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Il non rinnovo di Gigio? Raiola: “Questione di principio”

Il club rossonero voleva un accordo rapido per il rinnovo di Donnarumma, in scadenza a Giugno 2018, e, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, da qua la decisione di Raiola di non rinnovare col Milan. Infatti questa decisione non è stata presa per problemi economici “ma di tempo e di principio”. Raiola chiedeva dunque più tempo mentre la dirigenza rossonera stabilì un ultimatum al 13 giugno e secondo il procuratore era una richiesta inaccettabile.

Gigio, e ora? Tra cessione e tribuna, gli scenari del caso Donnarumma

Gigio Donnarumma ha deciso: non rinnoverà il contratto che, al momento, lo lega al Milan sino al 30 giugno 2018. La notizia, tanto dolorosa quanto inaspettata, è arrivata alle 17.27 di ieri dopo l’ultimo atteso incontro tra l’a.d. Fassone e l’agente Mino Raiola, in cui è stata certificata la volontà del giocatore di rifiutare la proposta avanzata dai rossoneri per un quinquennale da ben 5 milioni a stagione. Dubbi sul progetto cinese e la tentazione Real Madrid, anche a fronte di un’offerta economica comunque importante, hanno portato il portiere e il procuratore a prendere una strada diversa dal Diavolo, chiudendo di fatto la avventura milanista del ragazzo di Castellammare.

È adesso però che si apre la partita più intricata ed enigmatica del caso Donnarumma. Il “no” al rinnovo è la pietra tombale sui progetti della società di renderlo il leader del nuovo corso e dei sogni di tifosi di aver trovato l’erede di Baresi e Maldini, ma non ha come epilogo scontato la cessione immediata. Il neo presidente Yonghong Li, in queste prime settimane a capo del Milan, è stato chiaro: non vuole passare alla storia come il presidente che ha venduto Gianluigi Donnarumma. E per questo l’attuale posizione della società è chiara e immodificabile: il 99 rimarrà sino alla natura scadenza del contratto. Non da titolare (lo stesso Montella ha chiarito che non riterrebbe sereno e dunque utilizzabile un portiere “in scadenza”, ndr), ma da riserva di un nuovo numero uno: in pole c’è Neto, piace Szczesny – vicinissimo però alla Juve -, la sorpresa può essere Mattia Perin.

Ma, si sa, il mercato è ancora estremamente lungo. E di qui a due mesi possono cambiare molte cose: il tempo, e soprattutto un’offerta economica ritenuta congrua, possono ammorbidire il “no” categorico alla cessione di Donnarumma. La situazione contrattuale non permette al Milan di tirare sul prezzo del cartellino, ma se il Real dovesse presentare una proposta degna del valore del giocatore (tra i 40 e i 60 milioni) la trattativa potrebbe decollare. Difficile, invece, che Fassone e Mirabelli possano cederlo per i 25-30 milioni ipotizzati in queste ore: a quelle cifre è più plausibile che il giocatore rimanga un anno in tribuna. Ci vorrà tempo, ma l’ipotesi di una cessione, oggi impraticabile, col passare delle settimane può diventare la più logica. Con Gigio che, in ogni caso, ha scelto Madrid: sogna di giocare con i Galacticos, tanto da aver già rifiutato un assegno in bianco del PSG. Difficile, invece, che possa restare in Italia.

Ufficiale: Donnarumma non rinnova. Fassone: “Amareggiati, ma il Milan va avanti”

Notizia importante dall’incontro tra il Milan e Raiola: Gigio Donnarumma non rinnoverà il contratto che lo lega ai rossoneri. Ad annunciarlo è stato Marco Fassone in una conferenza convocata a Casa Milan apposta per rendere pubblica la volontà del portiere di non prolungare: “È una decisione che ci amareggia, ma il Milan va avanti“, il commento lapidario dell’a.d. rossonero.

Casa Milan, è arrivato Raiola: al via l’incontro chiave per Donnarumma

L’agente di Gigio Donnarumma, Mino Raiola, è arrivato da pochi minuti a Casa Milan. Il procuratore italo-olandese – riporta Sky Sport – ha raggiunto la sede rossonera accompagnato dal fratello Enzo e dall’avvocato Rigo, dando il via all’atteso e decisivo incontro con l’a.d. Fassone e il d.s. Mirabelli per definire il futuro di Donnarumma.

Milan, attesa per il vertice su Donnarumma

Nel pomeriggio appuntamento fra Raiola e dirigenti rossoneri

Giornalisti e troupe televisive sono piazzati davanti a Casa Milan dove nel pomeriggio è atteso il vertice considerato decisivo nella trattativa per il rinnovo del contratto fra il club rossonero e Gianluigi Donnarumma, in scadenza fra un anno. Gli agenti del diciottenne portiere, Mino e Vincenzo Raiola, ora a pranzo in un ristorante del centro di Milano, a breve dovrebbero incontrare l’ad rossonero, Marco Fassone, e il ds, Massimiliano Mirabelli.

Sul tavolo c’è un’offerta per il prolungamento fino al 2022 con un ingaggio di 4 milioni di euro, che con i bonus può arrivare a 5 milioni. Il Milan ieri ha fatto filtrare un’apertura di massima alla clausola rescissoria, condizione essenziale posta dagli agenti per consentire al giocatore di cambiare squadra l’estate prossima in caso di mancata qualificazione alla Champions League.

Fonte: ANSA.it

Milan-Donnarumma, domani l’ora della verità: apertura alla clausola

È giunto il momento della verità sul rinnovo di Gigio Donnarumma con il Milan. Dopo mesi di trattativa e schermaglie, domani è previsto un incontro a Casa Milan tra l’agente del portiere, Mino Raiola, e la nuova dirigenza rossonera, composta dall’ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli. Un incontro che dovrebbe risultare decisivo, in un senso o nell’altro.

Il Milan, che a Donnarumma offre un quinquennale da oltre 4 milioni a stagione, appare intenzionato ad aprire alla possibilità di inserire nella trattativa una clausola rescissoria intorno ai 50 milioni, che si attiverebbe nel caso in cui il club non dovesse qualificarsi per la Champions League.

Fonte: ANSA.it

Milan-Raiola, giovedì incontro decisivo per Donnarumma

Era attesa per oggi (ieri, ndr) la risposta definitiva di Donnarumma e del suo agente Mino Raiola alla proposta di rinnovo del Milan. Risposta che però non è arrivata e che ha portato le parti – dopo alcune tensioni – a fissare un incontro giovedì prossimo. Sarà il giorno della verità, quello del faccia a faccia, quando Raiola sarà a Milano ed incontrerà Fassone e Mirabelli.

Si è arrivati a questa decisione dopo una giornata, quella di oggi, ricca di tensioni. Il braccio di ferro è proseguito, con un Milan indispettito dalla non risposta del giocatore e che ha avuto dei contatti con lo stesso Donnarumma che era a Trigoria nel ritiro dell’Under21. Raiola non ha gradito questo contatto, da qui i nervi tesi tra le parti. In merito, è poi intervenuto poi Fassone, per calmare gli animi, così si è deciso per un incontro per risolvere questa situazione. E giovedì sarà la giornata cruciale.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Niente USA o Cina: Ibrahimovic aspetta un segnale dal Milan

Zlatan Ibrahimovic aspetta un segnale dal Milan, il Milan aspetta un segnale da Zlatan Ibrahimovic. Un ostacolo a questa possibilità di un clamoroso ritorno a Milano potrebbe certamente essere Mino Raiola, agente dello svedese e di Gianluigi Donnarumma, viste le difficoltà per il prolungamento del contratto del giovane portiere, ma lor signori sono uomini di mondo come scriveva Alessandro Manzoni. Quindi nel caso di comunanza di intenti i problemi e le incomprensioni potrebbero essere certamente superati.

Ogni anno si parla di un interessamento del calcio statunitense per il campione di Malmoe ma Zlatan vuole rimanere in Europa, perciò niente Usa, Cina o paesi arabi. Anche per questioni familiari. Ecco, la famiglia è stata ed è un elemento determinante per le sue scelte e Milano è la città preferita dalla signora Helena ma c’è di più perché Ibra ha già rivelato che il club che più ha amato è sempre stato il Milan e il suo sogno sarebbe quello di diventare dirigente a fine carriera proprio nel Milan.

