News – Pagina 28 – Milanismo

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Lazio, niente sconti al Milan per Biglia-Keita. E quella proposta per Jack…

Il Milan insiste, Inzaghi trema, la Lazio tiene duro. Lotito non fa sconti e fissa il prezzo: pagare moneta, vedere cammelli, ecco la linea dettata al suo amico Fassone e Mirabelli. Se vogliono Biglia e Keita, dovranno scucire 55 milioni, anche perché il presidente biancoceleste si è sentito dire no all’inserimento di Bonaventura come contropartita.

Ne restano 15 di differenza rispetto alla proposta del club rossonero, disposto a metterne sul tavolo 25 per Keita e 15 per Biglia. Una differenza giustificata dal ruolo e dall’età. Il senegalese è un attaccante di 22 anni, l’argentino ne ha compiuti 31 a gennaio. Il giorno dopo l’incontro a Villa San Sebastiano emergono i retroscena. Il Milan sarebbe molto avanti con Keita, da tempo Mirabelli lo punta e ci sarebbe stato più di un contatto con il suo agente, l’interesse rossonero non è una novità e risale all’inizio dell’inverno: se il closing fosse stato anticipato, non sarebbe arrivato Deulofeu in prestito ma avrebbe preso corpo la trattativa con Lotito.

Il Milan conosce da mesi le condizioni e si è avvicinato in modo sensibile a Keita, dovrà forse sventare la concorrenza della Juve. Marotta non ha nascosto il proprio interesse e pur avendo ormai bloccato Schick della Samp non smette di seguire gli sviluppi legati al senegalese, sarebbe pronto a prenderlo a parametro zero tra sei mesi.

Fonte: Corriere dello Sport

Niang, niente Watford: vuol tornare al Milan

Non continuerà, con ogni probabilità, l’esperienza di M’Baye Niang al Watford. L’attaccante di proprietà del Milan ha infatti ribadito nelle ultime ore ai dirigenti del Watford di non voler proseguire con la squadra inglese. La sua intenzione, per il momento, è quella di tornare a Milan.

Dal canto suo dunque il Watford, la cui intenzione era quella di riscattare il giocatore, difficilmente pagherà i 16 milioni senza avere il gradimento e la volontà del giocatore.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Calabria: “Il Milan è come una famiglia. Gigio e Locatelli i più amici”

Davide Calabria fa parte dell’ultima nidiata che ha portato in Prima Squadra, tra gli altri, Donnarumma e Locatelli con i quali è molto amico. “Ci prendiamo bonariamente in giro: Gigio è superstizioso, Loca un po’ permaloso ma stiamo bene insieme”. Le origini alla Virtus Adrense, che ha costruito il campo sintetico poco dopo la sua partenza: “Potevano pensarci prima, con tutte le volte che mi sono sbucciato le ginocchia…”.

– Sei uno dei giocatori che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile. In che cosa è speciale l’ambiente del Milan?
“Qui mi sento a casa, perché nessun’altra squadra ti tratta bene come il Milan. Fin da piccolo abbiamo tutto quello che si può ottenere, meglio di così è impossibile. In questi anni ho avuto la possibilità di conoscere tanti ragazzi e con alcuni di loro sono rimasto in contatto, anche se abbiamo preso strade diverse. Ho l’impressione di far parte di una famiglia”.

– La passione per il Milan è nata in tenera età?
“Sì, dalla parte di papà. Devo ammettere che non ho fatto molta fatica a convincermi, anche perché a quell’epoca il Milan era una squadra fortissima. Lo zio ha provato a farmi cambiare strada verso il bianconero, ma non ce l’ha fatta!”.

– In TV cosa preferisci guardare tra una partita di calcio, una partita di basket NBA e un telefilm?
“Scelgo l’NBA perché, pur amando il calcio, ogni tanto preferisco staccare un po’ e il basket mi appassiona, lo seguo da qualche anno. Squadra preferita? Essendomi appassionato negli ultimi anni, sicuramente i Warriors sono quelli che stanno cercando di rivoluzionare il gioco e ce la stanno facendo. Quest’anno tiferò per loro”.

– Tornando al calcio, ti ricordi il momento in cui hai capito che era questa la tua strada?
“Forse il secondo anno di Primavera, perché facevo spesso gli allenamenti con la Prima squadra. Ma ho sempre cercato di non dare troppo peso alle mie sensazioni, perché se poi non fossi riuscito a sfondare ci sarei rimasto male. Per fortuna è andato tutto bene, ma per arrivare in cima ha lavorato tanto e spero di rimanere qui a lungo”.

– C’è una qualità calcistica che ti piacerebbe avere e invece…
“Probabilmente un po’ di forza fisica. Essendo un difensore, magari nello stacco di testa mi farebbe comodo, perché non essendo potente devo sempre basarmi sulla rapidità e sulla velocità”.

– Pregi e difetti dal punto di vista caratteriale.
“Come pregio direi la calma. In tanti mi dicono che gioco con la tranquillità di un veterano, anche se un po’ di pressione la senti comunque. Viceversa, nelle situazioni non favorevoli inizio ad agitarmi, non divento cattivo ma perdo lucidità. Penso sia un difetto dovuto all’inesperienza e devo lavorare per migliorare questo aspetto”.

– C’è qualcuno che ha avuto un ruolo particolarmente importante per la tua carriera e che vorresti ringraziare?
“Mi viene in mente prima di tutto il Presidente Belotti che guidava la squadra del mio quartiere, la Virtus Adrense nella quale ho giocato da bambino: mi ha lasciato crescere liberamente e mi ha consentito di andare al Milan senza chiedere nulla, fatto non comune tra le piccole società. Per quanto riguarda gli allenatori, ne ho avuti tanti che mi hanno aiutato: voglio ricordare Inzaghi, che mi ha fatto esordire in Serie A, e Brocchi, con il quale ho avuto un rapporto bellissimo fin da subito”.

– Non ti capita mai di sognare un gol a San Siro?
“Sicuramente mi piacerebbe molto, anche perché di gol non ne ho mai segnati molti. Riuscire a rompere il ghiaccio in Serie A sarebbe un’emozione incredibile”.

-Chi sono i compagni di Serie A ai quali sei più legato?
“Donnarumma e Locatelli. Eravamo amici anche prima di iniziare insieme il percorso con la Prima squadra. Gigio è superstizioso, gli facciamo un po’ di scherzi col sale e lui si mette a ridere, però sotto sotto non gli fa piacere. Poi ovviamente il pregio è tutto quello intorno a lui, un pregio unico! Loca ogni tanto è permaloso, però è uno che scherza molto e stempera la tensione, è sempre un piacere stare con lui. Entrambi sono molto tranquilli e riescono ad affrontare la partita sempre nel modo giusto, nonostante la giovanissima età”.

Fonte: AC Milan

Ag. Sosa: “Niente Turchia, resta al Milan”

Favio Bilardo, agente del Principito Sosa, ha parlato del futuro del proprio assistito:

“Manca ancora una giornata prima della fine della stagione, come ho sempre detto l’intenzione di José è di rimanere al Milan. Di offerte non ne sono arrivate – ha dichiarato il procuratore di Sosa a MilanNews.it – assolutamente nessuna. In Turchia si parla di Sosa? Possono dire tante cose ma di offerte ufficiali veramente niente, mai una chiamata. Resta qui al Milan ed è molto felice di giocare in rossonero”.

Morata, Milan in pole position: al Real Madrid 60 milioni

Ne parliamo da settimane, ora arriva anche la conferma dalla Spagna: “Il Milan stringe il cerchio intorno a Morata“. Ecco il titolo di Marca che dedica una pagina alla trattativa che potrebbe infiammare l’estate rossonera: il grande colpo che Fassone e Mirabelli hanno in canna riguarda proprio l’ex attaccante della Juve.

