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Aubameyang, “no” al rinnovo col BVB: vuole e aspetta il Milan

Importante notizia di mercato sul fronte attaccante. Pierre-Emerick Aubameyang, da tempo nel mirino del Milan, non vuole rinnovare il contratto con il Borussia Dortmund: il motivo – riferisce Gianluca Di Marzio – sarebbero proprio i rossoneri, perché il gabonese vorrebbe giocare solo e soltanto nel Milan. E per questo sarebbe disposto ad aspettare il Diavolo, senza prolungare il proprio legame con il BVB.

Una pista che sembrava chiusa dalle dichiarazioni della dirigenza tedesca – e dalla virata di Fassone e Mirabelli su altri obiettivi – ora si è riaperta: Aubameyang vorrebbe giocare nel Milan e si aspetta che il club rossonero faccia un passo importante in questa direzione. La trattativa resta estremamente difficile, date le alte richieste economiche del Dortmund e del giocatore stesso, ma si sono riaperti spiragli importanti: bisogna capire se il Milan vorrà affondare il colpo.

Fiorentina su Niang: piace a Pioli

Spunta una nuova pretendente per M’Baye Niang. La Fiorentina – riferisce Sky Sport – è finita sulle tracce dell’attaccante francese, profilo gradito al tecnico dei viola Pioli. La trattativa per Niang sarebbe però slegata dall’affare Kalinic, da tempo nel mirino del Milan.

Cina: il programma di domani del Milan

PROGRAMMA DI DOMANI
Ore 17.35 (ore 11.35 italiane): Bayern Monaco – Milan presso Shenzhen Universiade Centre
Fine partita: Interviste in zona mista e conferenza stampa dell’allenatore Vincenzo Montella
Domenica mattina: rientro della squadra in Italia

Fonte: AC Milan

Ufficiale: Vangioni va al Monterrey

Trattativa lampo per la cessione di Leonel Vangioni. L’argentino, infatti, è un nuovo calciatore del Monterrey: il club messicano ha annunciato tramite i propri profili social l’arrivo dal Milan dell’ex River Plate, il quale lascia i rossoneri dopo una stagione.

La vigilia di Bayern Monaco-Milan

Mattina in palestra, pomeriggio in campo: ecco come la squadra si è preparata all’ultima gara della ICC 2017

Subito dopo la conferenza stampa di Mister Montella e Ignazio Abate, la squadra è scesa in campo al Shenzhen Universiade Center per l’allenamento di rifinitura in vista dell’ultima sfida della propria tournée cinese contro il Bayern Monaco. Allo stadio, erano presenti anche il Presidente Li Yonghong, l’Executive Director David Han Li, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Marco Fassone e il Direttore Sportivo Massimiliano Mirabelli.
Una seduta di circa un’ora, iniziata con un riscaldamento senza palla per gli arti inferiori. A seguire i giocatori hanno effettuato una serie di passaggi sulla media e lunga distanza, prima di chiudere la sessione con una partitella a tutto campo 11 contro 11 con la simulazione di alcuni situazioni di gioco. Al termine dello stretching la squadra ha voluto salutare i numerosi tifosi presenti, prima di fare rientro negli spogliatoi.Da segnalare che in mattinata la squadra ha sostenuto una seduta in palestra.

L’appuntamento è fissato alle 11.35 (orario italiano) di sabato, per Bayern Monaco-Milan.

Fonte: AC Milan

Abate: “L’occhio va meglio. Bonucci? Ci darà una grossa mano”

In conferenza stampa era presente anche Ignazio Abate, che ha parlato, in apertura, delle sue condizioni fisiche:“L’occhio va meglio. Ogni giorno che passa mi sento sempre più sicuro. Naturalmente ho bisogno di mettere minuti nelle gambe e di allenarmi al massimo per farmi trovare pronto quando inizieranno gli impegni ufficiali”.

L’attenzione si è poi spostata sul mercato: “Tutti i nuovi arrivati hanno già mostrando il loro talento. Ora tocca a noi, dovremo essere bravi a cercare di trovare la giusta amalgama per affrontare nel migliore dei modi la stagione. Bonucci? È un grande giocatore. Sicuramente il fatto di averlo prelevato da una squadra come la Juve è un segnale importante. Sono sicuro che ci darà una grossa mano, sia per la sua personalità che per le sue qualità”.

Fonte: A. C. Milan

Ancelotti: “Farò diventare Renato Sanches tifoso del Milan”

Il cuore di Carlo Ancelotti batte ancora per il Milan. Il tecnico del Bayern Monaco, che domani sfiderà i rossoneri, ha confessato di tifare ancora per la sua ex squadra e non è sembrato certo contrario al passaggio di Renato Sanches alla corte di Montella.

Ancelotti, cosa pensa del mercato del Milan?
“Il Milan ha fatto un grande mercato, ha comprato molti giocatori e l’impatto della nuova proprietà è stato importante. Spero che disputerà una grande stagione”.

Chi sarà il vostro campionato?
“Neuer”.

Che rapporto ha con Montella? Cosa pensa del suo lavoro?
“Ho un buon rapporto con Montella e credo che abbia fatto un ottimo lavoro lo scorso anno. Adesso ha una squadra migliore e lotterà per lo scudetto. Gli auguro il meglio”.

Che ricordi ha della sua esperienza in rossonero?
“Sono stato al Milan 10 anni ed è normale che sia piacevole incontrare queste persone. Rispetto ai miei tempi il Milan è cambiato molto, ma ho comunque grandi ricordi. Il Milan è stata una parte importante della mia vita sportiva. Sono sempre contento di incontrare il Milan perché sono ancora tifoso rossonero e spingo i miei giocatori a diventare tifosi del Milan”.

Sta spingendo anche Renato Sanches a tifare per il Milan? Andrà al Milan?
“Per ora sta lavorando per noi, ma sì, sto lavorando per far diventare anche lui tifoso del Milan. Sul suo futuro non ci sono novità”.

Qual è il segreto per vincere? Cosa deve fare il Milan per tornare ad alzare la Champions?
“Non ci sono segreti. Bisogna crede in quello che stai facendo e lavorare. Vincenzo ha bisogno del supporto del club e di un po’… di culo”.