Un desiderio che potrebbe trovare in sintonia i dirigenti rossoneri che potrebbero esaudire il sogno dello svedese oggi senza squadra, proprio perché nel futuro progetto una figura così carismatica fuori e dentro il campo sarebbe importante a livello di spogliatoio. Questo il futuro lontano ma avere in rosa nella prossima stagione un giocatore anche se a rischio, vista la gravità dell’infortunio, come completamento del reparto offensivo centrale, già composto da André Silva, magari Kalinic e ancora Lapadula, aiuterebbe certo Montella, impegnato in tre manifestazioni. I tifosi non vedono l’ora di rivedere Ibra a Milano: il loro hashtag #IbrahimovicMilan è diventato presto un trend topic, uno dei temi caldi dell estate rossonera.

Fonte: di Carlo Pellegatti per “Premium Sport HD

Donnarumma: “Sono molto legato al Milan, ma i miei interessi…”

Gigio Donnarumma ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne di GQ. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal portiere del Milan.

Sugli inizi al Club Napoli: “Per dirla nel modo più semplice, paravo dei tiri che un bimbo della mia età non avrebbe dovuto parare. Sul momento non me ne rendevo conto: mi tuffavo anche se la palla era molto angolata, la pigliavo o la deviavo in angolo, tornavo subito in piedi. Ecco, era lì che alzavo lo sguardo su compagni e avversari, per scoprire che avevano tutti gli occhi sgranati, a partire da quello che aveva tirato, e che non si capacitava di come un pallone così ben diretto non fosse finito in gol. Dopo le prime volte i compagni cominciarono ad abituarsi, mi battevano il cinque e si davano di gomito, erano felici per quella specie di magia, e io con loro. Gli avversari invece cambiavano, partita dopo partita, e quell’espressione di stupefatta delusione si ripeteva su facce sempre nuove. La prima volta avevo quattro anni, mi ci aveva portato lo zio Enrico, che purtroppo se ne è andato troppo presto. Poi cominciò ad accompagnarmi mia madre − io sono molto mammone − e per quanto le categorie crescessero in fretta, per un bel pezzo pretesi di averla dietro alla porta, ché altrimenti mi mettevo a piangere. Credo che la situazione avesse del grottesco: questo ragazzo grande e grosso − ero fuori scala già da bambino − che lasciava increduli gli attaccanti avversari per quante ne parava, ma che appena la mamma spariva per un caffè scoppiava in lacrime”.

Sul suo primo tecnico Ernesto Ferraro: “Spiavo Ferraro quando al centro sportivo arrivava mio padre, perché molto spesso voleva parlargli. A me non diceva nulla di diverso da quanto ripeteva agli altri ragazzi, però con papà capiva di dover essere chiaro, e confusamente intuivo che i due parlavano del mio talento e del futuro. All’inizio mio padre pensava che intendesse una capacità simile a quello di Antonio. Invece Ferraro voleva dire un po’ di più. Più speciale ancora, insomma”.

Sul fratello Antonio Donnarumma: “Vediamo di spiegarla bene. Dal punto di vista umano sarei felice di avere Antonio con me, perché mi manca: i consigli, le risate, i rimbrotti, lui è il mio punto di riferimento, e la mia vita fuori dal campo ne trarrebbe un grande vantaggio. In campo è un’altra questione: Antonio è molto bravo, e giustamente vuole giocare”.

Sull’esordio col Sassuolo e sull’aver scalzato Diego Lopez: “Io ero molto imbarazzato. Voglio dire: quando il tecnico mi anticipò questa cosa del debutto sentii montare l’entusiasmo, chiamai subito casa perché volevo papà e mamma allo stadio… Stavolta non mi sarei messo a piangere, ma li volevo assolutamente a San Siro. Poi, però, si trattò di entrare nello spogliatoio con tutti i compagni che mi facevano i complimenti, mi davano le pacche sulle spalle, mi rassicuravano. E io aspettavo di incrociare lo sguardo di Diego, che mi aveva sempre trattato bene e adesso finiva in panchina perché ero stato promosso io. Ero e sono inesperto di rapporti umani, mi chiedevo se fosse giusto andare da lui o no… Insomma, grave imbarazzo. Risolto da lui al momento di entrare in campo, quando ci siamo allineati nel tunnel. Prima di precedermi per andare in panchina è venuto ad abbracciarmi e mi ha detto all’orecchio “fai vedere di cosa sei capace e li conquisterai tutti, io lo so’’. È stato un grandissimo momento di empatia. Anche se il Milan aveva vinto quella partita, io avevo preso un gol non proprio imparabile, una punizione di Berardi. Mihajlovic´ mi portò davanti al video e mise su una sua vecchia punizione a Toldo, traiettoria perfetta a rientrare e palla nel sacco. Disse una cosa tipo “quando le sai tirare…” e se mai c’era stato un problema, era già svanito”.

Su Buffon: “È un mito, il classico tipo che riesce a farsi voler bene da tutti. Scherza, tiene su l’ambiente, a me ha dato un sacco di consigli. Quando ci alleniamo assieme cerco di rubargli il mestiere, perché tecnicamente è ancora fantastico. Chi pensa che giochi perché si chiama Buffon non ha capito niente. Uno dev’essere sempre pronto, specie nel mio ruolo. Di certo però non chiederò di giocare. Non l’ho mai fatto. Mi alleno e non ci penso, anche perché devo ancora migliorare alcuni particolari. Comunque non sono il tipo che fa una concorrenza “cattiva”, per intenderci. A Buffon, poi…”.

Sulla Supercoppa italiana vinta a Doha: “Mezz’ora dopo la partita Dybala è venuto a cercarmi nello spogliatoio. È stato intelligente ad aspettare un po’: come ricorderà, al fischio finale io ero fuori di me dalla rabbia, non so come avrei reagito a un suo approccio. Mezz’ora dopo, invece, era tutto sbollito: mi si è avvicinato col suo sorriso simpatico, mi ha dato il cinque e ha detto “ora stiamo uno a uno”. Segno che il rigore di Doha non gli era andato giù, almeno fino a quella sera. La perdita del controllo non mi è piaciuta, ho cominciato a lavorarci. In realtà, visto e rivisto credo si debba parlare di rigore borderline, una situazione in cui qualsiasi decisione non sarebbe stata scandalosa. Mi sono fatto però l’idea che a fischiarlo sia stato lo stadio, perché quello della Juve mette una pressione incredibile: l’acustica è stata evidentemente studiata, perché l’onda sonora che ti arriva addosso è incredibile. Doha è stato il mio primo incontro con la vittoria, una cosa meravigliosa, e l’attimo del rigore parato a Dybala è il momento perfetto della mia vita, fin qui. In campo sono tranquillo − in realtà mi diverto un bel po’ − ma ho anche una sfera emozionale molto sviluppata, e vincere la Supercoppa con la maglia del Milan, che è da sempre la mia squadra del cuore, ha avuto un significato profondissimo: ho passato l’intera serata ad abbracciare i miei compagni, e l’ho rifatto dopo la qualificazione all’Europa League perché l’idea di andare a giocare il giovedì in Europa mi entusiasma. Sarà una grande occasione di crescita, quella che ci voleva per me”.

Sul futuro: “Io sono molto legato al Milan. E sono sereno, perché tutte le parti di questa trattativa conoscono la mia volontà. Ho scelto il migliore apposta… A parte le battute, con Mino e con Enzo Raiola, che fu il primo a notarmi, e con la mia famiglia formiamo una squadra. I dirigenti del Milan sono nuovi, ci si deve conoscere, la mia priorità è nota ma è giusto che i miei interessi vengano rappresentati al meglio”.

Sulla casa a Milano: “Mi sento pronto, anche se a volte discuto con i miei perché stentano a considerarmi maturo. Sto cercando un appartamento grande, dove ci sia spazio per tutti i miei cari, e siccome il centro di Milano è bellissimo lo cerco lì”.

Gigio batte Raiola: tra domani e martedì ufficiale il rinnovo col Milan

Tra domani e martedì arriverà l’ufficialità della notizia che tutti i tifosi del Milan aspettano da settimane. Gigio Donnarumma firmerà il rinnovo con i rossoneri, da limare restano soltanto le clausole che Raiola vorrebbe inserire nel contratto.

