poteva prendere un difensore migliore“.

Mirabelli: “Le cessioni le fa il mercato. E da qui a fine agosto può succede di tutto”

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, è intervenuto nella conferenza stampa d’esordio della stagione rossonera 2017-2018. Qui vengono riportate le parole più importanti del nostro dirigente.

La partenza di Mirabelli: “Stiamo cercando di seguire una logica a quanto stiamo facendo. Dall’età dei giocatori che stanno arrivando si capisce che cerchiamo di aprire un ciclo, anche se ci aspetta ancora tanto lavoro e sarà il campo a dire se questo lavoro è stato fatto in modo positivo o no, ma siamo fiduciosi. Il Milan è un cantiere aperto, cercheremo di finirlo perché il mister possa completare il proprio lavoro e la squadra inizi a essere tra quelli che già avevamo, gli innesti e chi arriverà. Anche il mister è atteso da un gran lavoro”.

Sulla quantità della rosa: “Il mercato è lungo, ma sicuro non potremo stare in 35. Avremo una rosa adeguata per competere su tre competizioni. Non si può dire ancora quanti possano arrivare perché è appena iniziato al mercato: da qui al 31/8 faremo valutazioni e ciò che ci riserverà sulle uscite, abbiamo tanti richiesti come Lapadula e tanti altri. Valuteremo di volta in volta per step, ma oggi è difficile dire quanti saremo, quanti partiranno e quanti arriveranno. Tutto può succedere”.

Sull’attacco: “Faremo qualcos’altro, valutiamo tante cose. Abbiamo tanti giocatori, dobbiamo avere l’equilibrio ma sappiamo che qualcosa faremo”.

Sulle uscite: “Le fanno il mercato. Stiamo avendo delle richieste e le valutiamo man mano con l’allenatore. Non è facile pensare di prevedere chi va, ci sono contratti e dipende tantissimo da quello che ci viene chiesto, ma siamo contenti oltre ai tanti che vogliono venire, anche i nostri che sono apprezzati altrove. Da quello dipenderà tantissimo poi il mercato in entrata”.

Sul regista e sulla punta che mancano: “Stiamo cercando giocatori in quelle posizioni, ma ne abbiamo già di importanti come Montolivo”.

Sull’impegno che sta avendo: “Siamo totalmente immersi in questa avventura che ci prende giorno e notte. Di sensazioni non c’è spazio, spero che ci possano essere sensazioni belle e positive: per noi è una grande responsabilità. Vorremmo goderci di essere al Milan, ma siamo impegnati”.

Di nuovo sulle cessioni: “Non regaleremo i nostri giocatori. Le società vengono e ce le chiedono, ma poi dovremo essere d’accordo se venderli o meno”.

Sul peso dei calciatori pagati troppo in passato: “Un po’ pesa, non possiamo fare minusvalenze, ma cerchiamo di portarlo avanti e siamo sicuri che otterremo il risultato”.

Sugli slot liberi per gli extracomunitari: “Se penseremo di prenderne qualcuno lo faremo, ma non c’è dietro una strategia. Di sicuro non prenderemo giocatori per esempio da Brasile o Argentina, per quelle che sono le nostre idee: facciamo scelte che accorcino i tempi al mister, anche se non abbiamo particolari problemi in futuro a prenderne magari da Germania o Francia”.

Su De Sciglio: “Abbiamo parlato più volte con l’agente, il ragazzo ha la volontà di cambiare aria. Ma sempre che ci sia una squadra, non ci ha chiamato nessuno: se chiamasse la Juve o altri club, qualora soddisfino le richieste, può partire o restare con noi sino a giugno 2018”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Gigio, sì o no in tempi brevi. Champions importante, ma c’è un paracadute…”

Marco Fassone, a.d. del Milan, ha rilasciato importanti dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione. Ecco le più salienti.