Fonte: Corriere dello Sport

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

La nostra nuova terza maglia 2017/2018

Ancora una volta i protagonisti sono stati i tifosi. Il motivo è rappresentato nella terza maglia che accompagnerà Vincenzo Montella e i suoi ragazzi nel corso della stagione 2017/18.

Grazie alla piattaforma Creator Studio di adidas Football, infatti, è stata data la possibilità a tutti i fan rossoneri di creare la propria maglia prima, e di votare poi i migliori designers. Le proposte dei 100 più votati, sono state in seguito sottoposte ad un team di esperti che ha decretato il vincitore finale.

Quest’ultimo va a completare la collezione match wear di adidas per la stagione 2017/18 con un kit molto moderno che reinterpreta i colori sociali in una nuova versione grafica: un total black rappresenta la base della maglia, mentre sulla zona del torace poggia una fascia rossa in grado di creare il giusto mix tra tradizione ed innovazione.

Per maggiori informazioni visitate il sito adidas.com/football oppure seguite @adidasfootball sui profili Instagram o Twitter.

Fonte: AC Milan

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Milan squadra in costruzione. Serve tempo, ma dovremo andare in Champions”

Vincenzo Montella ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della gara con il Bayern Monaco in programma sabato alle ore 11.35 allo stadio Shenzhen Universiade Center.

ASPETTATIVE SULLA SFIDA CON IL BAYERN
“Sicuramente dobbiamo migliorare dal punto di vista della tenuta. Al momento siamo un po’ indietro a livello di condizione. Cercherò di dare più minuti nelle gambe ai giocatori che nella mia testa potrebbero essere titolari nel Preliminare di Europa League. Domani affronteremo un avversario di grandissimo valore, è una sfida stimolante, ma sono sicuro che daremo il massimo per cercare di fare risultato”.

SULLA GARA CONTRO IL DORTMUND
“Quando devo valutare la squadra non lo faccio per reparti, lo faccio guardando il collettivo. Rispetto alla partita contro il Dortmund abbiamo fatto cose positive e altre meno: ad esempio, siamo ancora troppo lunghi sul campo, dovremo cercare di tenere la squadra più corta. I nuovi? Non lo so, vedremo. Hanno fatto un viaggio lungo e si sono allenati, di fatto, solo ieri”.

TRA MERCATO E CAMPO
“Siamo una squadra in costruzione, ma non ancora completa. Parlo tutti giorni con la società al riguardo. Hanno fatto già un grandissimo mercato. Va detto che molti ragazzi arrivano da campionati stranieri, per di più sono anche molto giovani. Come ha detto il d.s. Massimiliano Mirabelli, stiamo cercando i profili giusti che possano fare il caso nostro.

OBIETTIVI
“Dobbiamo puntare alla zona Champions. Sarà un lavoro lungo, ma sarà necessario correre veloce verso l’obiettivo di creare una squadra conscia di tutti i principi di gioco che ho nella mia testa. Penso che ci vorrà il giusto tempo per arrivare a livelli importanti. Quanto? In genere a tutti si danno 100 giorni (ride, ndr)”.

Fonte: AC Milan

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Bonucci si presenta: “Il Milan merita il meglio in Italia e in Europa. Kessié, grazie per la 19”

Signori, ecco Leonardo Bonucci. L’ultimo grande acquisto della faraonica campagna acquisti del Milan è stato presentato ufficialmente tramite Weibo, social network molto diffuso e utilizzato in Cina:

La numero 19? In questo spogliatoio sono entrato in punta di piedi, ho parlato con Kessie e ci siamo accordarti. Lo ringrazio, lui è un ragazzo intelligente e sensibile, è stato un grande investimento per questo club. Per me la 19 è importante, ci ho fatto affidamento nei momenti difficili nella vita personale e nella carriera, quindi grazie ancora.

Il calore dei tifosi mi ha trasmesso tanto entusiasmo, è stato bello – riporta l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – spero di alimentarlo con tante vittorie lungo gli anni. Il Milan merita di vestire abiti migliori sia in Italia sia in Europa“.

Abbiati intervista Gigio: “Il Milan sta facendo un grandissimo lavoro. Buffon l’idolo, Neuer l’esempio”

Abbiati intervista Gigio Donnarumma. In una simpatica e amichevole chiacchierata, l’ex portiere del Milan, oggi Club Manager, ha intervistato l’attuale estremo difensore rossonero. Di seguito le parole rilasciate da Gigio ad Abbia.

Sulla tournée in Cina: “Sta andando bene, ci siamo stati due anni fa insieme. È una bella esperienza da rifare”.

Sui tifosi rossoneri in Cina: “Sono molto calorosi. Già all’arrivo ci hanno accolto molto bene e li ringraziamo”.

Sulla squadra e sulla preparazione: “Ci sono tanti nuovi, si stanno adattando bene e i “vecchi” li stanno facendo sentire a casa. Domani c’è la partita col Bayern e cerchiamo di fare bene”.

Sul fratello Antonio: “Mi trovo benissimo con lui. È una sensazione strana allenarsi con lui. Poi c’è Marcone (Storari, ndr) che è bravissimo. Ci alleniamo bene”.

Sul perché abbia scelto il ruolo del portiere: “Mio padre era falegname, quindi non c’entra niente (ride, ndr). Mio zio portava mio fratello al campo a vederlo e portava anche me: lì è nata la passione da portiere, con mio zio e mio fratello”.

Sul mercato: “La società sta facendo un grandissimo lavoro. Alcuni li conoscevo per averci giocato contro l’anno scorso, tipo Biglia, altri solo di nome, ma sono bravissimi giocatori e persone. Si stanno adattando molto bene e mi trovo bene”.

Sull’idolo: “È sempre stato Gigi Buffon, poi c’eri tu (Abbiati) che eri nella squadra che tifavo. Oggi c’è sempre Gigi che in Nazionale mi aiuta tanto, ma il mio esempio è Neuer: cerco di imitarlo e aiuto da lui”.

Su Abbiati: “È strano vederti come Club Manager, ma non è cambiato nulla. Ci fai sempre ridere, sei sempre con noi, ci fai sentire molto bene”.

Kalinic vuole solo il Milan: a 25-26 milioni si chiude. Ma Belotti non sfuma

Nikola Kalinic ha sempre più il Milan in testa. Al punto che nelle ultime ore ha rifiutato altre due proposte, una dall’Inghilterra. Evidentemente sa che l’attesa potrà essere premiata tra il fine settimana e l’inizio della prossima, quando ci sarà un incontro.