Sarà dunque accettata la proposta formulata dal club di via Aldo Rossi: 4 milioni più bonus per i prossimi 5 anni, cifre che rendono il 18enne portiere il più ricco della sua generazione. Un altro primato dopo quelli ottenuti in campo.

Donnarumma è sempre stato convinto di restare a Milanello e sembra dunque aver vinto anche la ‘resistenza’ di un osso duro come Raiola che vorrebbe delle vie ‘d’uscita’ per il suo assistito. Ma a contare è la volontà del diretto interessato: la corte delle pretendenti (diverse big del calcio europeo come Juventus, Manchester United, Manchester City e Psg) è respinta con forza. Donnarumma si legherà al Milan senza se e senza ma.

Fonte: Premium Sport HD

Donnarumma non esce più: vuole rinnovare con il Milan

Gigio Donnarumma c’è. Più che mai presente nella storia del Milan. A maggior ragione nel futuro. Quello immediato che dovrebbe garantire a Montella di rivedere il suo super-portiere regolarmente al suo posto a inizio luglio quando a Milanello ricomincerà (2-3 luglio) la lunga rincorsa verso la Champions League. Donnarumma, infatti, ha finalmente deciso di rinnovare il suo contratto rossonero. Nonostante Raiola non sia dello stesso parere. O più precisamente: vorrebbe costringere il Milan a inserire delle clausole molto pesanti che garantirebbero al suo assistito di svincolarsi abbastanza facilmente nel caso già questa prima stagione a tempo pieno gestita da Fassone e Mirabelli non dovesse avere un esito completamente positivo.

Forse già questa sera, dopo la sfida europea contro il Liechtenstein, potrebbe esserci una prima conferma di quanto è previsto fra lunedì e martedì. Donnarumma dovrebbe annunciare, in contemporanea con Casa Milan, il rinnovo scatenando l’entusiasmo dei tifosi rossoneri. Che già in occasione dell’ultima gara di campionato in casa contro il Bologna, avevano piacevolmente notato come il saluto di Gigio non fosse certo da interpretare come un addio ma, piuttosto, un arrivederci. Donnarumma non ha mai dato adito a dubbi. Tant’è che a Linate, in partenza per una breve vacanza, aveva scherzato con alcuni tifosi dicendo loro che stava andando (con la fidanzata) a …Manchester.

Fonte: Corriere dello Sport

I tifosi sognano: Ibrahimovic al Milan

L’addio ufficiale di Ibrahimovic al Man United ha scatenato i tifosi rossoneri. Sono in tanti, tra i vari social, a sperare nel ritorno a parametro zero del fuoriclasse svedese, tanto che l‘hashtag #IbrahimovicMilan sta spopolando sempre di più. Ma è molto difficile che Zlatan torni al Milan: lo svedese – fa sapere Tuttosport – preferisce altre destinazioni, ma soprattutto sono glaciali i rapporti tra la società e Mino Raiola.

Raiola annuncia: “Balotelli giocherà nel Borussia Dortmund”

Nuova avventura all’estero, più precisamente in Germania, per Mario Balotelli. L’ex attaccante del Milan, infatti, giocherà nel Borussia Dortmund. Ad annunciarlo è stato il suo agente Mino Raiola: “Sono a Dortmund per lui. Trasferimento vicino alla concretizzazione? Sì: nella prossima stagione Balotelli giocherà per il BVB“, ha dichiarato il procuratore alla Bild.

Donnarumma, spunta il Real Madrid: Raiola vuole vederci chiaro

Entro il 12-13 giugno sarà fatta finalmente luce sulla questione Donnarumma-Milan con la risposta all’offerta di rinnovo (ingaggio di oltre 4 milioni di euro) fatta dalla società rossonera. Secondo quanto riferisce Carlo Pellegatti, Raiola ha ottenuto ancora una settimana di tempo perché sembra voglia capire dal Real il reale interessamento sul giovane portiere. Madrid è l’unica piazza che potrebbe convincere Donnarumma a lasciare il Milan, club in ogni caso dove vorrebbe rimanere.

Il Psg avrebbe fatto un’offerta in bianco mentre il Manchester United vorrebbe il 18enne per il dopo De Gea ma ormai il Milan è la prima opzione e solo Madrid eventualmente la seconda. Al momento non ci si può sbilanciare ma bisogna tenere conto che difficilmente, in caso di addio, Donnarumma verrebbe seguito dal suo maestro e mentore Alfredo Magni, al centro del progetto scuola portieri rossoneri. Si tratta di un altro elemento di riflessione per l’estremo difensore che partirà per l’europeo Under 21 il 14 giugno.

Fonte: Premium Sport HD

“Caso Donnarumma”: Comunicato Curva Sud Milano

Scriviamo queste righe, nostro malgrado, perché riteniamo folle la situazione venutasi a creare con il “caso Donnarumma”. Stiamo parlando di un fenomeno ma pur sempre di giovanissima età, che in mano ad un procuratore senza scrupoli, sta trovandosi in una situazione che sta innervosendo e non poco società e tifosi del Milan. E’ incredibile come un personaggio possa fare tutto questo tenendo in scacco la società Milan e in parte anche un ragazzo di 18 anni che passa dal baciare la maglia ogni domenica a essere oggetto di discussione, inevitabilmente, dato che sembra un battere cassa fine a se stesso, quello che sta avvenendo. La volontà del giocatore deve avere un peso, la volontà delle società anche, non è possibile che certi personaggi possano non avere scrupoli, e permettersi certi comportamenti, dato che lo scopo principale di questo mercante, è trovare l’accordo e inserire clausole a proprio favore, per cui come avvenuto con la Juventus e Pogba possa intascare un sacco di soldi su una futura rivendita. Parliamo tanto di un calcio italiano in grande crisi, e con un potere economico inferiore a quello di altre nazioni, ma se le regole consentono a certa gente di portare via soldi dal mondo del calcio per il proprio tornaconto personale, diventa impossibile sperare in una crescita. Si tratta di milioni di euro che escono dal circuito del calcio e che non ci rientreranno mai più. Ci sono società all’estero che con certi procuratori hanno chiuso, purtroppo al Milan qualcuno pensò bene di aprire le porte a certa gente e purtroppo oggi si vedono i frutti di quel tipo di gestione. Auspichiamo che la nuova società possa finalmente liberarsi di questi personaggi e ripartire in maniera virtuosa, senza subire ricatto alcuno. E speriamo vivamente nell’intervento della federazione, al fine di limitare il potere in mano ai procuratori, perché tutte le componenti del calcio siano sotto una regolamentazione che abbia come scopo finale la crescita del nostro movimento e non delle tasche di chi gestisce i rapporti tra giocatori e società. A Gigio chiediamo di dimostrare ancora una volta carattere e amore per il Milan, ma con fatti concreti, perché purtroppo l’amore non si alimenta solo con i baci ma anche con grandi gesti.

Fonte: Curva Sud Milano

Milan-Donnarumma, nessuna clausola: “O noi o Raiola”

Il club mette il portiere davanti a una scelta ed è pronto a rompere con l’agente italo-olandese

Nessuna clausola: Donnarumma deve scegliere. O il Milan o Mino Raiola. Questa posizione forte emerge dall’ambiente Milan che non vuole perdere ancora energie in questa delicata fase di mercato dopo la mega-offerta sottoposta al giovane portiere rossonero. Se clausole ci saranno, sempre secondo le indiscrezioni, saranno a favore del Milan che non vuole certo puntare su un portiere legato a vincoli o condizioni di nessun genere soprattutto dopo lo sforzo economico per tenerlo.

“Voglio rimanere al Milan”, avrebbe esclamato lui durante l’incontro di giovedì. Dunque il club di via Aldo Rossi, che non ha dato un ultimatum, ora attende una risposta immediata dopo il lungo weekend forte anche dell’appoggio del mondo Milan che ha apprezzato gli sforzi e in generale le strategie dei nuovi dirigenti rossoneri gli sforzi per tenere quello che dovrebbe rappresentare uno dei campioni sul quale partire per costruire un grande Milan, pronto anche a chiudere, secondo gli ultimi rumors, anche ogni futuro rapporto con il potente agente italo olandese.