Morata in questa stagione ha giocato poco: 26 presenze in campionato, moltissimi spezzoni, solo 5 volte in campo 90 minuti. In Champions, tra quarti e semifinali, è sceso in campo una sola volta, per appena 2 minuti, nel ritorno al Calderon contro l’Atletico, a qualificazione ormai in cassaforte. Ecco perché l’attaccante gradirebbe andare di nuovo via da Madrid per giocare di più e la Serie A, che già conosce, sarebbe la destinazione ideale, considerando anche che la sua fidanzata, Alice, è italiana.

Secondo Marca l’affare potrebbe andare in porto alla cifra di 60 milioni, almeno è quanto mette sul piatto al momento il Milan. Il Real Madrid, in realtà, non ha ancora dato l’ok all’addio del giocatore che ha riportato a casa esercitando il diritto di recompra con la Juve. Prima i blancos dovrebbero garantirsi la riserva di Karim Benzema.

Fonte: Premium Sport HD

Accadde oggi: 24/05/1989, Milan-Steaua 4-0

90 mila rossoneri a Barcellona, Giovanni Galli racconta: “Venivano non solo dall’Italia ma da tutto il mondo e a quel punto ci siamo detti… «Ma come facciamo a mandarli via da qui senza la Coppa?»

24 maggio 1989, proprio 28 anni anni fa. Dopo il 5-0 al Real Madrid, il mondo voleva vederci chiaro. Quella semifinale era stato un episodio legato magari al calo della squadra blanca, oppure stava nascendo un Milan epocale in grado di incidere non solo sull’albo d’oro, ma soprattutto sulla natura del gioco, sulla evoluzione dello sport del calcio? Era il grande dubbio, il grande pensiero che accompagnava Milan e Steaua Bucarest al fischio d’inizio, nella Finale di Coppa dei Campioni del 1988-89. Di fronte i rossoneri in maglia bianca che avevano conquistato l’Europa per l’ultima volta 20 anni prima e i rumeni allenati da Lordanescu, vincitori nel 1986, ma che non erano stati seguiti da nessuno dei loro tifosi, tenuti in patria da Nicolae Ceausescu.

GIOVANNI GALLI RACCONTA: “DOPO LA STELLA ROSSA…”
“Poi in campo è andato tutto bene – ricorda e racconta Giovanni Galli, portiere del Milan Campione d’Europa 1989 ma noi sapevamo che quella Steaua era composta da otto/undicesimi che erano i titolari della Nazionale rumena. Non dimentichiamo poi che loro potevano schierare un signor giocatore che molti di noi stimavano, come Gheorghe Hagi. Un altro aspetto da considerare era la loro imbattibilità. Fra Campionato rumeno e Coppa di Romania erano imbattuti da più 100 partite e in quella Coppa dei Campioni avevano quasi sempre vinto, tranne la sconfitta di misura per 1-0 nell’andata dei Quarti di finale sul campo del Goteborg. Quindi eravamo tutti in campana… e non ci aspettavamo la partita tra virgolette facile che poi è stata”.

GIOVANNI GALLI: “TIFOSI DEL MILAN DA TUTTO IL MONDO”
“Nel corso del nostro cammino europeo avevamo avuto problemi negli Ottavi di finale contro la Stella Rossa, sapevamo che le squadre dell’Est amavano palleggiare e il nostro pressing rischiava di girare a vuoto. Poi però abbiamo visto quanti tifosi c’erano dentro il Camp Nou… in 90.000, venivano non solo dall’Italia ma da tutto il mondo. A quel punto ci siamo detti «ma come facciamo a mandarli via da qui senza la Coppa?». Ecco come è nata quella Finale, una miscela di attenzione per l’avversario e di dedizione alla causa dei tifosi del Milan. Dopo il 4-0 finale, ci sono stati due momenti belli. Prima l’ubriacatura di emozioni in campo, anche perchè molti di noi stavano vivendo sensazioni assolutamente sconosciute. Poi in albergo, non è successo molto, una mezz’oretta di confusione e via. Ci siamo accorti davvero, invece, di quello che avevamo fatto, quando siamo arrivati alla Malpensa. È stato bellissimo”.

IL TABELLINO

MILAN-STEAUA BUCURESTI 4-0

MILAN: G. Galli, Tassotti, P. Maldini, An. Colombo, Costacurta (29’st F. Galli), Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit (15’st Virdis), Ancelotti. All.: Sacchi.
STEAUA BUCURESTI: Lung, Petrescu, Ungureanu, Stoica, Bumbescu, Iovan, Lacatus, Minea, Piturca, Hagi, Rotariu (1’st Balint). All.: Iordanescu.
Arbitro: Tritschler.
Gol: 18′ Gullit (M), 27′ Van Basten (M), 39′ Gullit (M), 1’st Van Basten (M).

Fonte: AC Milan

Milan, piace anche Paredes

Non solo Biglia. Il capitano della Lazio è la pista più calda per la mediana di Montella, ma il Milan pensa anche ad altri profili: ai rossoneri – scrive Tuttosportpiace pure Leandro Paredes. Argentino, regista e “romano” di militanza come Biglia, ha però dalla sua un’età più verde: 23 anni contro i 31 del Principito biancoceleste.

Juve, accordo con De Sciglio

È un mercato Made In Italy quello che si prospetta per la Juventus. Marotta e Paratici, infatti, avrebbero già trovato l’accordo con Mattia De Sciglio, in uscita dal Milan. L’intesa con il club rossonero, però, non c’è ancora. Il terzino è in scadenza nel 2018 e il prezzo per assicurarselo non sarà certamente elevato. Fassone e Mirabelli hanno paura di perderlo a parametro zero tra un anno, la Juve gioca su questo per avere uno sconto sul cartellino.

Fonte: Tuttosport

Milan, sogno Nainggolan

È l’obiettivo, o meglio, il sogno proibito del Milan: Radja Nainggolan. Il Nazionale belga – racconta Sky Sport – ha le caratteristiche tecnico-tattiche che vorrebbero Montella e la dirigenza rossonera, il profilo ideale ricercato per la mediana del futuro. Ma è un sogno, perché la Roma non vuole cedere il giocatore neanche per 40-45 milioni e non c’è stato alcun contatto tra Milan e Roma: resta un’idea di mercato.

Anche perché i capitolini, pure se fossero costretti a cederlo, avrebbero alla porta una fila di squadre blasonate e con la possibilità di giocare la Champions, come Chelsea, PSG e tante altre: ora i rossoneri sono un passo indietro. C’è stato solo un piccolo sondaggio del Milan con l’entourage del giocatore, ma niente di più: il Diavolo si iscrive alla lista degli interessati, ma è molto in fondo. Ma il centrocampista ricercato dovrà avere le caratteristiche di Nainggolan.

Galliani: “Milan, esulto esattamente come prima. L’Europa? Sono contento. Berlusconi…”

Presente alla cena organizzata dagli ex milanisti per celebrare i 10 anni dalla vittoria della Champions League 2007, l’ex a.d. rossonero Adriano Galliani ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Sto bene, mi sto occupando di altre cose. Quando vedo le partite del Milan, la mia emotività è la stessa ed esulto esattamente come prima a ogni gol. Sono contento che il Milan sia tornato in Europa League. Oggi – ha svelato Galliani – ho pranzato con Berlusconi: stasera aveva altri impegni, altrimenti sarebbe venuto anche lui. Mi ha chiesto di salutare tutti perché ha un grande ricordo di quella serata di 10 anni fa”.