La Fiorentina chiede 30 milioni, si può chiudere a 25-26 più bonus. La Viola sa di non poter più trattenere Kalinic. E il Milan ha programmato le cessioni di Bacca e Niang, quindi ci sarebbe tempo per Belotti. Ma oggi Kalinic non può più aspettare, né avrebbe senso dargli altri giorni di permesso…

Fonte: Alfredo Pedullà

De Sciglio: “Juve top in Italia e in Europa, è un onore essere qui”

L’ormai ex Milan Mattia De Sciglio ha rilasciato le prime dichiarazioni da calciatore della Juve:

“Sono molto emozionato, arrivo in una squadra top in Italia e in Europa. È un onore essere qui, farò di tutto per ripagare la fiducia della società. Il mio primo obiettivo – ha dichiarato De Sciglio al sito ufficiale bianconero – è entrare nel gruppo e guadagnarmi il rispetto dei compagni, che credo sia fondamentale, poi attraverso quello fare il massimo per ripagare la fiducia della società e poter stare in questo gruppo, oltre che guadagnarmi il sostegno dei tifosi”.

Bonucci: “Al Milan per scrivere la storia. Uniti si può tornare ai vertici d’Italia e d’Europa”

Il neo difensore del Milan, Leonardo Bonucci, ha affidato ai propri profili social un lungo post dedicato ai primi giorni in rossonero e agli obiettivi di squadra:

Quando pensi al Milan, vieni subito attratto dalla sua storia, da quella dei campioni che hanno vestito la sua maglia. Penso a Baresi, Costacurta, Maldini, Nesta, Tassotti. Li ammiro per quello che hanno dato al calcio e a questo Club. Loro sono nella leggenda, Io arrivo oggi, per iniziare a scrivere una nuova pagina della storia rossonera e della mia carriera.

Inizia una nuova sfida, una nuova avventura assieme a compagni che come me hanno tanta fame e voglia di vincere. Ringrazio la Società tutta, il Direttore Fassone, il DS Mirabelli e il Mister che mi hanno voluto fortemente e fatto sentire importante e al centro di questo progetto ambizioso.

Sono stato accolto con un affetto e un calore smisurato da parte dei tifosi rossoneri e per questo mi impegnerò, insieme ai miei compagni, per far sì che questo entusiasmo continui e si alimenti durante la stagione, attraverso le vittorie e la voglia da parte di tutti di riportare il Milan ai vertici italiani ed europei, a cominciare dalla prossima gara.

Uniti si può.

#HungrierThanEver #LB19 #AcMilan #NewSeason”.

Cairo: “Belotti parte per la clausola da 100 milioni. Il Milan? Non l’ho sentito”

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato della trattativa con il Milan per Andrea Belotti:

“Sul tema Belotti l’ho detto tante volte e lo ripeto: c’è una clausola, con impegno reciproco, con cui a 100 milioni parte se lui è d’accordo, ma solo all’estero. Vedremo cosa succederà – ha dichiarato a Sky Sport – ma credo che se Belotti rimanesse al Torino un altro anno o più sarebbe buonissimo per noi e per lui. A me farebbe piacere che rimanga, sarei felicissimo, potrebbe fare una grande stagione verso il Mondiale: non capisco questa attenzione a Belotti che deve partire a tutti i costi. Può restare, spero che rimanga al Toro e comunque prima di privarmi di Belotti ci penserò 100 volte.

Se ho sentito il Milan? Assolutamente no”.

Quanto vale Belotti? Non mi tremano i polsi, non voglio venderlo: con la clausola a 100 milioni sarei costretto, ma non voglio venderlo. Vorrei tenerlo un anno o più perché voglio una squadra che punta in alto e quindi Belotti per noi è importante. Poi se qualcuno arriva dall’estero a pagare 100 milioni, alzerò le mani. Non abbiamo bisogno di venderlo, lo teniamo volentieri. E non sono neanche venuto qui per venderlo. Non ci sono altre cose, capisco che Belotti è al centro dell’attenzione, ma io voglio tenerlo, è un nostro giocatore.

La volontà del giocatore è importante, ma anche quella della società. Noi comunque abbiamo con Belotti un contratto e un impegno reciproco: non dobbiamo solo ascoltare la sua volontà, è un ragazzo serio che ha preso impegni. Noi siamo disponibili e amiamo gente motivata, ma ci sono contratti firmati da me e dal giocatore che vanno rispettati. In ogni caso, anche senza clausola, c’era il contratto sino al 2020, anche l’impegno di prima. Ha fatto un anno strepitoso e vorremmo che lo rifacesse con noi. Belotti non deve far nulla, non c’è niente da dirsi: il giocatore è con noi e punto. Poi se ci vediamo, ci parliamo e ci diciamo cose carine è meglio”.

Ultimo allenamento a Guangzhou

Dopo l’allenamento di mercoledì, il primo affrontato dai nuovi arrivati, nella giornata di giovedì i rossoneri sono tornati al lavoro. Nell’ultima sessione a Guangzhou, in attesa di giocare a Shenzhen, la squadra di Mister Montella ha svolto un torello come riscaldamento: la fase centrale si è sviluppata con un’esercitazione attacco contro difesa su due metà campo e, infine, i nostri giocatori hanno indossato le scarpe da ginnastica per dedicarsi alla parte atletica.

Da segnalare la presenza di Li Han, in rappresentanza della proprietà cinese, e anche di Bonucci nel giorno del suo annuncio ufficiale. Ricordiamo che mancano meno di 48 ore alla sfida dell’Universiade Center Stadium contro il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti.

Fonte: AC Milan

Ufficiale: Bonucci è del Milan, contratto fino al 2022

Dopo l’annuncio di settimana scorsa, subordinato al superamento delle visite mediche, ora è davvero ufficiale: Leonardo Bonucci è un nuovo calciatore del Milan. Il difensore della Nazionale italiana ha firmato con i rossoneri un contratto di cinque anni, lasciando la Juventus dopo sette stagioni: il Diavolo pagherà alla Vecchia Signora 40 milioni più 2 di bonus.