Fonte: di Carlo Pellegatti per Premium Sport HD

Milan sereno su Donnarumma. E Gigio apre: “Voglio restare”

Un passo avanti verso il rinnovo. Il contratto di Donnarumma si candida a diventare un tormentone dell’estate, ma il Milan è positivo. Nel corso del vertice a Montecarlo di giovedì sera, le parti si sono confrontate: il Diavolo – scrive La Gazzetta dello Sport – vuole arricchire il proprio portiere ed è pronto ad offrire garanzie tecniche, sia personali che di squadra.

Gigio, dal canto suo, ha apprezzato lo sforzo e ha ricambiato con una frase significativa: “Io voglio rimanere”. Per questo motivo il Milan è sereno, nonostante le dichiarazioni rese successivamente da Donnarumma all’arrivo a Coverciano: “Il rinnovo? Vedremo, vedremo…”, ha detto il 99 rossonero.

A Milanello – prosegue la Rosea – sono sicuri di un esito felice della trattativa. La soluzione potrebbe essere inserire nel contratto una o più clausole rescissorie, magari una diversa per ogni fine stagione. Saranno questi gli argomenti al centro dei prossimi incontri tra le parti e nei prossimi giorni ci saranno nuove puntate della telenovela destinata a diventare lunga.

Milan, ultimatum a Gigio: entro lunedì la risposta sul rinnovo

Entro lunedì Gigio Donnarumma deve dare una risposta. Raccontiamo la giornata. Saputo che Donnarumma era a Montecarlo, con Mino Raiola, Marco Fassone ha deciso di forzare i tempi per capire a fondo le intenzioni del giovane portiere e del suo agente. Massimiliano Mirabelli è partito per il Principato, dove li ha incontrati in mattinata. Con l’avallo, anzi la spinta del presidente Li Yonghong, che non vuole assolutamente cedere il suo fuoriclasse, è stata sottoposta un’offerta irrinunciabile, secondo i dirigenti rossoneri. Nessuna ufficialità sulle cifre ma si parla di una proposta intorno ai 4,5-5 milioni di euro per cinque anni.

A dire il vero il direttore dell’area tecnica si aspettava forse una reazione differente dai suoi interlocutori, che invece hanno deciso di prendere ancora tempo. A questo punto, il Milan ha invitato Raiola e Donnrumma a dare una risposta entro lunedì. I dirigenti non vogliono aspettare ancora. Gigio è atteso in sede per firmare il nuovo contratto, in caso contrario i plenipotenziari milanisti seguiranno altre strade, sicuri di aver compiuto ogni sforzo perché Donnarumma possa diventare uno dei leader futuri della squadra. Ora tocca a Gigio.

Fonte: di Carlo Pellegatti per Premium Sport HD

Donnarumma ospite a casa Raiola. Oggi a Monte Carlo decide che fare

Gigio in vacanza raggiunge l’agente. E arriva anche il ds Mirabelli (da “il Giornale”

Riflettori puntati su Montecarlo per il ponte del 2 giugno. Può risultare decisivo per le sorti di Donnarumma e del suo futuro milanista. Già perché il giovanissimo portiere, dopo qualche giorno trascorso a Parigi con la sua fidanzata, è arrivato ieri a Monte Carlo, la residenza di Mino Raiola il suo potente procuratore che gli ha offerto ospitalità. Dovranno discutere naturalmente del futuro e decidere la risposta da dare a Fassone nei prossimi giorni. Risposta chiesta e sollecitata dal club rossonero dopo aver ventilato la minaccia di procedere all’acquisto di un portiere titolare sacrificando in tribuna Gigio per la prossima stagione, la stagione del mondiale. L’offerta quasi pubblica di un nuovo contratto dell’ammontare di 3,5 milioni, arrivata attraverso i giornali, è nota. Mirabelli, a sorpresa, si è presentato a Monte Carlo è ha partecipato al summit a tre fra l’agente e il portiere. Raiola ha preso tempo e fatto sapere di non gradire le telefonate fatte nei giorni scorsi dal ds milanista al papà del portiere per tentare di agevolare la firma. Dopo quell’incidente diplomatico, le parti hanno ripreso a dialogare ma le recenti dichiarazioni del procuratore fanno pensare a tutto tranne che a un positivo sviluppo della complicata trattativa.

Per una coincidenza, a fine settimana, sempre nel Principato si svolgerà la festa di compleanno di un vip milanese a cui sono stati invitati oltre che Raiola anche Adriano Galliani, l’ex ad milanista che ha tentato in passato, inutilmente, di ottenere per Donnarumma un rinnovo di contratto, negatogli dallo stesso Raiola «perché interessato a conoscere l’identità dei nuovi padroni e i loro progetti tecnici». La risposta di Fassone è stata la seguente: Musacchio, Kessie, Rodriguez e assalto a Morata dopo la finale di Cardiff, argomenti sufficienti per ricevere l’adesione del portiere. Raiola invece continua a prendere tempo. Se l’esito dell’incontro di Montecarlo fosse negativo per il Milan, lo capiremo dalle prossime mosse del ds Mirabelli: perché in quel caso dovrebbe cercare un altro portiere e prendere eventualmente in esame la possibilità di cedere Donnarumma al miglior offerente. Anche perché Raiola disse qualche giorno fa: «Non ho mai portato via un giocatore a parametro zero». Forse sarebbe anche il caso di avvalersi della collaborazione diplomatica di Galliani che non ha mai smesso di essere un tifoso del Milan.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Rinnovo Donnarumma, incontro segreto Mirabelli-Raiola-Gigio: offerti 4,5 milioni più bonus

Il futuro di Gianluigi Donnarumma. Per il Milan è una questione di primaria importanza, tanto che c’è stato oggi un incontro a Montecarlo tra Mirabelli, lo stesso giocatore e il suo agente Mino Raiola. Il club ha formulato una super offerta per il rinnovo di Gigio: intorno ai 4,5 milioni di euro a stagione più bonus, una cifra ben più alta rispetto a quella messa sul piatto nei primi incontri. Donnarumma non ha risposto subito, ha chiesto qualche giorno di tempo per parlarne anche con la famiglia.

Il Milan comunque si aspetta una risposta in tempi brevi e positiva, visto lo sforzo fatto. Saranno dunque giorni di riflessioni per Donnarumma, mentre Raiola ha chiesto al Milan una clausola rescissoria nel suo contratto. Per il momento, il club non è entrato nei dettagli di questo aspetto e lo farà solo se questa condizione posta dall’agente dovesse diventare l’ago della bilancia per portare finalmente al rinnovo del numero uno rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Abate annuncia: “Torno finalmente a lottare per la maglia del Milan!”

Tramite il proprio profilo facebook, Ignazio Abate ha annunciato la guarigione dal problema all’occhio che lo ha tenuto out tutta la stagione:

“Finalmente è arrivata l’idoneità e posso tornare a correre e lottare per la maglia!

Ringrazio la Società e tutto lo staff sanitario che mi ha curato, il Dott. Angelo Appiotti, la Dottoressa Grazia Pertile. Grazie anche al fisioterapista Fabrizio Ragusa.

Un ringraziamento speciale al Dottor Tavana, che non mi ha mai lasciato solo ed è stato un punto di riferimento fondamentale in questi mesi, e al mio agente Mino, che mi ha accompagnato in capo al mondo e mi ha sempre sostenuto in ogni momento!

Infine grazie di cuore a voi tifosi…per l’affetto e per il sostegno! Con il Milan nel cuore…sempre!“.

Raiola: “Gigio come Maradona. Al Milan l’ho portato io: se volessimo partire…”

Mino Raiola, potente procuratore sportivo, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dall’agente, tra gli altri, di Gigio Donnarumma.

Su Donnarumma: “Gigio è il Maradona dei portieri. Può solo crescere e bisogna lasciarlo crescere in pace. Non è uno schiavo né tantomeno un robot. Futuro? Ci sono 11 top club interessati a lui. Il contratto di Donnarumma scadrà il 30 giugno 2018, e non ho mai detto a Fassone e a Mirabelli: “O firmiamo adesso o non firmiamo più”. Se avessimo voluto partire e andare altrove, l’avremmo già fatto. Capisco lo stress e le aspettative dei tifosi del Milan, Gigio è già un simbolo del club e, per la nuova proprietà, sarebbe l’ideale chiudere la trattativa del rinnovo oggi. Anzi, ieri. Ma la nuova dirigenza si è insediata poco più di un mese fa. Lasciamoli lavorare in pace. Mi assumo tutte le responsabilità sulla scelta definitiva che faremo. C’è possibilità che Donnarumma firmi ancora per il Milan? La risposta è: sì. La stessa sulla possibilità che Gigio lasci il Milan”.