L’inizio del nostro amministratore delegato: “Buona stagione a tutti. Oggi inizia la nuova avventura del Milan. Sono passati 80 giorni dall’insediamento, vicini al giro di boa dei primi 100 giorni, quello dei bilanci. Ci rendiamo conto sempre di più di quanto fatto prima e di quanto pesi l’eredità. Ci può essere solo riconoscenza. Ci siamo concentrati sulla ricostruzione della rosa dell’allenatore: siamo stati coerenti con quanto promesso. L’obiettivo 2/3 del lavoro per il raduno è stato fatto. Abbiamo perseguito anche obiettivi più oscuri, come la linea di management completata con professionisti di qualità. Il secondo è il lavoro per far partire la macchina cinese e la costituzione della società Milan China: è uno dei pilastri su cui si basa lo sviluppo e la credibilità del nuovo Milan. Mancano ancora altre cose, ma sono complessivamente soddisfatto di quanto fatto”.

Sui conti: “Essendo la prima stagione di una nuova proprietà, e avendo valutato fosse opportuno investire nella rosa, finanziato da uno dei bond emesso in particolare per la campagna acquisti. Rassicuriamo i sostenitori, è tutto sotto controllo a livello finanziario e c’è budget per i prossimi due mesi”.

Su Donnarumma: “Ciò che accadrà è ancora nella nebbia; ciò che è accaduto dopo la non disponibilità di Gigio al contratto abbiamo aperto a un ripensamento, che parzialmente c’è stato. Abbiamo formulato formalmente una proposta modificata rispetto a quella di Montecarlo, vicina ai desiderata finali: ci sono aspetti corollarici da limare, ma ormai siamo quasi arrivati e Gigio è convocato per l’11 di questo mese. La risposta ci deve arrivare in tempi rapidi, possibilmente positiva”.

Sugli abbonamenti: “Si percepisce una bella disponibilità dei tifosi, già per il preliminare di Europa League e verso l’allenamento di oggi. Per questo non ci saranno aumenti sui biglietti, mi aspetto un bel sostegno e con un numero di abbonati non come nei grandi trionfi, ma più alto degli ultimi anni”.

Su aumento di capitale e budget: “Il 7 luglio è la data di versamento, sarà di poco superiore ai 20 milioni. Valuteremo nel corso dei prossimi 10 giorni come destinare il budget, se su più giocatori o su un singolo campione”.

Sugli obiettivi: “Dobbiamo essere competitivi il prima possibile, il cambiamento è profondo e serve tempo. Il distacco preso negli anni è significativo, non mi porrei una scadenza temporale: cerchiamo di fare il massimo e prima arriva e meglio è”.

Su Raiola: “Fa il suo lavoro per ottimizzare il guadagno per sé e per il calciatore, spingendo per condizioni economiche per noi irraggiungibili”.

Sull’importanza della Champions per il bilancio: “Sarebbe molto importante. La UEFA ci ha fatto l’assist di aiutare l’Italia con quattro posti diretti, sono bene che non tutti i piani possano considerare solo questa opzione e che ci possa volere un anno in più: ho previsto un paracadute, ma l’obiettivo è centrarla subito”.

Su Conti: “Potrebbero essere giorni chiave. L’Atalanta ha il nostro totale rispetto nel prendere le sue decisioni, mi sento regolarmente con Percassi e possono essere giorni decisivi”.

Ancora su Gigio: “C’è stata una fuga in avanti sui media, ma non è così. Il finale della storia non è ancora scritto, il giocatore ha nelle mani una nostra proposta ma siamo in attesa di una risposta”.

Sul suo lavoro: “Stiamo facendo il nostro, con l’entusiasmo descritto da Mirabelli. Sentiamo forte la responsabilità, ma anche l’orgoglio di rappresentare il Milan. Se stiamo facendo bene lo scopriremo tra qualche mese”.

Di nuovo argomento Gigio Donnarumma: “La precedente gestione ha fatto il meglio per lasciarci l’eredità migliore. Credo che con un lieto fine il rapporto coi tifosi tornerebbe come prima e capirebbero le sue difficoltà. Sino a che è mediatica la trattativa ci sta che ci siano certe cose, ma dopo il termine Gigio resta Gigio, è nel nostro cuore”.