Di seguito il comunicato ufficiale del Milan:

“AC Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo da Juventus FC le prestazioni sportive di Leonardo Bonucci, che ha firmato un contratto con il Club rossonero sino al 30 giugno 2022”.

Ufficiale: De Sciglio è della Juventus

Mattia De Sciglio è ufficialmente bianconero. Il terzino della Nazionale ha firmato con la Juventus, come annunciato dallo stesso club bianconero tramite il proprio sito internet. L’ex rossonero sarà legato alla Vecchia Signora da un contratto di cinque anni, mentre nelle casse del Milan finiranno 12 milioni di euro più bonus.

Di seguito il comunicato ufficiale della Juve:

“Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società AC Milan S.p.A. per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Mattia De Sciglio a fronte di un corrispettivo di € 12 milioni pagabili in tre esercizi.

Il valore di acquisto potrà incrementarsi di massimi € 0,5 milioni al maturare di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale.

Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quinquennale fino al 30 giugno 2022.”.

Kalinic lascia ancora il ritiro della Fiorentina: “Devo tornare in Croazia”

Rientro e subito ripartenza. È durato pochissimo il bis di Nikola Kalinic nel ritiro della Fiorentina, tornato ieri a disposizione di Pioli e già pronto ad andarsene in giornata. Lo stesso croato ne ha spiegato i motivi:

Ho avuto alcuni seri problemi familiari che si sono accavallati ad una rapina che abbiamo subito. Adesso la situazione è più tranquilla ed è per questo che sono tornato. Mi dispiace dover lasciare di nuovo il ritiro ma venerdì dovrò tornare per risolvere definitivamente questi problemi. Alla ripresa degli allenamenti tornerò a disposizione del mister. Ringrazio la Fiorentina per avermi concesso questa possibilità.

Futuro? Ho detto quello che era il mio pensiero e il mio desiderio, ma io ho un contratto che mi lega alla Fiorentina e sono un professionista. Per questa ragione – ha dichiarato Kalinic al canale ufficiale del club viola – dovrà essere la società a decidere qual è la soluzione migliore per tutti”.

L'ex presidente del Milan, Silvio Berlusconi

Berlusconi, 30 e lode ai cinesi: “L’avevo assicurato. E hanno investito oltre le aspettative”

Ormai non è un mistero che i cinesi del Milan abbiano impressionato e stupito tutti, con un mercato pirotecnico per il denaro speso e per i nomi acquisiti. In attesa del giudizio del campo, insindacabile e spietato, in tanti hanno lodato l’operato di Fassone e Mirabelli, oltre che della nuova proprietà: Yonghong Li ha convinto anche i più scettici, consegnando a Montella una rosa di alto profilo.

Chi non ha mai dubitato dei cinesi è l’ex presidente rossonero, Silvio Berlusconi, il quale non ha risparmiato elogi ai successori: “Avevo assicurato, esponendomi in prima persona, che ci sarebbe stato un generoso investimento ed è sotto gli occhi di tutti, persino in misura superiore alle più rosee aspettative“, il virgolettato affidato dal Cavaliere ad alcuni collaboratori riportato da il Giornale.

Andrea Belotti, centravanti del Torino e della Nazionale italiana

Milan, attesa per Belotti. Ma Kalinic può arrivare comunque

C’è attesa per la visita di Urbano Cairo a Bormio, nel ritiro pre stagionale del Torino. In agenda, per il presidente granata, c’è l’incontro chiave di tutta l’estate di mercato del Toro: quello con Andrea Belotti. Il patron piemontese, sinora, ha chiesto 100 milioni per liberare il proprio capitano, ma la chiacchierata faccia a faccia con il Gallo potrebbe cambiare le carte in tavola: se Cairo percepirà la mancanza di volontà di restare al Torino, le pretese economiche potrebbero.

Lo spettatore più interessato è ovviamente il Milan di Montella, che stravede per le sue abilità nel lavorare per la squadra e nel finalizzare. L’offerta rossonera – riporta La Gazzetta dello Sport – può salire sino a 60-65 milioni di euro più i cartellini di Paletta e Niang, valutati 5 e 15 milioni. Il presidente granata, però, non ha intenzione di cedere e solo una chiara e decisa volontà di Belotti di lasciare il Torino potrebbe spostare gli equilibri: ecco perché il summit delle prossime ore con Cairo ha una valenza così significativa.

Intanto le alternative di grido al Gallo sono di fatto sfumate sfumate. Morata è ufficialmente un giocatore del Chelsea, mentre il Borussia Dortmund potrebbe pensare di privarsi di Aubameyang solo a fronte di un’offerta economica monstre da almeno 80 milioni di euro: cifra lontana dai 60-65 stanziata dalla dirigenza rossonera. È ancora in piedi la pista Kalinic: il Milan offre 22 milioni, la Fiorentina ne chiede 25+5 di bonus. Il croato può arrivare indipendentemente da Belotti, ma dovrebbe uscire Bacca.

Milan tra Belotti e Kalinic. E domani incontro Cairo-Gallo

Belotti al primo posto e poi Kalinic. Come un ritornello per la canzone che risuona al Milan quando si pensa e si parla del prossimo rinforzo per l’attacco rossonero. Il club comunque vuole ragionare bene sulla questione attaccante, e procederà con Belotti se il Toro – e il presidente Cairo – accetterà le proprie condizioni: l’offerta rifiutata era di 40 milioni più Niang e Paletta, ma il Milan potrebbe anche rilanciare ed arrivare a 60 milioni di cash più le due contropartite.

Intanto domani ci sarà l’incontro tra il Gallo e il presidente Cairo per chiarire la situazione, sponda Toro. Comunque se il Milan non chiuderà per Belotti, ecco Kalinic: questa operazione, questa pista infatti è sempre tenuta calda e viva e nuovi contatti con l’agente del giocatore sono avvenuti ancora oggi. Il Milan e l’attaccante della prossima stagione: un rebus che al ritorno dalla tournèe cinese potrà essere risolto.