Poli, pista Bologna

Praticamente scuro l’addio al Milan, incerto il futuro. Andrea Poli deve ancora decidere il da farsi in vista della prossima stagione, che sarà con ogni probabilità lontano dai colori rossoneri: il centrocampista di Vittorio Veneto – scrive il Corriere di Bolognaè nel mirino del Bologna.

23 maggio, Perugia e la paratissima di Abbiati

Lo scudetto di 18 anni fa, raccontato da Christian Abbiati

Il 23 maggio 1999, lo Scudetto conquistato dal Milan è stato il culmine di un Campionato che era iniziato con questa gerarchia dei portieri: 1° Jens Lehmann, 2° Sebastiano Rossi, 3° Christian Abbiati. Ma nella giornata del trionfo, era tutto cambiato, tutto diverso, tutto nuovo: 1° Christian Abbiati, 2° Sebastiano Rossi, 3° Giorgio Frezzolini. E tante tappe di quella stagione tricolore erano state sancite e scandite – oltre che da gol pesanti – proprio da grandi parate.

ABBIATI: PERUGIA COME ROMA
“Di quel pomeriggio di Perugia, caldo ed eccitante – ricorda Christian Abbiati – come nessun altro nella mia vita, ho il ricordo che giravo felice e leggero per il campo sventolando una bandiera dell’Italia. Dodici anni dopo, me ne sarei ricordato a Roma per lo Scudetto del 2011, stessa cosa e stessa bandiera. Eppure quella stagione 1998-99 dello Scudetto era iniziata in maniera strana per me. In allenamento, io facevo il vice-Bierhoff, ero il centravanti della squadra opposta ai titolari nelle partitelle di Milanello. Nessuno mi considerava come portiere a inizio stagione…”.

ABBIATI: IL SANGUE FREDDO DI BOLOGNA
“Il mio esordio da titolare avviene a Bologna, il 24 gennaio 1999, quattro mesi prima del trionfo di Perugia. Tutti ricordano quella partita per i complimenti che mi fanno alla fine Maldini e Costacurta, ma io so di aver sbagliato: avevo preso gol sul mio palo sulla punizione di Signori e mi sentivo in difetto. Però sono riuscito a reagire, dimostrando calma e sangue freddo. Vincemmo 3-2 e potevamo continuare a lottare. Lo abbiamo fatto fino a Perugia. Prima di quella partita c’era tensione, avvertivamo tutti un’atmosfera strana perché in rosa, eccezion fatta per i senatori, eravamo o giovani o giocatori che non avevano ancora vinto niente…”.

ABBIATI: 20 ANNI DOPO, ANCORA BUCCHI
“È incredibile quella parata che ha salvato il nostro 2-1, il nostro Scudetto. Pensavo di aver fatto una cosa normale, ma è con gli anni che ci si rende conto. I tifosi ancora oggi mi fermano per strada e mi parlano della parata su Bucchi. Ero molto teso quel pomeriggio, fin dal lancio di fumogeni dei tifosi del Perugia, ancora non certissimi di salvarsi, che fecero ritardare l’inizio della patita. Poi la grande gioia e la maglietta con la scritta Briciolina di pane dedicata a Stefania che all’epoca era ancora la mia fidanzata. Ma eravamo già in dolce attesa di Giulia, la nostra unica figlia, che poi nacque a gennaio. Per tutti questi motivi, lo Scudetto del ’99 è un pezzo della mia vita che mi tengo strettissimo”.

IL TABELLINO

PERUGIA-MILAN 1-2

PERUGIA: Mazzantini, Rivas, Campolo, Matrecano (37′ Ripa), Sogliano, Colonnello, Petrachi, Olive, Kaviedes (10’st Bucchi), Nakata, Rapaic. All.: Boskov.
MILAN: Abbiati, Sala, Costacurta, P. Maldini, Helveg, Ambrosini, Albertini, Guglielminpietro, Boban (33’st Leonardo), Bierhoff, Weah. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Braschi.
Gol: 11′ Guglielminpietro (M), 31′ Bierhoff (M), 34′ rig. Nakata (P).

Fonte: AC Milan

Casa Milan, incontro con De Sciglio: avrebbe chiesto la cessione

Incontro nel tardo pomeriggio a Casa Milan tra Mattia De Sciglio e la dirigenza rossonera. Il terzino della Nazionale, accompagnato dagli agenti Branchini e Orgnoni, ha parlato col d.s. Mirabelli del proprio futuro: il numero “2” – riferisce Sky Sportavrebbe confermato l’intenzione di voler lasciare il Milan in estate. De Sciglio è in scadenza di contratto al 30 giugno 2018: su di lui c’è da tempo l’interesse della Juventus.

Gattuso: “Champions? Tifo Juve tutta la vita”

Dieci anni fa, il 23 maggio 2007, Rino Gattuso alzava al cielo la Champions League nella finale vinta dal suo Milan 2-1 sul Liverpool, in quella che era una rivincita di Istanbul. A dieci anni di distanza (con in mezzo l’Inter nel 2010), un’altra italiana può vincere di nuovo la coppa.

“Da italiano, sono tutta la vita dalla parte della Juventus nella finale contro il Real Madrid – dice Ringhio, ormai ex allenatore del Pisa, a Sky Sport24 -. Abbiamo bisogno di tornare sul tetto d’Europa e speriamo che una squadra italiana possa riportare la Champions in Italia. Fino a due, tre anni fa sembrava qualcosa di impensabile, invece adesso questa Juve, con lo stadio nuovo e con la società ha costruito una squadra importante. Non sembra un club italiano, è un qualcosa che fa bene al nostro calcio“.

Quanto al suo Milan, passato in mani cinesi, Gattuso dice: “adesso arriva il momento del mercato e la tifoseria si aspetta acquisti importanti e lo faranno. È chiaro che dopo il passaggio di mano della società, vedremo il campo che risposte darà. Il Milan ha una storia importante che dovrà essere onorata e mai dimenticata.

Fonte: Tuttosport

Calabria-Locatelli, ipotesi prestito

Possibile partenza da Milano per Davide Calabria e Manuel Locatelli. I due talenti rossoneri, cresciuti nel vivaio del Milan e protagonisti nella stagione in corso, potrebbero lasciare il club in prestito per trovare più spazio e continuità – riferisce stamane Tuttosport.

Ancelotti ricorda Atene: “La vittoria di un gruppo di uomini. Inzaghi…”

L’ex allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, ha ricordato così il trionfo in Champions League di Atene, avvenuto esattamente dieci anni fa:

“Volevo il Liverpool in finale, lo volevo io e lo volevano i ragazzi. Troppo bello potersi prendere la rivincita due anni dopo Istanbul. E troppo bello arrivare in fondo alla Champions dopo che nessuno, a inizio stagione, avrebbe scommesso un euro su di noi. La verità è che quella fu la vittoria di un gruppo di uomini. Uomini veri, gente che si aiuta in campo e fuori, che lotta per un obiettivo comune. Non eravamo favoriti, forse non eravamo nemmeno i più forti, però abbiamo alzato la coppa e questo significa che eravamo una squadra.

Ad Atene eravamo andati nel girone, contro l’Aek, io mi ero lasciato andare a una dichiarazione che poteva apparire da presuntuoso: ‘Siamo venuti qui per misurare il campo in vista della finale’. E lo pensavo. Perché l’obiettivo di tutti, dal presidente al magazziniere, era quello: un’altra Champions – ha raccontato Ancelotti a La Gazzetta dello Sport.