Sulla scelta di Donnarumma di non fare la maturità: “Ho saputo solo a scelta fatta e lo sgriderò l’11, ma è stata un’estate provante. Non posso entrare nella sua testa per capire, lo supererà la prossima estate”.

Sullo scetticismo che c’era sul Milan: “Posso capire che ci stesse, abbiamo cercato di lavorare molto sotto traccia e a volte venivamo visti in giro in aeroporto e negli stadi prima del closing. Oggi si capisce perché eravamo spesso in giro e come siamo riusciti a chiudere tutto rapidamente oggi”.

Sulla campagna abbonamenti: “È in cantiere, il nostro obiettivo è portare più gente possibile allo stadio senza guardare ai soldi”.

Sul budget e sul debito: “Ho le idee chiare sul budget, non su come investirlo: dovremo valutare col d.s. e col mister, anche alla luce dei primi allenamenti e partite. Il nostro debito con Elliott scade a ottobre 2018, non è un’urgenza e altri club hanno fatto debiti più importanti. Non è una priorità rifinanziarlo”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Sono pieno di entusiasmo. Obiettivo? La Champions, ma niente presunzione. André Silva…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato nella prima conferenza stampa della stagione 2017-2018. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

L’intro del mister: “Buon campionato anche a voi giornalisti. Sono pieno di entusiasmo, la squadra sta nascendo e completandosi. Sono arrivati tanti nuovi, di campionati diversi da quello italiano, che resta tatticamente il più difficile. Mi aspetta tanto lavoro, sono entusiasta di poterlo iniziare. Mancano ancora decisioni importanti anche sulle uscite. Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile in Champions League e dobbiamo superare almeno due squadre rispetto alla scorsa stagione, con anche l’Inter che sarà competitiva. Ci aspetta una stagione piena di lavoro, mi aspetto che la squadra abbia lo stesso spirito della scorsa stagione, quello che ha fatto riavvicinare i tifosi alla squadra. Vedo entusiasmo e questo mi lusinga e motiva, ma non voglio che la squadra faccia sfociarlo nella presunzione: sarebbe un errore. Bisogna essere ambizioni, ma realisti. Credo di essere equilibrato. Vedo moltissima determinazione e motivazione, ciò che fa la differenza in un calciatore. Non vedo l’ora di tornare al campo”.

Sul rinnovo del contratto: “Non ho avuto difficoltà a firmare, sono rimasto entusiasta del progetto e c’è stato feeling con la dirigenza da subito e continua a crescere. Forse ho un po’ forzato per firmare prima delle vacanze, ma era per non avere tentazioni ed esaudire il mio desiderio”.

Sugli acquisti: “Ho dato le mie linee guida per il nostro progetto di calcio, salvando ciò che c’era da salvare: avevamo qualità. Ho tracciato profili e sono certo che abbia rispettato le indicazioni rispetto a una visione su un modello di gioco piuttosto che un modulo. Sono un allenatore di campo e voglio restarlo. Non voglio parlare di mercato, ma ogni acquisto è stato prospettato e condiviso e rispecchia le caratteristiche che richiede nel ruolo. Dare un giudizio su ognuno è lunga, ma ci possono tutti aiutare. Alcuni devono completarsi come calciatori, l’obiettivo è il presente, ma anche la crescita che possono avere: è giusto per costruire una squadra, sono tutti bravi e possono completarsi e questo è un mio compito”.

Sul regista: “Stiamo valutando in generale e di continuo. Oggi ho due angeli custodi e di mercato non voglio parlare, ma le valutazioni verranno fatte costantemente”.

Sul gioco: “Mi aspetto un modello di base che è quello dell’anno scorso e un modulo di variante che però non stravolga i principi di gioco, stiamo variando su questo”.

Sulla Juventus: “È ancora la squadra da battere del campionato”.

Sul blitz fatto a casa Donnarumma: “Voglio fare solo l’allenatore. Sono andato a mangiare a Castellammare in famiglia con venti persone: non era una visita programmata, per caso ho sentito il padre di Gigio e sono stato invitato a casa loro. Abbiamo parlato tra amici”.