Su Montella: “Ha detto che i procuratori devono chiamarlo di meno? Non ho il suo numero di telefono: io non faccio l’allenatore e lui non fa il procuratore – continua Raiola – Può dare consigli a Gigio perché gli vuol bene, ma preferisco gli dia consigli su come non prendere gol. Gli altri glieli do io. Non dimentichi che Gigio al Milan l’ho portato io, soffiandolo all’Inter. Non faccio il tassista dei giocatori che seguo: i miei giocatori, prima di tutto, sono amici e devono essere felici grazie al mio lavoro. Stiamo parlando di un fenomeno di 18 anni chiamato già a prendere una decisione fondamentale per la sua vita, ponderata e che certamente non dipenderà solo dall’ingaggio. Qualcuno crede possa essere questo il problema, con undici squadre che bussano alla porta? Dicono che Gigio debba essere riconoscente al Milan, vero, ma anche il Milan debba essere riconoscente a Donnarumma. E a Mihajlovic. Prima di lanciarlo, ha concesso a Diego Lopez ogni opportunità per difendere la maglia titolare. A 16 anni però Gigio era già bravo, e quando Sinisa a Milanello mi ha detto: ‘Mino, domenica faccio giocare il Bambino’, gli ho detto che avrebbe fatto bene”.

Su Conte: “Tre anni fa volevo portare Conte al Milan: ci fossi riuscito, oggi i rossoneri sarebbero campioni d’Italia. Ammiro l’estremismo professionale di Antonio: ha una voglia smisurata di vincere e non mi stupisce ciò che ha fatto al Chelsea”.

Su Ibrahimovic: “Zlatan tornerà certamente a giocare, vedremo dove. Lui è davvero il più grande di tutti, e non è l’arrogante e presuntuoso che amano descrivere. E’ un duro, ma onesto e leale. E’ un leader che rispetta tutti, ma esige il massimo impegno”. E sul passaggio dello svedese dalla Juventus all’Inter… “Non è vero che Ibra fu ceduto dalla Juve all’Inter a causa di Calciopoli, nell’estate del 2006. L’accordo con l’Inter venne raggiunto sei mesi prima. L’antefatto? Due novembre 2005, Champions League, Juve-Bayern 2-1, Ibra espulso all’89’ per doppia ammonizione. Moggi va su tutte le furie. E nello spogliatoio esplode con me: ‘Dì a Ibrahimovic che il prolungamento del contratto può anche ficcarselo nel c…’. Ti lascio immaginare la reazione di Zlatan. Fosse stato venduto a gennaio, l’Inter l‘avrebbe pagato 90 milioni di euro. Poi scoppiò Calciopoli e a Moratti costò 20 milioni”.

Sull’addio di Ibra al Milan: “Se fosse dipeso da Ibra, non se ne sarebbe mai andato dal Milan. Tanto che una sera Galliani invita me e lui a cena, a casa sua. Adriano chiede a Zlatan: ‘Vuoi andare via?’. Zlatan risponde: ‘No, capo’. Adriano taglia corto: ‘Allora non ti venderò mai. Qui c’è anche il tuo procuratore, stappiamo una bottiglia di champagne. Mino perché tu non brindi?’. Sbotto in una risata: ‘Perché siete due cogl…’. Sapevo quali fossero le difficoltà di bilancio del Milan e quanto le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva ai francesi fossero indispensabili. L’ingaggio dello svedese gravava sui conti per 75 milioni di euro lordi: stante la situazione, venderlo era inevitabile. E la reazione di Zlatan è stata la seguente: per tre mesi non ha risposto alle mie telefonate, per diciotto mesi non ha più rivolto parola a Galliani. E il giorno della presentazione organizzata dal PSG, sono dovuto andare a prenderlo a Stoccolma con un aereo privato…”.

Ibrahimovic, chiusura di carriera al Milan?

Ibrahimovic potrebbe tornare al Milan e chiudere la propria carriera di calciatore in rossonero. Mino Raiola – svela stamane la Repubblica – pensa di riportare lo svedese alla corte del Diavolo tra un anno, quando avrà superato il brutto infortunio al ginocchio rimediato agli sgoccioli di questa stagione: Zlatan giocherebbe per ultimo nella squadra dove si è trovato meglio, cioè al Milan.

Aut-aut su Donnarumma. Il Milan: non lo cederemo o piuttosto va in tribuna

Il club rossonero mette Gigio e Raiola spalle al muro: se non firma pronti a tenerlo fermo nell’anno del Mondiale (da “il Giornale”)

A brigante, brigante e mezzo. Se Mino Raiola ha la fama di essere un agente senza scrupoli, Yonghong Li, il nuovo presidente del Milan cinese, non è certo un tipo arrendevole.

E il braccio di ferro cominciato in epoca non sospetta sul rinnovo del contratto di Gigio Donnarumma è giunto a un punto dall’epilogo clamoroso. Già perché le parti, Raiola da un lato e Fassone dall’altro, hanno già avuto nei giorni scorsi un vivace (per usare un eufemismo) scambio di telefonate sull’argomento. Il procuratore ha fatto sapere di avere pronta una ricca offerta (sui 70 milioni) per trasferire subito all’estero il suo assistito (Manchester United) in modo da piegare la resistenza del Milan. La risposta ricevuta dalla Cina è stata lapidaria: «Per nessuna cifra il club cederà Donnarumma».

E fin qui siamo alle schermaglie, diranno gli osservatori. No, c’è di più, molto di più questa volta. Perché il Milan ha messo a punto una strategia che ha costretto Raiola ad accogliere l’invito per recarsi a casa Milan la prossima settimana e sedersi al tavolo della trattativa. Certo non sarà il primo incontro quello decisivo ma di sicuro contribuirà a rendere meno ostico l’ospite. La posizione milanista è già stata notificata agli interessati: o Donnarumma, e per Gigio il suo procuratore, firma un rinnovo di contratto (minimo 3 anni) alle cifre da pattuire (sui 3 milioni di euro netti l’anno la ricca proposta dei cinesi) oppure il ragazzo diventerà il quarto portiere della rosa e si dovrà accomodare in tribuna mentre Mirabelli ha già pronta la pista per scegliere un altro portiere affidabile da schierare titolare. Il primo nome sulla lista è quello di Wojciech Szczèsny, polacco di 27 anni della Roma, già entrato nel mirino del Napoli. Storari è confermato come secondo, alle sue spalle Gabriel di ritorno da Cagliari con le pive nel sacco (gli avevano promesso di giocare, ha totalizzato appena due partite) mentre il promettente Plizzari (attualmente con l’under 20 al mondiale) si allenerà con Montella ma poi farà il titolare con Gattuso alla primavera.

La decisione di fatto provocherebbe, per Donnarumma, un danno tecnico prim’ancora che economico perché senza giocare neanche un minuto per la prossima stagione non potrebbe certo aspirare a finire tra i 23 azzurri e perderebbe di fatto il mondiale. Di striscio, la posizione intransigente del Milan consentirebbe anche di agevolare la trattativa Morata. Come? Mou ha chiesto al Real il centravanti e in cambio è disposto a offrire il portiere spagnolo De Gea. Naturalmente il retro-pensiero dell’United è il seguente: prendiamo Morata e Raiola poi ci porterà Donnarumma ma senza il portiere prodigio dei rossoneri De Gea resta in Inghilterra e Morata può diventare un obiettivo rossonero. Non solo. Il rischio di perdere il ruolo di titolare del Milan nella prossima stagione è l’arma di pressione più forte per convincere l’interessato e soprattutto la sua famiglia a più miti propositi. Perciò Raiola è sceso subito dall’Aventino e la prossima settimana arriverà a Milano.