Fonte: Gianluca Di Marzio

André Silva: “Il Milan è un sogno che diventa realtà”

Il neo attaccante del Milan, André Silva, ha parlato a Sky Sport dei primi giorni in rossonero:

“La mia prima impressione è buona, sono felice di fare parte di questo gruppo. Non so cosa dire, è un sogno che diventa realtà. Mi trovo bene con i miei compagni, lo staff, darò tutto il mio cuore. Posso giocare unica punta o a due davanti. Gioco per rendere la squadra più forte – riporta MilanNews.it – e chiaramente per vincere le partite. Cristiano Ronaldo mi ha detto una o due volte di essere fiducioso, che segnerò tanti gol. Vedremo. Mi ha augurato buona fortuna”.

Lucas Biglia e Luca Antonelli durante un allenamento con il Milan

Cina, subito in campo Biglia, Bonucci, Silva e Conti

Dopo il primo incontro valevole per la ICC 2017 contro il Borussia Dortmund, per i ragazzi di Mister Montella è già tempo di pensare alla prossima sfida di Shenzhen, dove per i rossoneri l’avversario si chiamerà Bayern Monaco. L’allenamento odierno – che ha visto in campo solo chi ha messo nelle gambe pochi minuti nella sfida di ieri – è iniziato con una prima parte di riscaldamento intenso dedicato sia agli arti superiori che a quelli inferiori. A seguire il gruppo è stato diviso in tre: da una parte lavoro situazione (2 difensori vs 3 attaccanti), dall’altra un’esercitazione funzionale sia per la difesa che per l’attacco, mentre gli ultimi arrivati (Biglia, Bonucci, Conti e Silva) hanno svolto un lavoro atletico specifico basato su ripetute sui 50 metri. Ha chiuso la seduta una partitella a campo ridotto.

Da segnalare la seduta differenziata per Riccardo Montolivo.

Fonte: AC Milan

Ufficiale: Morata va al Chelsea

È arrivata anche l’ufficialità: il Chelsea ha preso Alvaro Morata. I Blues hanno comunicato tramite il proprio sito ufficiale di aver raggiunto l’accordo con il Real Madrid per il trasferimento. Niente Milan quindi per lo spagnolo: l’ex Juve riabbraccerà Antonio Conte, che l’aveva già richiesto durante la sua esperienza a Torino.

Conti: “Milan, creare un gruppo solido farà la differenza. Un sogno? La Champions. Bonucci…”

Al termine dell’allenamento ha parlato Andrea Conti a Milan TV, raccontando le sue prime sensazioni dal suo arrivo in Cina: “Sono contento, trovare tutti questi tifosi e i miei compagni è molto bello. Dovremo cercare fin da questi primi giorni di creare un gruppo solido, questa cosa farà la differenza. Il mio sogno? Raggiungere la Champions con questa maglia”.

La testa di Andrea, però, è rivolta al Preliminare di Europa League: “Affronteremo una squadra poco conosciuta, ma partiamo già con la consapevolezza che ogni avversario in campo europeo può essere insidioso. Sono sicuro che scenderemo in campo con lo spirito giusto e con l’obiettivo di vincere”.

In chiusura un commento su Leonardo Bonucci: “Lo conosco per via dell’esperienza con la Nazionale maggiore. È un giocatore di grande personalità, simpatico e disponibile. Sono sicuro che sarà un leader di questa squadra”.

Fonte: AC Milan

Costacurta: “Il mercato del Milan? Il migliore della galassia!”

Dalle critiche a Musacchio (considerato non meglio di Paletta) a lodi sperticate all’intero mercato del Milan. L’ex difensore rossonero e oggi opinionista sportivo, Alessandro Costacurta, ha promosso a pieni voti l’operato di Fassone e Mirabelli:

“Credo che il mercato del Milan possa avere un voto altissimo. Se non è il migliore del mondo, è il migliore della galassia. Non mi sembra ci sia una squadra che ha fatto meglio del Milan: Fassone e Mirabelli – ha dichiarato a Sky Sport – hanno messo a disposizione del mio amico Vincenzo Montella qualcosa di esplosivo. Credo si possa concludere qua“.

Boban: “Bonucci? Il Milan non ha comprato né Messi né CR7”

L’ex centrocampista del Milan oggi vicesegretario FIFA, Zvonimir Boban, è tornato a parlare del mercato rossonero:

“Da ex milanista mi piace l’entusiasmo dei tifosi rossoneri per il mercato, erano in crisi d’astinenza. Solo, ci andrei cauto con i proclami. Bonucci non si discute, è un gran colpo. Ma sono curioso di vedere come adatterà le sue caratteristiche ad una squadra diversa, non così dominante, cioè meno forte della Juve. A parte Bonucci conviene essere realisti.

Il nuovo Milan sta puntando su gente di sicuro interessante – ha dichiarato Zorro Boban a Il Giorno -, ma tutta da verificare ad altissimo livello. Non è che abbiano comprato Messi e Ronaldo“.

Mirabelli: “Suso e Locatelli sono incedibili”

Attraverso la voce di Benedetta Radaelli di Milan TV, il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli ha voluto lanciare messaggio ai tifosi rossoneri: “Suso è incedibile e verrà rinnovato a breve“. Stessa sorte anche per Locatelli, altro giocatore sul cui futuro si è parlato molto ultimamente – e che a questo punto non lascerà Milano.

 

Chelsea, vicinissimo Morata

Ultim’ora di mercato dalla Premier League: il Chelsea è vicinissimo ad Alvaro Morata. I contatti tra i Blues e il Real Madrid – riporta Sky Sport – sono continui e la trattativa è in stato avanzato, con le Merengues che hanno già individuato il sostituto in Kylian Mbappé. L’ipotesi Milan, già complicata, diventa ancor più improbabile.

Aubameyang, attacco del BVB: “Milan irrispettoso”

Aubameyang-Milan, è proprio finita. Dopo le dichiarazioni di chiusura del d.s. Zorc, sono arrivate parole pungenti da parte di un altro dirigente del Borussia Dortmund: l’a.d. Watzke. “Non è possibile che gli altri direttori sportivi arrivino e dicano ‘Voglio quello o quell’altro giocatore’. Questo è successo con il Milan – ha dichiarato a Sky Deutschlande non è stato rispettoso da parte loro. Ora abbiamo lanciato un messaggio chiaro: Aubameyang sta bene con noi e noi con lui. È chiaro comunque che lui abbia cercato di provare un’esperienza diversa“.