Sulle responsabilità che lo attendono: “Ci sono, ma galvanizzano e stimolano. Se è la mia più forte non lo so, devo imparare a conoscere i nuovi e a diventare squadra: una cosa difficile. Mi auguro che come minimo si possa avere questo obiettivo Champions League. Abbiamo fretta di raggiungere l’obiettivo”.

Sull’ipotesi due punte: “Spesso abbiamo giocato con tre punte la scorsa stagione, tre attaccanti. Dipende dalle caratteristiche dei giocatori, sono dinamiche in divenire. Kalinic? Si diventa vincenti anche quando si hanno panchine importanti, non possono giocare sempre tutti. Mi auguro di avere questo problema in futuro”.

Sul mercato: “Li ringrazio per tutti gli arrivi, ma servirà una “pulizia”: è impensabile avere tutti questi calciatori e loro stessi siano intelligenti per capirlo, cosa sono disposti a fare per giocare di più o di meno”.

Sul tempo che servirà: “La maggior parte oltre a essere nuovi dovranno capire un campionato diverso. Non voglio dare alibi a nessuno, abbiamo voglia di correre e non ci dobbiamo porre limiti, ma dipende dall’intelligenza dei calciatori e dalla chiarezza delle idee poste dall’allenatore. Siamo qui per lavorare con entusiasmo”.

Sullo spirito: “Quelli che rimarranno sapranno trasmettere lo spirito ai nuovi.

Su Suso: “È stimato da me e dalla proprietà e credo che la volontà della società sia continuare, non c’è alcun tipo di problema. In questi 80 giorni sono state fatte cose più importanti, credo ci si penserà più avanti”.

Sul preliminare di Europa League: “Il 27 abbiamo già una partita importante, ma inevitabilmente non potremo essere al meglio della condizione. Il mio compito è schierare la squadra che dia più garanzie”.

Su come coniugare gli acquisti giovani e vittorie: “Siamo in linea perché manca 1/3 della rosa. Chissà che non stiamo pensando di togliere calciatori forti a Juve, Roma, Napoli…”.

Sul suo Milan: “Stiamo costruendo una squadra con logica, è una sfida interessante”.

Su Kalinic: “Piace alla parte tecnica e alla società. Sono tante le opzioni, è una di quelle. Mi ha fatto piacere constatare che il calciatore si è espresso pubblicamente, abbiamo molto apprezzato anche se un po’ mi spiace per la Fiorentina e abbiamo il massimo del rispetto”.

Su André Silva: “Ho tracciato dei profili. Ha grandissime prospettive, può crescere nonostante sia costato tanto, ma deve completarsi. Sa fare tutto, giocare per la squadra e sacrificarsi, ma deve migliorare nel fiuto del gol e segnare di più, ma siamo qui per questo”.

Fassone: “Gigio? Accordo vicino, ma no ad altri compromessi. Vi racconto Yonghong Li”

L’ad del Milan, Marco Fassone, è stato intervistato dal Corriere della Sera.

Partiamo da Gigio. Accordo a un passo allora?

«Avevo anticipato che le porte del Milan sarebbero state riaperte qualora Gigio avesse voluto ripensarci. Qualche ripensamento c’è stato: ho la sensazione che siamo molto vicini all’accordo con il giocatore e la sua famiglia, fermo restando che non vogliamo scendere ad altri tipi di compromessi. Credo che siamo a un giorno o due dalla decisione, che spetta al giocatore».

A cosa si riferisce quando parla di compromessi?

«Queste decisioni non vengono mai prese dai giocatori da soli. Ci sono gli agenti, in questo caso ce n’è uno molto bravo, che ha sue idee e convinzioni, che sono un po’ lontane dalle nostre, quindi non so quale sarà la scelta finale».

Ma ha avuto l’impressione che la famiglia e Raiola abbiano linee diverse?

«No, fino a quando qualcuno non mi dice il contrario il mio interlocutore è Mino, con cui parlo più volte al giorno. Ripeto, credo che la parte di accordo che riguarda giocatore e famiglia sia vicina, l’altra è più complicata».

Ma quest’altra parte cosa comprende? Il nodo è la clausola rescissoria?