Al futuro di Donnarumma si è interessato anche Gattuso presentato ieri pomeriggio dopo la firma del contratto (2 anni), capace di spedire un messaggio in codice a Montella («non deve preoccuparsi di me, non sono ancora pronto per guidare il Milan») e un altro più esplicito ai tifosi («non devono essere entusiasti per il mio ritorno ma per il mercato che sta facendo la società») prima di raccontare che oltre ai complimenti ricevuti qualcuno gli ha dato «dello scemo» perché è tornato indietro. «E invece dopo tre anni difficili, avevo bisogno di sentirmi a casa» la sua chiusa.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Raiola: “Gigio? Mai detto che non vuole rinnovare col Milan. Un anno in tribuna…”

Nel giorno in cui il Milan mette spalle al muro Gigio Donnarumma (clicca qui per i dettagli), è tornato a parlare l’agente Mino Raiola:

Nessuno ha mai detto che Gigio non vuole rinnovare: Donnarumma va in vacanza dopo la nazionale e stiamo parlando col Milan. Vediamo. Stiamo valutando delle cose – ha dichiarato Raiola a Radio DeeJay – e c’è da valutare altre cose”.

“Nessun braccio di ferro col Milan, a parametro zero non porto via nessuno. Donnarumma un anno in tribuna? Non credo che i dirigenti del Milan abbiano detto cose del genere”, ha concluso il procuratore di Gigio.

Milan, pugno duro con Donnarumma: o rinnova o va in tribuna

Risposta entro il 30 giugno all’offerta di rinnovo oppure un anno in tribuna. Il City pronto ad entrare in azione in caso di rottura

O rinnovo o tribuna. Questo è l’ultimatum che Fassone e Mirabelli sono pronti a presentare per Donnarumma quando, presumibilmente la prossima settimana, si siederanno finalmente al tavolo con Raiola. Come aveva fatto capire Montella con le sue dichiarazioni di inizio settimana («E’ ora che Gigio si prenda le sue responsabilità»), non ci sarà più spazio per buonismi, ma si punterà solo al risultato, anche a costo di entrare in rotta di collisione e senza più escludere alcuna conseguenza.

I due dirigenti, infatti, si aspettavano di affrontare la questione molto prima. Invece, il procuratore italo-olandese, approfittando della sua posizione di forza, ha preferito temporeggiare con il Milan, provvedendo invece a bussare alle porte di diversi dei più grandi club, Inter compresa. Ora, però, non ci sono più margini per altri rinvii. Raiola è già rientrato in Europa, dopo aver assistito all’operazione di Ibrahimovic negli Stati Uniti, e la prossima settimana dovrebbe essere in Italia.

Fonte: Corriere dello Sport

Donnarumma ora fa l’esame: prima a Raiola e poi a scuola

Gigio aspetta il vertice col manager. E in giugno il diploma Milan pronto a tutto per lui. In casa c’è già l’erede: Plizzari

Gli esami (dei famosi) non finiscono mai. È il caso classico di Gigio Donnarumma, 18 anni appena compiuti a febbraio.

I prossimi due, a ben riflettere, forse sono ancora più importanti e decisivi del suo esordio in Nazionale e della sua prima stagione vissuta da titolare conclusa con un voto da lode piena nonostante lo sfondone di Pescara. Il bambino-portiere-prodigio è atteso a metà giugno in quel di Vigevano per guadagnare il diploma da ragioniere dopo una vita vissuta nel collegio rossonero a studiare da fenomeno e a spendere qualche ora a studiare matematica. Sembra uno sbocco scontato per un ragazzone di 18 anni e invece testimonia l’interesse, suo e della famiglia, a immaginare un futuro che non faccia soltanto rima con calcio. Il secondo esame che tutto il mondo Milan attende con ansia è riferito al contratto, in scadenza nel giugno del 2018, quindi tra poco più di un anno.

Sulla materia le posizioni, simili a una partita di poker, sono note da tempo. Raiola, il suo ricco e potente agente, dopo aver spalmato l’arrivo dei nuovi azionisti con qualche frase non proprio carina («i cinesi dell’Inter sono ricchi, quelli del Milan fanno solo figure di m…») ha fatto sapere che prima di sedersi comodo al tavolo di una trattativa vuole vedere quali programmi abbia il nuovo Milan. Anche lui, in compagnia di molti scettici, dev’essere rimasto spiazzato dalla partenza di Fassone e Mirabelli: acquistati Musacchio, Rodriguez e Kessiè, trattati Keita e Biglia, fari puntati su Morata e magari anche su Belotti. Nuova dirigenza a tutto campo: da ieri Gattuso è il nuovo allenatore della Primavera.

La società ha fatto sapere a Raiola e alla famiglia di Donnarumma che è sua intenzione puntare sul portiere con una proposta economica molto onerosa (3 milioni netti l’anno contro gli attuali 250 mila, dieci volte tanto insomma) e l’aggiunta (non condivisa da Montella) della fascia di capitano. Sempre Montella, lunedì sera, incalzato a Tiki taka, ha chiamato il suo portiere a fare un passo avanti. «Adesso tocca a lui parlare, è diventato maggiorenne e deve dire cosa vuol fare in futuro», la frase del tecnico. Che non è stata ancora raccolta dall’interessato. Perché la strategia di Raiola e della famiglia è quella di sottrarre Gigio a un ruolo in prima linea. Già a Torino, dopo il polemico finale con la Juve, baciò la maglia e disse, rivolto alla curva bianconera «sempre con loro succede».

Dicono i suoi intimi: Donnarumma non è un juke-box, a tempo debito lo farà e non pubblicamente ma nel colloquio preliminare con Raiola prima dell’incontro con il Milan. Come per dire: non esiterà a esprimere il proprio parere favorevole a restare a Milanello almeno per due-tre anni. Il vertice, a sentire certe voci, non è così lontano. Perciò la suggestione che Donnarumma possa essere subito ceduto avendo ammiratori dichiarati (Guardiola del Manchester City) e non (Real Madrid e Juventus) è e rimane una suggestione. Suggestione resa credibile dal fatto che alle spalle di Donnarumma si allena, studia da Gigio e promette prodezze Alessandro Plizzari, 17 anni, già eletto a terzo portiere. E Donnarumma alla Juve? Il passaggio è bloccato da Buffon che è restio a mollare la porta mentre Fassone e Mirabelli sono disposti a rischiare la partenza del loro gioiello a zero pur di non passare alla storia come i dirigenti che han ceduto il portiere dei prossimi 20 anni.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Donnarumma come Nedved: il Milan ci crede

Milan, 40 milioni per Biglia e Keita: la Lazio ne vuole 55. Rossoneri sui laziali e Paredes. E Gigio…

Come Nedved. Questo il desiderio dei nuovi dirigenti del Milan, soprattutto di Li Yonghong che considera Gianluigi Donnarumma una delle colonne del suo futuro Milan. Come Nedved, perché pur assistito da Mino Raiola non ha voluto lasciare la Juventus né dopo la retrocessione in Serie B, né quando Mourinho cerco di convincerlo a trasferirsi all’Inter nonostante le insistenze del porcuratore italo-olandese. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli in questo momento di impasse riguardo la trattativa vorrebbero che fosse proprio il giovane portiere a muoversi in prima persona perché la situazione si chiarisca presto, come del resto ha detto chiaramente anche Montella.

Intanto il Milan continua a muoversi sul mercato: dopo l’acquisto di Musacchio (a Milanello per i test di Milan Lab) che firmerà il contratto nel pomeriggio a Casa Milan, la missione dei due dirigenti rossoneri a Roma ha avuto come obiettivi i due laziali Lucas Biglia (già incontrato l’agente dell’argentino in uno studio legale) e Keita: pronta una offerta di 40 milioni per i due giocatori ma la Lazio vuole sul piatto non meno di 55 milioni di euro.

Potrebbero esserci stati contatti anche con la sponda giallorossa per un centrocampista che piace tanto a Montella, l’altro argentino Leandro Paredes, ma anche un sondaggio per Dzeko. Martedi 30 è il giorno di Franck Kessie: è la data dell’incontro con il presidente Percassi per chiudere la trattativa già avanazata. Nel caso di esito positivo delle trattative già abbozzate, rimamgono ancora due ruoli da chiudere: il difensore di fascia destra e soprattutto l’attaccante centrale. Ma si comincerà a lavorare solo dopo la finale di Cardiff. Due i sogni: Alvaro Morata (ma il Milan vorrebbe capire quali siano le possibilità per il tentativo) e Andrea Belotti, il preferito dai tifosi del Milan.