Il 3-0 al Manchester United, in semifinale, fu magnifico. La partita perfetta. Sapevo che quella vittoria ci avrebbe dato ancora più sicurezze in vista di Atene. La formazione ce l’avevo in testa da molto, ma proprio alla vigilia mi venne un dubbio. Inzaghi era a pezzi, non faceva gol neanche nelle partitelle d’allenamento. Gilardino, invece, era su di giri e aveva segnato allo United. Ci pensai un po’ e poi decisi: Inzaghi. Perché? Semplice, ho puntato sul fiuto di Pippo e sulla sua capacità di essere decisivo in una partita così. Per fortuna non mi sono sbagliato…”.

Biglia-Milan, offerto un triennale da 3 milioni all’anno

È Lucas Biglia il nome caldo per il centrocampo del Milan. Il regista della Lazio e dell’Argentina, 31 anni, è stato l’oggetto (insieme a Keita) della missione romana di ieri di Fassone e Mirabelli, i quali hanno incontrato l’agente del giocatore: per il Principito – scrive il Corriere della Seraè pronto un contratto triennale da 3 milioni a stagione. La Lazio, dal canto suo, chiede 20 milioni per liberare Biglia, in scadenza tra un anno con i biancocelesti.

Donnarumma come Nedved: il Milan ci crede

Milan, 40 milioni per Biglia e Keita: la Lazio ne vuole 55. Rossoneri sui laziali e Paredes. E Gigio…

Come Nedved. Questo il desiderio dei nuovi dirigenti del Milan, soprattutto di Li Yonghong che considera Gianluigi Donnarumma una delle colonne del suo futuro Milan. Come Nedved, perché pur assistito da Mino Raiola non ha voluto lasciare la Juventus né dopo la retrocessione in Serie B, né quando Mourinho cerco di convincerlo a trasferirsi all’Inter nonostante le insistenze del porcuratore italo-olandese. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli in questo momento di impasse riguardo la trattativa vorrebbero che fosse proprio il giovane portiere a muoversi in prima persona perché la situazione si chiarisca presto, come del resto ha detto chiaramente anche Montella.

Intanto il Milan continua a muoversi sul mercato: dopo l’acquisto di Musacchio (a Milanello per i test di Milan Lab) che firmerà il contratto nel pomeriggio a Casa Milan, la missione dei due dirigenti rossoneri a Roma ha avuto come obiettivi i due laziali Lucas Biglia (già incontrato l’agente dell’argentino in uno studio legale) e Keita: pronta una offerta di 40 milioni per i due giocatori ma la Lazio vuole sul piatto non meno di 55 milioni di euro.

Potrebbero esserci stati contatti anche con la sponda giallorossa per un centrocampista che piace tanto a Montella, l’altro argentino Leandro Paredes, ma anche un sondaggio per Dzeko. Martedi 30 è il giorno di Franck Kessie: è la data dell’incontro con il presidente Percassi per chiudere la trattativa già avanazata. Nel caso di esito positivo delle trattative già abbozzate, rimamgono ancora due ruoli da chiudere: il difensore di fascia destra e soprattutto l’attaccante centrale. Ma si comincerà a lavorare solo dopo la finale di Cardiff. Due i sogni: Alvaro Morata (ma il Milan vorrebbe capire quali siano le possibilità per il tentativo) e Andrea Belotti, il preferito dai tifosi del Milan.

Fonte: di Carlo Pellegatti per “Premium Sport HD

Ufficiale: Diego Lopez all’Espanyol a titolo definitivo

Diego Lopez-Milan, è finita. Tramite l’account twitter ufficiale, il club rossonero ha annunciato il trasferimento del portiere all’Espanyol, dove ha militato in prestito nell’ultima stagione. Di seguito il comunicato del Milan:

“AC Milan comunica di aver ceduto a titolo definitivo Diego Lopez all’Espanyol”.

Belotti: “Io, con la passione per il Milan grazie a mio fratello”

Attaccante del Torino e della Nazionale italiana, ma vero e proprio sogno di mercato del Milan, Andrea Belotti ha parlato così della propria fede rossonera:

“Mio fratello è un milanista sfegatato e mi portava a veder le partite del Milan. Da lì è nata questa passione – ha dichiarato il Gallo a inizio stagione, in un’intervista riproposta oggi da Sky Sport 24 – ma quando ho iniziato a giocare a livelli professionistici si è un po’ spenta perché dovevo pensare alla squadra in cui giocavo“.

Kessié-Milan, si chiude tra sette giorni

Bisognerà aspettare ancora una settimana per la chiusura della trattativa Kessié. Tra sette giorni, il 30 maggio, è previsto l’ultimo decisivo incontro tra la dirigenza del Milan e il presidente dell’Atalanta Percassi: sarà questa – riferisce Premium Sport – l’occasione per chiudere la trattativa, già in fase molto avanzata. Con l’ivoriano, invece, c’è già un’intesa per un ricco contratto quinquennale.

 

Sacchi: “Contento del ritorno del Milan in Europa. Spero…”

L’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi, presente a Chieti per ritirare un riconoscimento assegnatogli dalla Giuria, nell’ambito del Premio Nazionale “Giuseppe Prisco”, ha salutato con piacere il ritorno in Europa dei rossoneri:

È una bella notizia, ma mi auguro che arrivino altre notizie positive. Mi fa piacere per l’ambiente e i tifosi. Auguro al Milan ancora tanti successi, e alla nuova proprietà di poter ricalcare quello che ha fatto Silvio Berlusconi, visto che sotto la sua gestione in trent’anni, il Milan è riuscito a vincere 5 Coppe dei Campioni, cosa mai accaduta nella storia del calcio italiano a nessuna altra formazione”.

Fonte: ANSA.it

Piccola o grande, l’Europa del Milan è sempre festa

Domenica centrato il ritorno nelle coppe, oggi gli eroi di Atene si radunano dieci anni dopo (via “il Giornale”)

È perfetta la sintesi di Arrigo Sacchi, uno che ha legato la propria carriera di rivoluzionario del calcio al lancio del Milan di Silvio Berlusconi.

Ha detto: «Auguro al Milan un nuovo inizio ma i ricordi berlusconiani sono ingombranti». Perciò ha fatto un certo effetto, presso il popolo rossonero, quella festa dopo l’accesso all’Europa league, sotto la curva amica, con Montella lanciato in aria, rito che a San Siro era di solito riservato alle grandi conquiste internazionali o all’arrivo dello scudetto.

Il sapore è stato diverso: ha rappresentato più uno sberleffo rivolto al flop interista che un’autentica conquista degna della storia milanista. E la conferma di questo doppio standard è arrivata grazie a una curiosa coincidenza. Oggi infatti i reduci di Atene 2007, l’ultima Champions della magica collezione, con in testa Carlo Ancelotti e Adriano Galliani, sono pronti a radunarsi in un ristorante per ricordare l’ultima impresa di quel Milan che fu capace dalle ceneri di calciopoli di risorgere in tempo utile per guadagnarsi col play-off vinto contro la Stella Rossa di Belgrado, l’accesso all’autostrada che lo portò ad Atene, alla rivincita col Liverpool.

Sarà una cerimonia intima, location tenuta segreta dagli organizzatori, senza il sigillo del Milan cinese che avrebbe voluto in un primo tempo accogliere la rimpatriata a casa Milan. Una sola concessione è stata fatta: Ambrosini potrà passare oggi da via Aldo Rossi per ritirare la coppa delle grandi orecchie che sarà esposta al centro della tavolata.