«Il pacchetto è ampio, comporta una retribuzione, dei benefit, delle clausole, una commissione, delle possibili clausole sulla futura vendita del giocatore».

Ha parlato di un paio di giorni, poi il Milan cercherà un altro portiere?

«Era una mia stima, non faccio più aut aut».

Mai avuto voglia di interrompere la trattativa?

«Credo di aver imparato a gestire situazioni come queste non con la pancia, ma con la razionalità. Ci sono due ragionamenti che mi hanno guidato. Gigio è uno dei migliori portieri al mondo; farlo andar via alla fine dell’anno comporterebbe la perdita di un patrimonio. Ecco perché ho scelto di andare avanti, fermo restando che a un certo punto si pone un’asticella, non si può andare oltre a un sano compromesso».

La precedente proprietà poteva fare di più?

«Non ho idea, ho trovato due giocatori importanti in scadenza nel 2018 (l’altro è De Sciglio, ndr), immagino che prima di aprile siano stati fatti tutti i tentativi per prolungare».

Ha parlato con Gigio degli esami di maturità saltati?

«Francamente davo per scontato che li avrebbe fatti».

Gli agenti hanno troppo potere?

«Un po’ di responsabilità ce l’hanno i club. Se una società non è strutturata, un agente bravo può influenzare le sue scelte di mercato. Se un club ha invece una policy chiara, l’agente svolge un servizio utile e se la commissione non è enorme, va bene. Il problema è se le percentuali sono troppo alte, ma di nuovo cediamo noi società, non ci obbliga nessuno ad accettare».

Che presidente è Yonghong Li?

«È molto diverso da quelli a cui siamo abituati. Sarà molto meno visibile. Non è un imprenditore con un’unica azienda, è un investitore, che ha asset importanti e diversificati tra loro, viaggia moltissimo e ha base in diverse città della Cina. Ha un team di lavoro che lo segue, il cui braccio destro è Li Han, che io sento tutti i giorni. Mr Li, invece, lo sento una volta al mese. È convinto che il Milan possa aiutarlo per gli affari nel suo Paese: è la squadra più amata in Cina».

Cosa le ha detto la prima volta?

«Era il 5 agosto, lui era reduce da Villa Certosa. Mi aveva già scelto senza vedermi. In 10 minuti mi ha spiegato il suo pensiero, mi ha detto che conosce poco il calcio, ma è molto bravo negli affari. Mi ha chiesto se potevo garantirgli in poco tempo un Milan che torni a giocare la Champions e mi ha detto che mi avrebbe supportato».

Ma se il Milan non raggiunge la Champions e i conseguenti proventi? Salta tutto?

«No certamente, il mio lavoro è proprio far sì che l’investimento non si bruci in virtù di un risultato sportivo che non arriva. Il nostro piano è cauto, prevede di metterci anche più tempo. Se mancassi la Champions per due anni di fila, avrei qualche grattacapo in più».

I sei acquisti hanno creato molto entusiasmo, il Milan è già l’anti-Juve?

«Non oso contare i punti di distacco che abbiamo preso negli ultimi anni. Mi piacerebbe che in due mesi si colmasse questa distanza, ma sappiamo che il primo anno è sempre irto di difficoltà».

E chi sarà allora l’anti-Juve?

«Il Napoli, perché non si è indebolita, è rodata, ha il gioco che mi ha divertito di più».

Si dice: il Milan è stato acquistato con un indebitamento troppo grande. Non reggerà.

«Il Milan che ho trovato io aveva 75 milioni di debiti che abbiamo trasferito dalle banche al fondo Elliott, che è un po’ più caro, gli interessi sono al 7,7%. Poi abbiamo emesso un bond di 50 milioni per far fronte alle esigenze del mercato estivo. In tutto 120 milioni di debito, su oltre 200 di fatturato: è estremamente contenuto rispetto ad altri club. Non solo. La stagione 2017-2018, visti gli ingenti investimenti, avrà ancora perdite significative e mr Li vi farà fronte con un aumento di capitale».

I dubbi, per la verità, più che sul Milan riguardano la tenuta della proprietà.