Fonte: di Carlo Pellegatti per “Premium Sport HD

Rinascimento milanese a due velocità

Il Milan ha trovato i soldi per Donnarumma e ha già fatto tre colpi

Se la Torino bianconera brinda e prepara la seconda tappa del suo strepitoso tour calcistico (Roma-Torino-Cardiff), Milano insegue la rinascita e progetta clamorosi cambiamenti.

Ad Appiano Gentile, succursale di Suning, la scelta del tecnico è ancora in alto mare per un motivo elementare e noto a tutti: Zhang e Sabatini hanno deciso di aspettare la finale della coppa d’Inghilterra per conoscere il responso definitivo di Antonio Conte sul suo futuro. Nel frattempo oltre ad accarezzare la suggestione Sarri (dixit Massimo Moratti) stanno provvedendo a rimpolpare la rosa attuale considerata la causa principale dell’ennesima delusione. L’argentino Di Maria, attualmente al Psg, è il nome nuovo (dopo quello di Pepe) entrato sul taccuino di Ausilio al rientro dal giro europeo per piazzare Perisic al miglior offerente.

Al Milan cinese, se possibile, e a dispetto dello scetticismo generalizzato, sono ancora più avanti. Primo perché hanno già il tecnico della prossima stagione, Vincenzo Montella, confermatissimo. Secondo perché invece di spendere chiacchiere nelle settimane passate, hanno già messo a segno tre rinforzi che non sono proprio di secondo piano: il difensore centrale del Villareal Musacchio (già trattato da Galliani la scorsa estate e poi lasciato in Spagna per mancanza di fondi), il terzino sinistro Rodriguez del Wolsburg e il centrocampista Kessiè dell’Atalanta rivelazione del campionato. Terzo perché proprio ieri, nel corso della prima assemblea dei soci indetta dalla nuova proprietà, sono stati approvati due aumenti di capitale da 60 milioni ciascuno (il primo già in cassa, il secondo a discrezione del cda in caso di necessità), e chiuso il bilancio passato con un passivo di 75 milioni (gestione Fininvest ma a pagare in forza dell’accordo sono stati i cinesi).

Non solo. Sono stati anche distribuiti i curricula dei nuovi proprietari così da soddisfare la curiosità di piccoli azionisti e cronisti. E si è così saputo in modo pubblico che Yonghong Li, spesso descritto come una sorta di signor nessuno, è tra l’altro azionista di controllo di una miniera di fosforo cinese che produce 3 milioni di tonnellate l’anno. Nel dibattito tra Fassone, nuovo ad, scortato nell’occasione dal ds Mirabelli, e i piccoli azionisti, sono emersi anche alcuni particolari del piano industriale del nuovo Milan. «Per un paio di stagioni avremo bilanci in rosso, contiamo di risalire la china nel giro di tre anni potenziando notevolmente la rosa» la tesi del successore di Galliani. Che punta su un asset: e cioè la creazione di una società satellite, a direzione cinese, Milan China, che ha il compito specifico di lavorare in quell’area per procurare contratti di sponsorizzazioni e promuovere la creazione di campionati minori grazie al brand rossonero.

Altro obiettivo dichiarato: lo stadio. Fassone si è dato una scadenza, 4 anni, entro i quali si deciderà se puntare sulla ristrutturazione di San Siro o su un nuovo impianto. «Dovrà essere di 55-60 mila posti e perciò produrre un fatturato superiore a quello della Juve a Torino» la caratteristica. Infine il monte-premi stipendi. «Prevediamo di aumentarlo» l’annuncio. Che vuol dire innanzitutto la disponibilità, per il rinnovo di Donnarumma, di offrire una cifra capace di piegare la resistenza di Raiola.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Fassone su rinnovo Donnarumma: “Le commissioni agli agenti scenderanno, ma faremo un’eccezione…”

Il monte ingaggi tornerà a crescere per riportare il Milan in alto”: è in sintesi il messaggio che il nuovo ad rossonero, Marco Fassone, ha mandato in una chiacchierata informale con i piccoli azionisti del club durante una pausa dei lavori dell’assemblea.

Ai piccoli azionisti, preoccupati dalle commissioni ad agenti e mediatori dei calciatori, Fassone avrebbe spiegato che “scenderanno a un livello accettabile, anche se dovremo fare una piccola eccezione”. Ed è facile collegare il riferimento alla trattativa per il rinnovo di Gianluigi Donnarumma, con il suo procuratore, Mino Raiola. “Fassone ha lasciato intendere che il Milan è pronto a fare tutto ciò che sia ragionevolmente possibile, senza rincorrere richieste assurde – ha raccontato Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’Associazione piccoli azionisti Milan -. E ci ha detto che entro il 3-4 luglio intende mettere i i 2/3 dei nuovi acquisti a disposizione di Vincenzo, confermando quindi che Montella resterà l’allenatore del Milan”.

Fonte: ANSA.it

Donnarumma-Milan, rinnovo in stand-by. E Guardiola lo corteggia: “È già portiere top”

L’allenatore del City ha manifestato il suo apprezzamento per Gigio, il cui futuro non è ancora chiaro

I campionati in corso stanno per dare i loro verdetti, poi tutte le varie squadre – dall’Italia all’Europa – rifletteranno su quanto accaduto e prenderanno le giuste decisioni in vista della prossima stagione. Prima di ricominciare la preparazione verrà il tempo del mercato, con le grandi che punteranno a rinforzarsi andando a cercare le pedine migliori. Chi da anni mostra di non avere problemi economici è il Manchester City, che dopo aver accontentato il tecnico Pep Guardiola nella scorsa finestra di mercato estivo si prepara a nuovi, grandi investimenti nelle prossime settimane. Uno dei ruoli su cui dovrà riflettere l’allenatore spagnolo è quello del portiere e l’ex Barcellona avrebbe già individuato il calciatore su cui puntare.

“Gigio portiere top anche se molto giovane”
Si tratta di Gianluigi Donnarumma attualmente a Milano con una situazione ancora da definire con il suo attuale club, ma già con gli occhi di tutte le più grandi squadre d’Europa su di sé. Proprio Guardiola ha parlato alla vigilia della partita contro il WBA, fondamentale per la corsa alla prossima Champions League, strizzando l’occhio al portiere classe 1999 di proprietà dei rossoneri: “E’ un giocatore top, assolutamente un grande portiere che ha qualità enormi per avere soltanto 18 anni”, ha detto lo spagnolo. Già l’anno scorso – al momento del suo arrivo – Guardiola aveva avviato una vera e propria rivoluzione per il ruolo del portiere: Hart era stato mandato in prestito al Torino ma da luglio tornerà a Manchester in attesa di conoscere il suo destino. Da Barcellona era invece arrivato il cileno Claudio Bravo, che più di una volta però ha deluso le aspettative dell’ambiente. Per questo il tecnico potrebbe aver iniziato una nuova ricerca per trovare l’uomo giusto a cui affidare i pali dei Citizens.

Raiola vuole un Milan competitivo
Donnarumma è riuscito a impressionare il tecnico del Manchester City così come già aveva fatto con Mourinho – viste le voci che erano rimbalzate sui tabloid inglesi. La volontà del portiere rossonero però è quella di rimanere in Italia per vestire i colori della sua squadra del cuore (come più di una volta ha sottolineato l’interessato). Per fare chiarezza bisognerà aspettare ancora, il Milan dovrà incontrare l’agente del calciatore Mino Raiola, che nelle ultime settimane è stato impegnato lontano dall’Italia dove ha seguito l’evoluzione dell’infortunio di Zlatan Ibrahimovic. Raiola, come lo stesso calciatore, ha più volte espresso il desiderio di vedere un Milan più competitivo – caratteristica necessaria per far rimanere Gigio a Milano. Si annuncia un’estate importante per il futuro del portiere classe 1999, intanto dall’Inghilterra arrivano le parole di apprezzamento di Guardiola.

Fonte: Sky Sport

Capitan Donnarumma diventa un caso

Nell’era Berlusconi, con l’eccezione di Montolivo, la fascia va a chi ha più presenze. «Per me dovrebbe premiare il giocatore che è più stimato nel gruppo». Quanto al futuro, da almeno due settimane si fa il nome di Gigio Donnarumma (senza smentite). La società non l’ha mai dichiarato pubblicamente, ma il progetto era di far diventare Gigio il Buffon del Milan, e forse è per questo che è nata la suggestione di consegnare a lui la fascia.