Alla nostalgia canaglia del vecchio Milan pieno di allori, ha fatto quasi da contrapposizione l’attivismo di Fassone e Mirabelli impegnati sul mercato per rimodellare la squadra arrivata sesta e perciò ai preliminari di Europa league (confermata la cancellazione del derby nella tournèe asiatica). Ieri mattina a Milano si è presentato Mateo Musacchio, 27 anni ad agosto, difensore centrale di Villarreal e nazionale argentino, passaporto italiano: è ufficialmente il primo acquisto del Milan di mister Li. Per chi è amante dei corsi e ricorsi storici vale una rievocazione: anche il Milan di Berlusconi debuttò sul mercato con l’acquisto di Dario Bonetti, un difensore centrale. Non solo.

Mentre Musacchio svolgeva le visite mediche regalando la solita banale frase («sono molto contento») la nuova coppia di dirigenti ha compiuto un blitz a Roma per allacciare la trattativa con la Lazio riferita a Keita (Marotta nel frattempo si è defilato) e a Biglia, attaccante veloce e regista di centrocampo. Già definiti, solo da perfezionare, gli altri due arrivi: Rodriguez e Kessiè. Più che una campagna di rafforzamento è un’autentica rifondazione.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Lazio, il Milan punta Keita e Biglia: offerti 40 milioni

Non sarà proprio una passeggiata, perché nonostante la condizione del cartellino in scadenza di contratto, la valutazione che fa il presidente della Lazio dei suoi giocatori è di 25 milioni per Biglia e 30 per Keita. Un pacchetto complessivo di 55 milioni, molto distante dai 40 che il Milan metterà inizialmente sul piatto per entrambi i calciatori, protagonisti di questa stagione esaltante agli ordini di Simone Inzaghi. C’è un’ampia forbice tra domanda e offerta, insomma, ma considerando anche le tempistiche e le esigenze del club rossonero, non è niente di insormontabile e che non possa essere colmato dopo una lunga (e probabilmente estenuante) trattativa.

L’incontro tra società avverrà nelle prossime ore a Roma e la sensazione e che sarà il primo di una lunga serie. La Lazio proverà a resistere, per esaudire le richieste del suo allenatore. E se anche non ce la dovesse fare, Inzaghi ha già spiegato che cosa si aspetta come “piano B”: “Se andranno via dei campioni, mi aspetto qualcuno dello stesso valore”.

Non smentisce l’interesse del Milan il direttore sportivo Igli Tare, che a margine del Premio Maestrelli a Norcia, ha confermato che la Lazio farà di tutto per trattenere i suoi campioni: “La cosa più importante è che la volontà della società sia quella di trattenere questi giocatori. Stiamo parlando con loro per il prolungamento del contratto e come ho già detto prima della gara con l’Inter, serve la volontà di entrambi e tutte e due le parti devono essere contente. Se c’è la possibilità di trattenerli ben venga. Loro hanno dato tanto alla Lazio, ma il discorso vale anche a parti invertite. Noi faremo al massimo delle possibilità per cercare di trattenerli. Vediamo da qui alla fine cosa succederà”.

Fonte: la Repubblica

Il primo giorno di Musacchio a Milano

Rivivi l’intera giornata del difensore argentino

Visite mediche, tanti sorrisi e ritorno in hotel. È questo il menù del primo giorno di Mateo Musacchio a Milano. L’argentino, in mattinata, si è sottoposto ai primi controlli medici presso la clinica “La Madonnina”, mentre nel pomeriggio si è trasferito in un’altra sede per chiudere la seconda parte delle visite. La giornata è poi proseguita con un giro in città prima di chiudersi con il rientro in Hotel.

Fonte: AC Milan

Milan, per l’attacco si ripensa a Simeone

Il Milan sta pensando al futuro e per l’attacco spunta l’ipotesa Simeone. Il Cholito, che quest’anno ha segnato dodici gol in trentacinque presenze con la maglia del Genoa, è finito nei radar rossoneri. L’intenzione è quella di impostare la trattativa con uno scambio con Lapadula più conguaglio economico.

Simeone, dopo un’ottima annata nonostante la stagione deludente del Genoa, viene valutato intorno ai 15-18 milioni di euro dal Milan mentre la valutazione del Genoa è sui 25, come quelli richiesti circa due mesi fa.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Biglia-Keita, la Lazio chiede 50 milioni

Non solo difesa però, il Milan sta lavorando su ogni reparto per tornare competitiva su tutti i fronti già dalla prossima stagione. Oggi l’ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli sono stati protagonisti di una ‘missione romana’. Obiettivi della visita nella capitale Biglia e Keita.

Incontro avvenuto con il presidente Lotito nel primo pomeriggio in uno studio legale romano. Presente anche il centrocampista argentino, che si è intrattenuto insieme alla dirigenza del Milan. La richiesta della Lazio è di 50 milioni per Biglia e Keita. Sull’attaccante, però, sembra sempre in vantaggio la Juventus, che già da tempo segue il giocatore con interesse.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Montella: “Gigio, ora devi fare una scelta. Keita? Se ne parlo il prezzo si alza. Deu…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato a 360° del mercato del Milan. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal mister.

Su Donnarumma: “La società sta facendo degli sforzi enormi per riconoscere le sue grandi qualità – dice l’Aeroplanino a Premium Sport -. Gli voglio bene come a un figlio, ma ora deve fare una scelta e capire cosa vuole fare da grande. Ma con la massima serenità perché il club sta facendo di tutto per tenerlo”.

Su Keita: “Ci sono tanti Keita bravi nel mondo. Quello della Lazio è un giocatore molto interessante ma ogni volta che parliamo di un giocatore si alza il suo valore, poi con Lotito ancora di più”.

Sul futuro numero 9 tra Keita, Kalinic e Morata: “Forse nessuno dei tre. La maglia numero 9 è di Lapadula e per il momento se la tiene lui. Quando giocavo e arrivava un attaccante forte che voleva il 9 non gliel’ho dato”.

Su Musacchio: “È un giocatore che ha il gradimento da tutte le parti”.

Su Deulofeu: “Ci ha dato tanto e ha avuto un grande impatto. Non è un giocatore del Milan quindi il suo destino non lo decidiamo noi ma io penso che tutti i giocatori sono sostituibili, così come gli allenatori”.

Milan, proposto Zabaleta. Ma andrà al West Ham

E potranno esserci tanti altri giocatori che rispondono all’identikit che ha in mente il ds rossonero (un esterno destro, ndr): nelle scorse settimane è stato proposto al Milan anche Pablo Zabaleta, terzino dell’Argentina a scadenza col Manchester City.

Non se ne è fatto nulla, Zabaleta andrà al West Ham, ma rende l’idea di come la lista sia lunga e non esclude nuove ipotesi. Per un Milan che si rifarà il look, anche sulle fasce.

Fonte: calciomercato.com

Suso: “Morata-Milan? Sarei molto felice. Sul rinnovo…”

Il trequartista del Milan, Suso, ha parlato di futuro e di mercato:

Se dovesse arrivare Morata sarei molto felice, poi se arrivassero anche altri calciatori lo sarei ancora di più perché vorrebbe dire che il livello della squadra si alzerebbe”, ha dichiarato lo spagnolo a Sky Sport.

Il mio rinnovo? Ho sempre detto che sono felice qua, mancano due anni di contratto e possiamo stare tranquilli. Alla fine credo che la società si muoverà sul mercato, se arrivassero i nomi che si fanno saremmo una squadra molto competitiva pronta a vivere un’annata migliore di questa”.