Milan inamovibile: Suso e Locatelli sono incedibili

Considerati gli acquisti di Calhanoglu, Borini, Biglia e Kessié più di un tifoso del Milan si è chiesto se il destino di Suso e Manuel Locatelli fosse lontano dai colori rossoneri. Ebbene la risposta del club è molto chiara: sia l’esterno spagnolo che il centrocampista italiano non sono sul mercato e sono incedibili.

Suso a breve rinnoverà il contratto (ora in scadenza 2019) mettendo definitivamente a tacere le voci che parlavano di un possibile approdo al Napoli o una partenza verso la Liga mentre il giovane mediano, contratto fino al 2020, non entrerà in alcuna trattativa: si era parlato di lui per il Torino nell’affare Belotti (Mihajlovic è stato l’allenatore che lo ha lanciato in prima squadra) e anche della Juventus ma la realtà è che rimarrà al Milan.

Fonte: Premium Sport HD

Lascia? No, raddoppia. Caso Kessié: è il 14, ma gioca col 19. E Bonucci…

Non sarà lunga ed emozionante come la telenovela Donnarumma, ma il caso del “19” del Milan ha assunto i contorni di un vero e proprio giallo, numero conteso da due acquisti top dell’ultima campagna acquisti: Franck Kessié e Leonardo Bonucci, entrambi ultra affezionati al 19 e desiderosi di continuare a vestirlo in rossonero.

Riassumendo: Kessié diventa un calciatore del Milan nei primi giorni di giugno e scegliere il numero 19, al quale è legato da diversi motivi personali – il giorno di nascita, la data dell’arrivo in Italia e pare anche la morte del padre. Cinque giorni fa, però, il Diavolo tessera a sorpresa Bonucci, il cui nome è legato ormai storicamente al 19. Soluzione: l’ivoriano ripiega sul 14 già da Milan-Borussia Dortmund, con l’ex Juve che può essere così accontentato e non “tradisce” il karma e i consigli del motivatore – si legge su La Gazzetta dello Sport.

Nella distinta del match, Kessié figura con il numero 14. “Controversia” risolta? No. In campo, l’africano veste ancora la maglia rossonera #19. Due ipotesi: il giocatore ha voluto indossarla per un’ultima volta, oppure ha deciso di non mollare il proprio numero preferito. Parrebbe, però, che il Milan volesse farlo giocare col 14 e che sia “spuntata” una 19. Per ora è un mistero, ma presto avverrà il chiarimento con lo stesso Bonucci in arrivo in Cina.

Belotti-Cairo, domani l’incontro clou

Sarà domani il giorno della verità per Andrea Belotti. Il presidente Cairo – riporta il Corriere della Sera – raggiungerà il ritiro del Torino per l’atteso colloquio vis a vis con il Gallo: il giocatore chiarirà al patron granata la propria volontà di andare al Milan, pur rispettando il proprio club di appartenenza. Con ogni probabilità, Belotti spingerà definitivamente per la cessione ai rossoneri (clicca qui per i dettagli).

Belotti spinge per il Milan: l’offerta può salire, presto confronto con Cairo

L’obiettivo è quello di fare chiarezza non oltre il 25 luglio. Riepilogando: Belotti spinge per il Milan, pur continuando ad avere un atteggiamento molto corretto e professionale nei riguardi del Toro. Ma il Gallo sa che un’occasione del genere arriverà tra un anno, forse, perché non anticipare? Servirà un confronto con Cairo, non tarderà.

A quel punto il presidente granata cosa farà? Se dovesse memorizzare dubbi e perplessità del Gallo, chiederà al Milan di alzare l’offerta. E il Milan sarebbe pronto a salire fino a 60-65 milioni. Puntando sul fatto che Mihajlovic non vede l’ora di avere Niang, Paletta ma possibilmente anche Locatelli, sono rinforzi graditissimi. Cairo e Petrachi sono abilissimi nel mercato in uscita, ossi durissimi, ma sono consapevoli che avere Belotti con la testa altrove non sarebbe il massimo. Anzi, potrebbe avere un effetto boomerang. Quindi, quella del Gallo è una questione da affrontare velocemente.

Il Milan avrebbe fatto e farebbe di tutto per prendere Aubameyang, ma la posizione del Borussia Dortmund è diventata molto rigida. Su Morata vi abbiamo raccontato l’importante passaggio del pomeriggio, contatto ufficiale con il suo agente è in stand-by, l’investimento sarebbe molto più alto. Ma l’imprevedibilità del mercato rossonero consiglia di non sottovalutare qualsiasi soluzione. Il Milan potrebbe prendere Kalinic in qualsiasi momento aumentando la proposta alla Fiorentina: c’è il gradimento di Montella, ma su Belotti c’è il gradimento di tutti…

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, continuano i contatti per Belotti: gli aggiornamenti

La prima scelta è lui. Il Gallo, cresta alta e obiettivo numero del Milan: Andrea Belotti è il preferito di Montella. Continui contatti per arrivare a Belotti, con però ancora parecchia distanza tra domanda (100 milioni di euro di clausola rescissoria o 80 più Niang e Paletta) e offerta (40 milioni di euro più i due rossoneri).

La sensazione è che a metà strada (60 più il francese e il difensore) si possa trovare un accordo. Accordo che sembrerebbe esserci già tra Belotti e il Milan.

Via: Gianluca Di Marzio

Milan, contatto ufficiale per Morata. Belotti caldo. Kalinic…

Una telefonata ufficiale per Morata al Milan. E’ partita nel tardo pomeriggio, ha coinvolto l’agente dell’attaccante, un passaggio da tenere in considerazione. Il Milan vuole capire la portata dell’operazione, ha memorizzato la volontà di Alvaro un mese e mezzo dopo il sorprendente no. Il budget per l’attaccante è di 60-65 milioni, potrebbero chiaramente non bastare nel caso di Morata, ma i passi ufficiali vanno segnalati.