«L’acquisizione del Milan è costata oltre un miliardo. Pensare che possa essere fatta senza leve finanziarie mi sembra difficile. E poi mr Li ha dovuto cambiare in corsa il piano per gli ordini del governo».

Siete sempre stati convinti di tenere Vincenzo Montella?

«Sì, per noi è molto bravo: Mirabelli mi faceva notare che si vedeva la sua mano dal punto di vista tecnico, io vedevo come riusciva a tenere la barra dritta in una fase di transizione in cui venivano meno riferimenti trentennali».

Quanto avete speso fin qui di mercato? E quanto potete ancora spendere?

«Direi circa 100 milioni. Ora spero di prendere un altro giocatore (Conti, ndr), poi tireremo una linea e penseremo alle uscite. Una rosa ipertrofica non aiuta l’allenatore. Infine vedremo che budget resta».

I tifosi vogliono un regista e un altro attaccante. Si parla di Biglia, Kalinic e il sogno Belotti.

«Ci piacerebbe fare altre operazioni, ma non devono essere forzate. Biglia è in stand by, Kalinic ora lasciamo tranquilla la Fiorentina. E poi abbiamo già molti attaccanti».

Sente Silvio Berlusconi?

«Spesso, ed è molto prodigo di consigli».

In conclusione, che Milan ha trovato?

«Negli ultimi anni ha faticato, ma ha un dna da grande club, come una macchina molto potente che è stata in garage impolverata e ha voglia di tornare a correre».

Fonte: Corriere della Sera

La Fiorentina chiude al Milan: “Kalinic non è in vendita”

Il d.g. della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ha fatto il punto sul mercato in uscita dei viola, chiudendo la porta alla cessione di Kalinic:

“Il Milan ha fatto un’offerta, ma io ho consigliato loro di andare su altri attaccanti perché non vogliamo venderlo.

Volontà di Kalinic allineata alla nostra? Ho già risposto – riporta Gianluca Di Marzio -. Il progetto Fiorentina si rinnova: inseriremo nuovi giocatori motivati.”

Alex Ferguson: “Raiola è un sacco di m***a”

Incredibile attacco di Alex Ferguson a Mino Raiola. A margine di una conferenza organizzata da Brian Mujati a Febbraio, a precisa domanda sul perché non avesse trattenuto un giovane talento come Paul Pogba quando era in forza al Manchester, Sir Alex ha risposto cannoneggiando il procuratore: “Semplice. Aveva un cattivo agente. Un sacco di m***a”.

Il perché di quelle parole dure, a detta dell’ex manager dello United, è semplice: “Sapevamo che Paul Pogba fosse un buon giocatore e che sarebbe diventato un gran giocatore. Gli mettemmo sul tavolo un buon contratto…”.

Mirabelli: “Calhanoglu ci farà divertire. E gli concederemo più tempo…”

Il d.s. del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha chiosato con queste parole sull’arrivo di Calhanoglu:

“Voglio dare il benvenuto ad Hakan: siamo sicuri che farai divertire noi e i nostri tifosi. Ti concediamo un po’ più di tempo perché arrivi da tre mesi di inattività e quindi è giusta un po’ più di pazienza. Benvenuto al Milan”.

Fassone: “Orgogliosi di Calhanoglu, è indispensabile per il gioco di Montella”

Così l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, nel corso del video di presentazione e della firma di Calhanoglu con il Milan:

“È il sesto dei nuovi acquisti che mettiamo a disposizione del nostro allenatore già da dopodomani. È stato voluto fortemente ed è indispensabile per la modalità di gioco che il nostro allenatore ha in mente di perseguire. È conosciutissimo, non c’è bisogno di scoprirlo. Massimiliano (Mirabelli, ndr) e il suo team hanno visto tantissime partite di Calhanoglu negli ultimi anni, sono certo che si divertirà e che farà divertire i nostri tifosi. Siamo orgogliosi di presentarlo”.