Milan, piace anche Thauvin se salta Keita

Per quanto concerne l’esterno offensivo, invece, spunta un’alternativa a Keita Baldé, in caso il senegalese decidesse di sposare il progetto Juventus: il nome buono può essere quello di Florian Thauvin, autore di un’ottima stagione al Marsiglia (spesa in prestito) e di proprietà del Newcastle neopromosso in Premier League.

Cercato dalla Lazio nella passata stagione, come possibile sostituto del partente Candreva, il francese rappresenterebbe il piano B per i rossoneri. Pronti a muoversi sempre più sul mercato, con la dirigenza attiva per regalare a Montella una rosa di livello in vista della prossima stagione.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, primi sondaggi per Aleix Vidal

Nome nuovo per la corsia destra. Il Milan ha avviato i primi sondaggi per Aleix Vidal, esterno in forza al Barcellona: capace di giocare sia da terzino sia da ala, lo spagnolo potrebbe essere il jolly di Montella per la corsia, utilizzabile “alto” e “basso” nel 4-3-3 che ha in mente l’Aeroplanino per la prossima stagione.

Utilizzato poco da Luis Enrique, Vidal può partire dal Barça per una cifra relativamente bassa, anche se sarà a disposizione solo da fine luglio: l’ex Siviglia – riferisce Sky Sport – sta recuperando dalla rottura della caviglia dello scorso febbraio. Per l’out destro piace anche l’atalantino Andrea Conti.

 

Serie A, gli orari dell’ultima giornata: Cagliari-Milan domenica ore 15

La Lega Calcio ha ufficializzato gli orari delle gare dell’ultima giornata di campionato. I campioni d’Italia anticipano al sabato: Bologna-Juventus, infatti, sarà spostata alle 18.00 del 27 maggio. Questo permetterà alla squadra di Allegri di avere 24 ore di riposo in più in vista della finale di Champions, in programma sabato 3 giugno a Cardiff. Allo stesso orario della gara del Dall’Ara anche Atalanta-Chievo, mentre alle 15.00 di domenica Cagliari-Milan. Tutte squadre che hanno già raggiunto i rispettivi obiettivi.

Anticipate alle 18.00 di domenica le gare che assegneranno il secondo posto: sia Roma-Genoa (l’ultima di Totti, con l’Olimpico tutto esaurito) che Sampdoria-Napoli. Restano alle 20.45 le due gare in cui si gioca la salvezza (Crotone-Lazio e Palermo-Empoli), assieme ad altre 3 partite, ininfluenti ai fini della classifica: Fiorentina-Pescara, Inter-Udinese e Torino-Sassuolo.

SERIE A TIM 2016/2017 PROGRAMMA GARE 19ª GIORNATA DI RITORNO
Sabato 27 maggio 2017 ore 18.00 ATALANTA – CHIEVOVERONA
Sabato 27 maggio 2017 ore 18.00 BOLOGNA – JUVENTUS
Domenica 28 maggio 2017 ore 15.00 CAGLIARI – MILAN
Domenica 28 maggio 2017 ore 18.00 ROMA – GENOA
Domenica 28 maggio 2017 ore 18.00 SAMPDORIA – NAPOLI
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 CROTONE – LAZIO
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 FIORENTINA – PESCARA
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 INTER – UDINESE
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 PALERMO – EMPOLI
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 TORINO – SASSUOLO

Fonte: Sky Sport

Milan, Fassone e Mirabelli in missione a Roma: Biglia e Keita gli obiettivi

Raggiunto l’obiettivo Europa League, per il Milan è già tempo di pensare a rinforzare la squadra in vista della prossima stagione. In difesa i colpi Musacchio – che oggi ha sostenuto le visite mediche – e Ricardo Rodriguez – ormai in pugno -, ma la società rossonera continua a muoversi per regalare altre pedine importanti a Vincenzo Montella.

Nella giornata di oggi è in programma una ‘missione romana’ per l’ad Marco Fassone e per il ds Massimiliano Mirabelli: ci sono buone possibilità che l’obiettivo della missione sia Lucas Biglia. Si cercherebbe infatti un contatto con l’argentino della Lazio, profilo considerato ideale per il centrocampo rossonero. ‘Missione romana’ per Fassone e Mirabelli: è possibile che l’obiettivo del Milan sia Biglia.

Aggiornamento: le due società dovrebbero vedersi in queste ore non solo per parlare di Lucas Biglia – con il quale ci sarebbe stato in segreto un incontro oggi nel primo pomeriggio -, ma anche per provare ad approfondire il discorso legato a Keita Balde. In programma dunque un appuntamento tra il Milan e il presidente biancoceleste Lotito, nelle prossime ore sono attesi sviluppi. Incontro tra Milan e Lazio, sul tavolo Biglia e Keita.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, riecco l’Europa. La prima vittoria cinese regala il sesto posto

Montella (100 successi) bravo in una fase di transizione e senza un euro sul mercato (via “il Giornale”)

È la seconda luce in fondo al tunnel dopo l’abbagliante notte di Doha. Il Milan di Montella è arrivato sesto e ha guadagnato con un rotondo 3 a 0 sul Bologna fragile come un grissino l’accesso ai preliminari di Europa League.

Appuntamento a fine luglio con qualche viaggio esotico ma è un purgatorio fondamentale per dimenticare la colpevole assenza dei tre anni precedenti nell’attesa di dare la scalata alla Champions. Perciò ieri anche i rossoneri hanno festeggiato (a eccezione di Bacca che è tornato mesto negli spogliatoi) sotto la curva dei loro più fedeli sostenitori. I numeri e le riflessioni sull’evento sono diventati millanta, come avrebbe scritto Gianni Brera. Montella, col successo numero 100 della carriera da allenatore, ha fatto meglio dei suoi tanti predecessori (Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic e Brocchi) che pure hanno goduto di condizioni vantaggiose, specie il serbo che ha usufruito di un potenziamento sontuoso (Romagnoli, Bacca e Bertolacci, 68 milioni investiti).

La contabilità è la seguente: vinta la Supercoppa d’Italia, centrato l’obiettivo internazionale, perso il quarto di Coppa Italia arrendendosi in 10 contro 11 davanti alla Juve: mica male. È già questo un risultato prestigioso perché il tecnico napoletano ha lavorato in piena epoca di transizione da una proprietà all’altra, ricevendo la protezione competente di Galliani ma senza avere un euro da investire sul mercato. Si è accontentato delle briciole (Deulofeu e Ocampos) e con quelle ha apparecchiato un pranzo di qualità. Proprio lo spagnolo (in assenza dell’altro sodale decisivo Suso) ha firmato il secondo sigillo consecutivo tra Bergamo e ieri a San Siro: 4 punti in una settimana sono il suo saldo attivo. Il Milan degli scappati di casa (dixit Cassano) è arrivato davanti all’Inter che ha speso cento milioni nell’estate scorsa e veniva accreditata del ruolo di anti-Juve. È un’altra medaglietta al petto del gruppo caduto più volte ma rialzatosi con uno scatto di reni nella curva decisiva della stagione.