Aubameyang? Un desiderio forte, ma a quelle cifre il Borussia Dortmund non ci sente e per questo ha mandato messaggi per un possibile prolungamento. Resta caldo Belotti e a quel punto 60-65 di base più contropartite tecniche potrebbero convincere Cairo dopo il confronto che il numero uno del Toro avrà con l’attaccante nei prossimi giorni. Kalinic resta defilato, tornerà nei prossimi giorni nel ritiro della Fiorentina e spera fortemente che le altre trattative per il nuovo attaccante del Milan saltino tutte…

Via: Alfredo Pedullà

De Sciglio è tornato in Italia: “Ora non è il momento di parlare”

Mattia De Sciglio è tornato in Italia, a Milano, pronto a iniziare una nuova avventura con la maglia della Juventus. Il terzino a un passo dall’addio ai rossoneri ha parlato così all’arrivo a Malpensa:

“Sto bene, è stato un lungo viaggio e sono stanco. Se sono sollevato? Adesso vedremo. Contento di ritrovare Allegri? Non è il momento adatto. Più dispiaciuto o sollevato? Ci sarà il momento per parlare – riferisce MilanNews.it – ora devo andare. Se ho sentito Allegri? No, no”.

Antonelli: “Non sarà facile giocare a Craiova. Calhanoglu fortissimo, su Bonucci…”

Nel post-partita, direttamente in Cina, Luca Antonelli a Milan TV ha parlato: “Abbiamo giocato contro una squadra molto rodata e forte, che gioca insieme da più tempo di noi. C’è ancora tanto da fare. Sapevamo delle difficoltà del match e in campo si è visto. Stiamo cercando di lavorare molto sul possesso palla e sulla linea difensiva. Siamo sulla buona strada, ma dobbiamo migliorare ancora”.

Su Calhanoglu: “Tecnicamente è fortissimo, si sta adattando alle richieste del Mister. Ha un tiro potente e speriamo ci possa dare una grande mano”.

E sul futuro: “Perdere dà sempre fastidio, ma adesso pensiamo al Bayern Monaco. Dobbiamo arrivare alla partita di Europa League con il Craiova nelle migliori condizioni possibili. Non sarà facile andare a giocare da loro, ma sicuramente saremo pronti”.

Tifosi: “È stato bello sentire i loro cori, sembrava di essere a Milano”.

Infine, su Bonucci: “Meglio averlo in squadra che contro”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Ho la testa già all’Europa League. Bonucci? Può favorire la difesa a tre”

Queste le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa al termine di Milan-Borussia Dortmund.

Sulla gara: “Oggi non posso guardare il risultato, anche se nel secondo tempo abbiamo sfiorato in alcune circostanze il pareggio. Mi è piaciuta l’applicazione della squadra in fase difensiva. Nel complesso – riporta il sito ufficiale del Milan – vedo i ragazzi molto convinti nelle cose che fanno: la reazione nella ripresa ne è stata la prova. Ci mancavano diversi giocatori, quindi vedo grandi margini di crescita”.

Sull’Europa League: “La mia testa è già alla partita del 27, dove sicuramente non arriveremo nelle migliori condizioni. I nostri allenamenti sono proiettati solo verso quella sfida”.

Sui nuovi acquisti: “Non ho potuto utilizzare tutti i nuovi arrivati, molti dei quali arriveranno mercoledì. Sicuramente, al momento, Kessié è quello più avanti di tutti, infatti ho fatto fatica a toglierlo vista la sua buonissima tenuta”.

Sulla prossima sfida dell’ICC: “Ci alleneremo tutti i giorni fino alla gara contro il Bayern, vedremo chi scenderà in campo. Domani arriveranno Bonucci, Conti, André Silva e Biglia, valuteremo le loro condizioni fisiche e decideremo chi schierare e per quanti minuti”.

Sul modulo: “Valuto quotidianamente i giocatori che ho a disposizione. Sono in tanti, penso che si apriranno diverse soluzioni a livello tattico. L’arrivo di Bonucci, ad esempio, potrebbe favorire la difesa a 3. Ma è difficile da stabilire adesso”.

Sugli obiettivi: “Abbiamo 3 competizioni, non ci sono preferenze. Al momento la priorità è entrare nella fase a gironi dell’Europa League, poi la testa si proietterà al campionato e alla Coppa Italia”.

Dietrofront: Cassano non lascia Verona (e il calcio)

La notizia era arrivata come un fulmine a ciel sereno poche ore fa: Antonio Cassano abbandona il calcio giocato. E invece no. Fantantonio ha spiazzato di nuovo tutti con una conferenza in cui chiarisce – ai microfoni di Premium Sport – i motivi di questo clamoroso dietrofront: “Ho avuto un momento di debolezza, volevo staccare un attimo, io ragiono sempre con la pancia ma voglio continuare con questa sfida e sono convinto al 100% che la vincerò. Lasciare il calcio sarebbe stata una cazzata, la più grossa tra tutte quelle che ho fatto”.

Si parlava di nostalgia per la famiglia lasciata a Genova, e anche su questo punto el pibe de Bari ha voluto precisare: “Mi mancava la famiglia, niente questioni fisiche: sono stato tanti mesi a casa con loro, non vivevo più la quotidianità del calcio ed è stato difficile riabituarmi. Ringrazio la mia famiglia e la società per il supporto, mi hanno fatto ragionare”.

Un pensiero infine per tifosi scaligeri, che per qualche ora si erano ormai rassegnati a  non vedere mai il nuovo acquisto in maglia gialloblu: “Chiedo scusa ai tifosi se si sono sentiti offesi: farò una grande stagione, sono sicuro. Ora l’ultimo miracolo della mia carriera, la salvezza con il Verona: lo devo ai tifosi che mi hanno dato tanto supporto”.

Il Borussia Dortmund blinda Aubameyang: “Il tempo ha giocato per noi”

Niente Milan: Aubameyang resta al Borussia Dortmund. Gli spifferi di mercato arrivati nelle scorse ore dalla Germania hanno trovato conferma nelle parole del d.s. giallonero Zorc: “Il nostro mercato è chiuso. Aubameyang? Il tempo ha fatto pendere la bilancia dalla nostra parte“, riporta MilanNews.it. Dichiarazioni che, se non fossero pura pre tattica, lascerebbero spazio a poche interpretazioni.

Aubameyang batte il Milan: il BVB vince 3-1

Non arrivano segnali incoraggianti dall’esordio rossonero in International Champions Cup. Il Milan va ko nella prima amichevole cinese dell’estate, cedendo al Borussia Dortmund e in particolare a un ispirato Aubameyang, mattatore di serata con una bella doppietta. Oggetto del desiderio della dirigenza rossonera, il centravanti del Gabon si è messo in mostra con due gol e un’ottima prestazione, trascinando i suoi alla vittoria per 1-3 (di Sahin la rete che ha sbloccato il match). Per il Milan, è stato Bacca a segnare il gol del momentaneo 1-2.