Calhanoglu: “Grazie al Milan e ai tifosi, farò il massimo per ripagare l’affetto”

Ecco le primissime parole di Hakan Calhanoglu da calciatore del Milan, rilasciate nel corso del video di presentazione pubblicato sul profilo facebook ufficiale della società:

Per prima cosa voglio ringraziare Mr. Fassone e Mr. Mirabelli per il mio trasferimento al Milan. Sono stato fermo quattro mesi, non è stato facile per me, ora sono felice di essere qui al Milan: farò il massimo per i tifosi, per il club e per la squadra. Grazie di aver creduto in me e di avermi ridato la possibilità di giocare a San Siro. Farò del mio meglio”.

Calhanoglu ha parlato anche ai cronisti presenti all’uscita a Casa Milan:

È molto bello essere in Italia e al Milan. Il museo è molto grande e molto bello e ti fa capire la grandezza di questo club. Sono molto contento di esser qui. Ho amato Ronaldinho, Gattuso e Maldini. Spero di fare grandi cose qui. Voglio ringraziare i tifosi per l’accoglienza calorosa. È una grande occasione per me – riporta MilanNews.ited è bello vedere tutto questo affetto nei miei confronti da parte dei tifosi. Farò il massimo per ripagare loro, il club e darò tutto per la squadra”.

Leonardo: “Non mi pento di essere andato all’Inter. Berlusconi? Eravamo su mondi diversi. I cinesi…”

L’ex calciatore, dirigente e allenatore del Milan, Leonardo, ha parlato ai taccuini de Il Sole 24 ORE.

Sulle sue esperienze: “Sono stato per sei anni dirigente al Milan, per due al Paris Saint-Germain: scuole in cui ho imparato tanto. Conta il saper comunicare, il gestire, l’essere concentrati, il riuscire a superare le polemiche, che in quegli anni (nerazzurri, ndr) non mancarono”.

Sulle polemiche con Berlusconi: “Ogni situazione è figlia di colpe da dividere fra i protagonisti, eravamo due mondi diversi. Al presidente Moratti, che ammiro e conosco bene anche per molte collaborazioni in progetti umanitari, risposi “Lei sta scherzando, vero?!?”, e poi, invece, in pochi mesi riuscii a costruire un’avventura meravigliosa”.

Sull’approdo all’Inter: “Non mi pento di nulla, di quel passaggio dal Milan all’Inter. Ci fu qualche polemica, ma credo che tutto sia risolto perché al Milan, pur non essendo stato io né Paolo Maldini né un leader assoluto, ho dato con costanza e questo mi viene riconosciuto. E aver gestito quelle polemiche mi ha cambiato come persona”.

Sui cinesi: “Mi pare complicato immaginare uno sviluppo del calcio italiano sugli investimenti stranieri: se si mettono soldi, anche tanti, sui giocatori ma non c’è organizzazione, si va poco lontano”.

Calhanoglu parla già da milanista: “Non vedo l’ora di iniziare questa sfida”

Queste le parole rilasciate da Hakan Calhanoglu alla partenza per Milano, dove nei prossimi giorni diventerà un nuovo calciatore rossonero:

“Sto andando a Milano per firmare con il Milan. Voglio ringraziare il Bayer Leverkusen – ha dichiarato il turco alla Bild – non vedo l’ora di iniziare questa nuova sfida”.

Buffon: “Donnarumma? Abbiamo parlato. La Juve dovrebbe prenderlo”

Gianluigi Buffon ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Il portiere della Nazionale ha parlato del suo giovane collega Gianluigi Donnarumma, il cui futuro resta ancora incerto: “Non dispenso consigli, perché in questo momento si aumenta solo la confusione. L’unica cosa che gli dico è di fare quello che lo rende felice. Abbiamo parlato a Coverciano un quarto d’ora della sua situazione, come tutte le persone deve fare quello che si sente”.

Tra le tante suggestioni di mercato riguardanti il numero 99 rossonero si è parlato anche di un possibile approdo proprio alla Juventus. Il capitano bianconero non ha dubbi a riguardo: “Se la Juve avesse questo tipo di opportunità farebbe un grandissimo acquisto e non sbaglierebbe sicuramente. Ma ci sono tante dinamiche che vanno tenute in considerazione”.