A dispetto del risultato, non è stata una comoda passeggiata sotto il sole quasi estivo di Milano. Il Bologna non ha mai tirato in porta e questo è il dato più concreto che può dare conto dell’opposizione della squadra di Donadoni. Nel primo tempo i milanisti hanno molto sprecato d’accordo, ma ha funzionato poco e male il sistema di gioco scelto da Montella: i due centravanti, Bacca e Lapadula, uno al fianco dell’altro, hanno moltiplicato i limiti e gli errori invece che esaltarne le qualità balistiche. Decisivi un paio di cambi avvenuti nella seconda frazione: il primo (Mati Fernandez al posto dello spento Bertolacci) ha dato geometria e dettato un assist, il secondo (Honda al posto di Bacca fischiatissimo) ha contribuito con un bel gol su punizione a mettere in banca il successo. Montella ha preso atto all’intervallo dell’errore commesso e corretto lo schieramento. Non solo. A pochi minuti dai titoli di coda ha consentito a un giovanotto della primavera, Cutrone, di debuttare in serie A: è una scelta simbolica che valorizza la svolta berlusconiana (puntare sul vivaio) dopo il lancio di Locatelli. Da aprile il Milan non vinceva più. Quello di ieri è stato il primo iscritto d’ufficio sul conto del nuovo azionista cinese. Può moltiplicare l’entusiasmo di Fassone e Mirabelli che hanno già messo a segno un tris di acquisti.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Romagnoli, visita di controllo al menisco

Non solo Musacchio stamane alla “La Madonnina”. Anche Alessio Romagnoli, suo futuro compagno di reparto, ha fatto visita alla clinica meneghina: l’ex Samp – fa sapere Sky Sport – ha effettuato una visita di controllo al menisco, problema che lo ha costretto a saltare tre partite prima del rientro in Atalanta-Milan. Accompagnato dal padre e dal medico sociale Rudy Tavana, Romagnoli si sta sottoponendo a degli esami strumentali.

Milan, è Belotti l’alternativa a Morata: contatti continui. Si punta sul suo essere “milanista”

Dall’ufficialità ormai prossima di Musacchio ai colpi Kessié e Ricardo Rodríguez ormai chiusi, passando per la ricerca del bomber utile a regalare al Milan della prossima stagione un profilo importante per competere al meglio tra Italia ed Europa.

La dirigenza rossonera ha individuato in Andrea Belotti la principale alternativa ad Alvaro Morata e Pierre-Emerick Aubameyang per l’attacco: profilo sul quale la società rossonera si è spostata con convinzione, nonostante la richiesta del Torino resti attualmente pari alla clausola rescissoria (da 100 milioni) fissata per una possibile cessione all’estero.

La strategia rossonera resta incentrata sull’essere ‘milanista’ di Belotti, per un’esperienza rossonera che per l’attaccante granata rappresenterebbe il coronamento di un sogno, e sulla consapevolezza che il Toro non può rischiare, dopo la fantastica stagione vissuta, di non cederlo. Contatti continui nelle scorse ore e nei prossimi giorni, anche con l’agente del giocatore, per tentare il colpo: in casa di mancata riuscita positiva, possibile la virata su profili alla Nikola Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Honda ai saluti: “Lascio il Milan. Spero di tornare non da calciatore”

Addio con gol per Keisuke Honda. Ai suoi ultimi giorni milanisti prima della scadenza del contratto, il giapponese è stato decisivo contro il Bologna con una bella prestazione e con la rete del 2-0: una delle pochissime gioie, forse l’unica, di una stagione trascorsa praticamente tutta in panchina. Honda ha salutato il Milan con queste parole riportate sul proprio profilo twitter:

Cari Milanisti, grazie. Grazie perché questi 3 anni e mezzo sono stati una sfida continua ma mi hanno permesso di migliorare come uomo. Lascerò’ il Milan termine di questa stagione ma spero di rivedervi presto, magari in in veste diverse da quelle di calciatore. Nel frattempo continuerò’ a impegnarmi giorno dopo giorno per raggiungere i miei obbiettivi. Forza Milan, sempre!

Con affetto, Keisuke”.

Milan, domani l’ufficialità di Musacchio

Le visite mediche questa mattina alla clinica “La Madonnina”, le firme nella giornata di domani. Il Milan e Mateo Musacchio sono finalmente pronti a dirsi “sì”: il trasferimento in rossonero dell’argentino, annunciato da diverse settimane, diverrà ufficiale domani 23 maggio. Nelle casse del Villarreal finiranno 18 milioni di euro, mentre il giocatore si legherà al Diavolo con un contratto quadriennale.

Aubameyang, sogno del Milan: la corsa entra nel vivo

Bundesliga, Premier League e Liga concluse. La Serie A si congederà fra sette giorni. Questa che è appena entrata, però, potrebbe essere già la settimana di uno dei più ambiti uomini mercato, Pierre-Emerick Aubameyang. Oggi in Germania si è ricamato molto sulle ultime sue dichiarazioni, sintetizzabili in uno stringato “in settimana ci siederemo con la società e decideremo il mio futuro”. Un futuro che, con elevatissime probabilità, sarà lontano da Dortmund. Per l’attaccante gabonese, laureatosi capocannoniere in Germania davanti a Lewandowski, c’è la fila da tempo.

Auba è il sogno del nuovo Milan, come raccontatovi sin da gennaio con la consapevolezza che la montagna da scalare è altissima. Psg e Manchester City, grazie alle proprietà made in Qatar, possono soddisfare qualsiasi richiesta economica e offrire lo scenario della Champions League. Discorso simile anche per il Chelsea, senza dimenticare la vecchia promessa fatta da Pierre al nonno sul Real Madrid e il fatto che, in generale, un attaccante con le sue caratteristiche, nel pieno della maturità agonistica (compirà 28 anni a giugno), farebbe comodo davvero a chiunque. La corsa ad Aubameyang entra davvero nel vivo.

Fonte: Alfredo Pedullà

Musacchio-Milan, ci siamo: visite mediche in corso

Questa mattina Mateo Musacchio è stato avvistato alla clinica La Madonnina dalle telecamere di SportItalia. Il difensore del Villarreal è a Milano per svolgere le visite mediche, primo passo verso l’ufficialità del trasferimento in rossonero.

Ecco la foto che immortala l’arrivo del calciatore argentino.

Aubameyang in italiano: “Futuro? Vedremo…”

Con la qualificazione in Champions League è finita la Bundesliga del Borussia Dortmund ed anche la straordinaria stagione di Pierre-Emerick Aubameyang: l’attaccante del Gabon ha segnato 39 gol in 45 presenze, migliorando le 39 reti in 49 partite dello scorso anno. Naturale che sia cercato da mezza Europa, anche se Milan (nelle cui giovanili ha già giocato nel 2007/08) e Real Madrid sono sicuramente in prima fila. 

Dopo il match con il Werder Brema, Aubameyang ha risposto in modo criptico alla domanda sul suo futuro e, imprevedibilmente, lo ha fatto in lingua italiana: “Questo lo vedremo, devo decidere la settimana che viene”. L’intervistatore si rivolge allora verso il traduttore che rimane di stucco. E Aubameyang ribadisce: “Digli quello che vuoi, vedremo, questa settimana devo parlare con il club, vediamo cosa facciamo”. Indizio di un futuro in Serie A?

Fonte: Premium Sport HD

Gattuso: “Milan cinese? Una realtà a cui dobbiamo abituarci”

L’ex centrocampista del Milan, Gennaro Gattuso, ha parlato di Milan sulle colonne del Corriere di Bologna:

L’arrivo dei cinesi? È una realtà alla quale tutti noi dobbiamo abituarci. Se questo è l’unico modo per riportare il nostro calcio a grandi livelli in Europa evviva i cinesi, i canadesi e tutti quelli che vengono a investire nelle nostre società.

L’importante è che percorrano le strade giuste. Serve la passione, la programmazione, l’organizzazione. Quello che ha fatto la Juve deve essere seguito da tutte le altre come il Vangelo. Quando parlavano Maldini, Costacurta li ascoltavo in silenzio, perché le regole che dettavano a tutti noi le rispettavano proprio loro per primi”.