Montella non può gioire: la squadra ha perso con merito al cospetto di un Dortmund fisicamente più tonico e più collaudato, anche se la sconfitta odierna è in alcun modo un campanello d’allarme. Il Milan ha pagato una condizione fisica lontana da quella ottimale, ma soprattutto una rosa ancora priva di tanti acquisti e di giocatori chiave (su tutti i vari Gigio, Bonucci, Romagnoli, Biglia e Suso) e con principi di gioco ancora da assestare. Nota di merito ancora per Kessié: l’ivoriano ha impressionato ancora per il suo strapotere fisico in mediana. Bene anche Musacchio.

Clamoroso: Cassano lascia il Verona e si ritira!

Incredibile a Verona: Antonio Cassano si ritira dal calcio giocato. Dopo appena otto giorni dalla firma con l’Hellas, il talento di Bari vecchia fa un clamoroso passo indietro, decidendo di lasciare i gialloblu e di appendere gli scarpini al chiodo: il motivo – riporta l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – sarebbe l’eccessiva nostalgia di casa.

Kessié, regalo a Bonucci: niente 19, ha preso il 14

Contrordine sulla numerazione del Milan della prossima stagione. Franck Kessié – riporta MilanNews.it è tornato sui propri passi e ha scelto di prendere il 14: l’ivoriano aveva optato per la maglia 19, utilizzata la scorsa stagione all’Atalanta e soprattutto nella prima uscita rossonera a Lugano, ma ha deciso di liberarla per Leonardo Bonucci. Il grande acquisto del mercato milanista, dunque, potrà sfoggiare sulla schiena il proprio numero preferito.

Milan-Borussia Dortmund, le formazioni ufficiali: ecco Jack, out Gigio

Di seguito le formazioni ufficiali di Milan-Borussia Dortmund, amichevole valevole per la International Champions Cup 2017:

Milan (4-3-3): Storari; Abate, Paletta, Zapata, Rodriguez; Kessié, Mauri, Bonaventura; Borini, Bacca, Niang. All.: Montella.

Borussia Dortmund: Weidenfeller, Zagadou, Bartra, Sokratis, Piszczek, Sahin, Castro, Rode, Aubameyang, Dembele, Pulisic. All.: Bosz.

Ufficiale: Lapadula va al Genoa

Ora è arrivata anche l’ufficialità: Gianluca Lapadula è un nuovo giocatore del Genoa. L’attaccante, ormai ex Milan, ha firmato con i rossoblu dopo il superamento delle visite mediche fatte ieri a Torino: l’ex Pescara si trasferisce in Liguria in prestito oneroso con obbligo di riscatto, per una cifra complessiva di 13 milioni di euro.

Ecco il comunicato ufficiale twittato dal Grifone:

“Il Genoa CFC comunica di aver definito l’acquisto a titolo temporaneo, con obbligo di riscatto, dell’attaccante Gianluca Lapadula”.

Bonaventura: “Milan, esagerato l’obiettivo Scudetto. Bonucci capitano? Dico…”

Il centrocampista del Milan e della Nazionale, Giacomo Bonaventura, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Su Montella: “Le sue aspettative mi fanno piacere. Erano 7-8 anni che giocavo con continuità: ora spero di ritrovarla, perché se sto bene posso dare tanto. Montella? Il suo rinnovo ci permette di continuare il ciclo. Finalmente. Negli ultimi anni abbiamo cambiato tanti allenatori e tanti sistemi di gioco, mentre con lui i principi sono sempre gli stessi. Sono certezze che aiutano i giocatori: se hai uno spartito preciso, rendi meglio”.

Sulla difesa a tre: “È una soluzione che mi piace perché hai tante linee di passaggio e difendi meglio”.

Sui tanti nuovi arrivati: “Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle: la verità è che se siamo arrivati sesti o settimi è perché la rosa era da sesto o settimo posto. Lo scorso campionato, ad esempio, abbiamo pagato i tanti giovani: non puoi pretendere continuità di rendimento da giocatori con età così bassa.

Sugli obiettivi: “Questa è una rosa da vertice e soprattutto c’è una grande differenza con le ultime estati: negli anni scorsi le stagioni ricominciavano fra mille dubbi, stavolta no. Per vertice intendo chiudere fra le prime quattro. Non parlavo di Scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rose, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie. Europa League? E’ da giocarla per arrivare fino in fondo. All’inizio magari non è molto affascinante, ma dopo la coppa diventa decisamente bella. Io comunque, pur senza strafare, vorrei andare al Mondiale in Russia”.

Sulla qualità degli acquisti fatti: “Posso solo dire che non mi era mai capitato di assistere a un’estate del genere. Sono stati acquistati giocatori che a inizio mercato magari pensi ‘sarebbe bello arrivassero…’. Be’, sono arrivati davvero. L’allenatore si confronta tutti i giorni con la dirigenza sul mercato in entrata e quindi sono tranquillo: stanno arrivando tutti giocatori di esperienza e personalità”.

Su Bonucci: “Leo è un vincente, un perno della Nazionale, il suo arrivo è una cosa fantastica, non pensavo potesse venire sul serio. Per come lo conosco io, col suo carattere sarà molto utile in uno spogliatoio che arriva da anni tribolati, è destinato a diventare un punto di riferimento. Capitano? Deciderà Montella. Comunque capitani dobbiamo esserlo un po’ tutti, e poi un gruppo in cuor suo sa chi è il vero leader”.

Su Donnarumma: “Gigio si è ritrovato in una centrifuga esagerata. Per come la vedo io, se prima gli si perdonava tutto, adesso verrà trattato come uno da cui ci si aspetta tanto. Inutile scandalizzarsi per i milioni dell’ingaggio: le cifre le fa il mercato”.

Su Calhanoglu: “Lo conoscevo per le sue punizioni incredibili, gli ruberò qualche segreto. Mi somiglia un po’, ha qualità da numero 10. Vedremo: quando si alza il tasso tecnico della squadra, la selezione la fa il campo. E poi chi c’è già e vede arrivare gente forte, non può che esserne stimolato”.