La cosa più importante però, ribadisce Buffon,  al momento è  il bene del ragazzo: “Ora Donnarumma deve fare la cosa che lo rende più felice”.

Borini: “La storia del Milan è grande, mi sento onorato e orgoglioso di essere qui”

Il nuovo acquisto rossonero, Fabio Borini, ha rilasciato la sua prima intervista a Milan TV:

Sull’arrivo al Milan: “Vedendo il museo, lo store, si capisce veramente che la storia è grande e il club è importantissimo. Far parte di questa grande squadra non può che farmi onore ed essere un orgoglio. Visitando il museo, fa sempre una certa sensazione vedere le Champions da così vicino, è il traguardo più ambito di tutti i giocatori insieme alla Coppia del mondo. È un torneo così difficile e averne vinte sette non è una cosa semplice”.

Su Milanello: “Sicuramente è un bel centro, i campi sono ottimi, le strutture sono consone a quello che è la società, vanno sfruttate per migliorarci e così farò”.

Sui test medici: “Mi sono preparato bene in estate, i test hanno dato le risposte giuste”.

Su Montella: “Ho sentito il Mister per telefono una volta che il trasferimento era sicuro, mi ha dato molta fiducia, mi ha detto che era contento e io pure. Aspettiamo l’inizio”.

Sui compagni: “Non ho ancora parlato con nessuno solo famiglia e amici stretti, li vedrò solo tra due giorni e sono davvero contento”.

Sull’Europa League:  “È veramente importante, sono i campi che il MIlan deve calcare ogni singola stagione. Partendo dall’Europa League, con i preliminari, un passo alla volta e lo faremo bene”

Sul suo ruolo: “Davanti posso fare qualsiasi ruolo, sono sempre a disposizione a seconda di ciò di cui ha bisogno la squadra, ho imparato a farlo in Inghilterra”.

Sugli obbiettivi: “Non si dicono gli obbiettivi personali, non li ho mai detti per scaramanzia e per motivi personali. Quello di essere qui è un sogno che si realizza, adesso si inizia a lavorare”.

Bonaventura promuove il Milan: “Bel mercato, con giocatori giovani e bravi”

Il centrocampista del Milan, Giacomo Bonaventura, ha parlato ai microfoni di Premium Sport HD.

Sulle sue condizioni fisiche: “Sto bene, è tutto a posto”.

Sul mercato: “Bene. Il Milan sta facendo benissimo, si punta su giovani e su giocatori bravi. Sono contento di questo bel mercato del Milan”.

Su Donnarumma: “Non rispondo, ne hanno parlato già troppo tutti”.

Ranieri: “Io sto con Donnarumma e Raiola”

Claudio Ranieri, attualmente in forza al Nantes, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Tra gli altri argomenti l’ex tecnico del Leicester ha trattato anche la questione Donnarumma, schierandosi apertamente dalla parte del giovane portiere: “Io sto con Donnarumma e Raiola. Non c’entrano niente i soldi. Ed è ridicolo parlare di tradimento. Il nocciolo del problema è che il giocatore rinnoverà il contratto con il Milan solo se crederà al progetto di rilancio presentato dai nuovi proprietari del club rossonero”.

Non mancano parole lusinghiere anche per Raiola: “Tempo fa aveva detto: ‘Un talento come Donnarumma merita di far parte di una grande squadra’. Il Milan oggi vale le 5-6 formazioni leader del calcio europeo? I soldi non c’entrano. L’offerta economica dei dirigenti rossoneri è ottima. E’ una questione di ambizioni. Di percorso professionale”.

Il nocciolo della questione secondo Ranieri dunque non sono i soldi né gli attriti con la nuova proprietà, ma solo di ambizioni: “Se Donnarumma, che so, dovesse andare al Real Madrid nei prossimi dieci anni di carriera potrebbe vincere due-tre Champions, giusto? È normale che abbia dei dubbi. È giusto che abbia dei dubbi. Invece lo accusano di essere un traditore. Se deciderà di restare al Milan il suo sarà un grande atto di amore nei confronti del mondo rossonero”.