Romagnoli: “Milan, è una stagione da 7,5-8. Difesa a tre? Mi trovo bene”

Queste, invece, le risposte sempre a Milan TV di Alessio Romagnoli:

“Sarà la prima volta per me in Europa League, speriamo di far bene. Era un obiettivo inseguito da tutti fin dall’inizio”. Arrivato al termine di una sfida non scontata: “Una gara sudata, vinta grazie agli ingressi di Honda e Mati Fernandez”. Il difensore vuole fare i complimenti alla squadra: “Siamo un grande gruppo, lo dimostra anche chi gioca meno come Keisuke: sono felice per il suo gol”.

Infine, sul reparto difensivo: “Difesa a 3 o a 4? Non è che cambi poi così tanto. Il Mister ci schierava a 3 già mesi fa, soprattutto in fase di possesso. Io mi trovo sempre bene. Un voto alla stagione? Positivo, 7,5-8. Potevamo fare di più ma va bene così”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Orgoglioso dei miei ragazzi, il Milan ha raggiunto gli obiettivi fissati. La Juve…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato così al termine del match tra il Diavolo e il Bologna, che ha consegnato ai rossoneri l’aritmetica dell’Europa.

Sull’obiettivo raggiunto: “Sono molto soddisfatto, sono stati raggiunti gli obiettivi di inizio anno con la Supercoppa. Peccato per la Coppa Italia, ma abbiamo perso con onore. Ora siamo più sereni, sono contento del risultato e ringrazio tutti, anche le anime dietro alla squadra.

Sulla rosa che serve per il doppio impegno Italia-Europa: “Sono esperto dell’EL e siamo arrivati anche abbastanza avanti alla Fiorentina. Ora ci siederemo e vedremo che fare, ora si potrà lavorare con più tranquillità”.

Su Honda e Bacca: “Si è battuto con Lapadula, era un modulo inedito oggi e c’erano rischi. Non erano colpevoli né Bacca né Bertolacci, ma ho dovuto fare una scelta e l’ho fatta tirando una monetina. Mi dispiace, ma non ha colpe particolari oggi. Honda è entrato col passo giusto e la mentalità giusta di chi vuole determinare”.

Sul 6^ Scudetto della Juve: “Complimenti. Vedremo se riusciremo a cambiare la tendenza, sono diventati noiosi. Il Milan deve avere ambizioni, anche loro quando hanno vinto il primo scudetto erano arrivati al 6^ posto. Per chi ha la storia come la nostra è più facile, anche se Roma e Napoli sono attrezzate”.

Sul carattere della squadra: “Nelle difficoltà ci vogliono valori che i ragazzi han dimostrato di avere. È una squadra che non molla, orgogliosa, con un’anima, che nelle difficoltà gioca libera. È un gran valore per una squadra – ha dichiarato il mister a Premium Sport – sono orgoglioso di quanto hanno fatto i ragazzi, sempre presenti nelle difficoltà e con equilibrio. Non è facile, sono soddisfatto”.

Sulla campagna acquisti: “C’è totale sintonia con la dirigenza. Non volevo mandare messaggi alla squadra diversi dall’attualità e ho detto delle bugie bianche, ma con Mirabelli c’è confronto quotidiano, ci trasferiamo idee e sogni”.

Su Lapadula e Gomez: “Non faccio e non conosco il mercato, ma quando chiedono attaccanti agli altri chiedono da 50 milioni in su. Quindi anche Lapadula vale tanto”.

Sui tifosi: “Ci tengo a ringraziarli, ci hanno accompagnato tutto l’anno. Per chi è abituato a giocare al top, accompagnare la squadra per obiettivi diversi degli altri anni è motivo d’orgoglio per me e per i ragazzi: il loro sostegno è molto sentito e ci hanno dato aiuto per fare delle imprese”.

Sull’Inter: “Mi fa piacere arrivare davanti, ma non ci avevo ancora pensato”.

Montolivo: “Tenevamo tantissimo all’Europa. La società farà bene”

Questo il commento del capitano del Milan, Riccardo Montolivo, sul ritorno dei rossoneri in Europa:

Ci tenevamo tantissimo. Il sesto posto conta, per una squadra giovane come noi fare un’esperienza europea. Un po’ lunghi nel primo bene nella ripresa. La mano di Montella si è sempre vista, l’identità si è sempre vista. Ci siamo resi conto che potevamo giocarcela con l’Inter – ha dichiarato il centrocampista a Premium Sport – alla fine non conta quanto spendi ma il campo. Noi non ci accontentiamo di quanto fatto.

La Nazionale? So che ci vuole tempo, devo prima riconquistarmi il posto nel Milan, ma spero che la partita allo Stadium con la Spagna non sia l’ultima in azzurro. Su Bacca, è uscito sullo 0-0 perciò è normale che abbia ricevuto i fischi, ma penso abbia fatto bene con Lapadula in coppia, e i suoi gol sono stati importanti nella stagione, anch’io ero stato fischiato. La società farà bene“.

Bologna ko 3-0: il Milan torna in Europa!

Missione compiuta. Il Milan non fallisce il match point con il Bologna e torna in Europa dopo tre anni di assenza. La gara di San Siro si decide tutta nella ripresa: a sbloccarla è Deulofeu, mentre il raddoppio arriva con una bella punizione diretta di Honda. La ciliegina sulla torta la mette nel recupero Lapadula, per la rete del definitivo 3-0.

Male nel primo tempo e a inizio della ripresa, il Milan è stato bravo a non perdere la calma e a scardinare il fortino Bologna dopo più di un’ora di gioco praticamente senza occasioni. Ottimo Deulofeu e generosissimo Lapadula, finalmente inoperoso Donnarumma, decisivo Montella con gli azzeccatissimi cambi Mati Fernandez-Honda: subentrati per gli spenti Bertolacci e Bacca, i due sono risultati determinanti ai fini del risultato finale e della bella vittoria rossonera con l’assist dell’1-0 (griffato dall’ex Fiorentina) e dal raddoppio su calcio piazzato del giapponese, ai saluti con il pubblico del Meazza.

Il successo sul Bologna consegna ai ragazzi di Montella la certezza aritmetica del 6^ posto e dunque dei preliminari di Europa League. Le difficoltà dell’ultimo mese e mezzo di campionato, tra una vittoria che mancava dal 9 aprile e le tante “distrazioni” societarie e di mercato, non hanno influito sul risultato finale della squadra: il Diavolo ha raggiunto l’obiettivo minimo stagionale del ritorno nelle coppe.

Bertolacci: “Milan-Bologna come una finale”

Il centrocampista del Milan, Andrea Bertolacci, ha parlato a pochi minuti dall’inizio del match tra i rossoneri e il Bologna:

“Questa per noi è come una finale, tre punti significherebbero Europa. Dobbiamo affrontare con il giusto atteggiamento e determinazione. Qui in casa dobbiamo iniziare a trascinare il pubblico per tornare in una competizione europea. Condizione fisica? Sulla carta siamo più forti – ha dichiarato Bertolacci a Milan TVma dobbiamo recuperare un po’ di energie per essere al meglio”.

Gustavo Gomez, difensore paraguaiano

Milan-Bologna, le formazioni ufficiali: Bacca-Lapa in attacco, c’è Gomez

Ecco le formazioni ufficiali di Milan-Bologna, match valevole per la 37^ giornata di Serie A:

Milan (3-5-2): Donnarumma; Gomez, Paletta, Romagnoli; Deulofeu, Bertolacci, Montolivo, Pasalic, Vangioni; Bacca, Lapadula. All.: Montella.

Bologna (4-2-3-1): Mirante; Torosidis, Gastaldello, Helander, Mbaye; Donsah, Taider; Verdi, Krejci, Di Francesco; Destro. All.: Donadoni.