Se era un argomento che si pensava di utilizzare in sede di trattativa con l’agente Mino Raiola (in ogni caso di sicuro non quello decisivo per la scelta di rinnovare o meno) bisognerà far cambiare idea a Montella, apparso piuttosto contrario. «Gigio è un bambino, poi non mi piace che il capitano lo faccia il portiere, non riesce a parlare a compagni e arbitro. Ma a volte cambio idea, c’è tempo». Il bambino, per la verità, non difetta di personalità, come ha mostrato più volte anche in questa stagione.

Fonte: Corriere della Sera

Milan, volontà di tenere Gigio a tutti i costi. E lui vuole restare

Con il portiere classe ’99 (Donnarumma, ndr) continuano i contatti telefonici, anche se ancora un appuntamento non è stato fissato: incontro in programma quando il suo agente Mino Raiola – attualmente insieme a Zlatan Ibrahimovic dopo l’intervento al ginocchio – tornerà in Italia. Dopo i primi approcci già avviati, sarà quello il momento in cui si parlerà delle cifre e in cui verrà avanzata una proposta concreta, con Donnarumma che in cuor suo ha intenzione di continuare al Milan e con il club disposto a trattenerlo a tutti i costi.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan e Donnarumma, questione di famiglia

Adesso solo Gigio e i suoi genitori possono convincere Raiola a lasciarlo in rossonero

Il piano per finanziare il Milan dei cinesi è pronto. Dev’essere approvato il 18 maggio, giorno scelto per celebrare l’assemblea degli azionisti chiamata a un paio di decisive approvazioni oltre che a una modifica tecnica (il bilancio non sarà più tarato sul 31 dicembre come in precedenza perché legato ai conti Fininvest, ma al 30 giugno come accade per tutti gli altri club di A), ed è distinto in due capitoli.

Il primo prevede un aumento di capitale da 60 milioni già promesso dall’azionista Youngong Li al cda, cifra già a disposizione, e un secondo fino a un massimo di altri 60 per coprire le eventuali perdite d’esercizio fino al 31 dicembre. È il finanziamento dell’attività del club la cassa messa a disposizione per pagare stipendi e tutto il resto. Il secondo provvedimento iscritto all’ordine del giorno è la richiesta d’emissione di un bond ottenuto dal fondo Elliott dell’ammontare di 128 milioni, già inserito nel documento inviato all’Uefa. La cifra, come spiegato dall’ad Fassone, è destinata in una parte (73 milioni) ad abbassare il debito con le banche e nella rimanente (55) a fare da tesoretto per gli impegni di calciomercato. Il mandato, ottenuto da Fassone e Mirabelli, è ancora più ampio e può tenere conto anche di altre entrate provenienti dalle cessioni (Niang, Bacca) che saranno perfezionate. Il nuovo management rossonero fa filtrare una cifra, tra i 100 e i 150 milioni, che può diventare anche un boomerang pericoloso perché destinata a creare aspettative altissime.

Il Milan squadra, da quando c’è stato il closing, si è spenta. È come se avesse perso la spinta propulsiva conosciuta nel girone d’andata. Senza i flop contro Empoli e Crotone, a questo punto del torneo potrebbe già avere più di un piede in Europa League, traguardo non ritenuto sufficiente da Mino Raiola per sedersi al tavolo e discutere del rinnovo contrattuale di Donnarumma. Questa è al momento la spina nella gola di Fassone e Mirabelli, ieri volato a Madrid per il derby di Champions. I due sanno bene che su questa trattativa è in gioco la credibilità della nuova proprietà. E sanno anche che la riconferma del portiere sarebbe uno spot strepitoso per trascinare a Milanello altri calciatori di richiamo.

Raiola ha preso tempo e dato appuntamento per fine agosto. Ha ripetuto: più che parole e programmi voglio vedere i fatti, cioè gli acquisti effettivi. Ma il Milan non può aspettare settembre per sapere se potrà contare ancora sul portiere. A questo punto la palla torna alla famiglia di Donnarumma e a Gigio, chiamato a fare un passo avanti, a esporsi con Raiola per fargli intendere un concetto semplice. Per cambiare società, e andare anche all’estero, c’è tutto il tempo pure dopo un rinnovo che consentirebbe al giovanotto di maturare in un ambiente familiare, col preparatore giusto e col sostegno di un pubblico che l’ha eletto a nuovo Kakà.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Ibrahimovic operato al ginocchio. Raiola: “Tornerà a giocare”

“Mollare non è un’opzione, solo io decido quando è ora di smettere”. Così scriveva su Instagram, Zlatan Ibrahimovic una settimana fa. Adesso arriva l’esito dell’operazione a confermare che il bomber svedese potrà continuare a giocare. L’attaccante del Manchester United è stato sottoposto “con successo” ad un intervento chirurgico ai legamenti del ginocchio destro infortunato lo scorso 20 aprile in una partita di Europa League contro l’Anderlecht. L’infortunio subito non lo costringerà a concludere la carriera, come si temeva, e il 35enne ex Juve, Inter e Milan potrà effettuare un “completo recupero”. Lo rende noto il suo agente, Mino Raiola. L’intervento è stato eseguito a Pittsburgh, negli Stati Uniti, dal dottor Freddie Fu e dal dottor Volker Musahl, che seguiranno la riabilitazione dell’attaccante svedese.

“INTERVENTO RIUSCITO PERFETTAMENTE” — Questo il testo del comunicato diffuso da Raiola: “Zlatan Ibrahimovic è stato sottoposto nella giornata di oggi ad un intervento chirurgico al ginocchio che è riuscito perfettamente. Avrà un recupero completo e la sua carriera calcistica non è assolutamente a rischio dopo questo infortunio. Zlatan ha già cominciato la sua riabilitazione presso UPMC e rimarrà sotto la cura del Dr. Fu e del Dr. Musahl durante il suo recupero. Zlatan e il team medico non sono disponibili per le interviste in questo momento. Ulteriori aggiornamenti verranno dati successivamente”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milan, clamoroso Raiola: offerto Donnarumma all’Inter

«Parliamone». E’ stata questa la risposta dell’Inter all’offerta di Raiola. E si è trattato di un’offerta molto particolare, se non singolare, di sicuro non facilmente paragonabile ad altre. Qualche giorno fa, infatti, il procuratore campano ha bussato alla porta nerazzurra proponendo addirittura Donnarumma. Sostanzialmente la domanda sarebbe stata questa: «Sareste interessati al mio assistito a contratto scaduto?». E la risposta di corso Vittorio Emanuele, come premesso, è stata una clamorosa apertura. Da sottolineare che Raiola, non facendo da anni affari con l’Inter, avrebbe tutto l’interesse ad aprire un canale con Suning, che recentemente ha lodato.

SONDAGGI – I movimenti di Raiola evidentemente fanno parte di una più ampia strategia. Ovvero sondare le intenzioni di tutti i principali club europei per capire se e quanto interesse ci possa essere per un Donnarumma a costo zero e libero di firmare con qualsiasi squadra. Con il contratto in scadenza nel giugno 2018, sarebbe possibile già a gennaio. E l’obiettivo conseguente sarebbe quello di quantificare quell’interesse con una potenziale offerta di ingaggio. A quel punto, raccolte le varie disponibilità, l’agente si troverebbe in una posizione di forza rispetto al Milan, inevitabilmente costretto ad avvicinare le proprie proposte a quelle degli altri club. Attenzione, però, ci sarà anche un’altra variabile di cui tenere conto. Inciderà, infatti, anche la commissione promessa allo stesso Raiola.

Fonte: Corriere dello Sport

Il piano del Milan per tenere Gigio, un contratto al fratello Antonio

I rossoneri partiranno dalla proposta di un contratto base di 3,2 milioni, a salire, proposta che probabilmente però Raiola considererà insufficiente

Se il procuratore Mino Raiola prende tempo, aspettando «garanzie tecniche» che chissà quale campagna acquisti sarà in grado di assicurare (tipo da Messi in su), il Milan non può veder arrivare la fine dell’estate per blindare Gigio Donnarumma, il pilastro da cui vuole cominciare a costruire la squadra del presente-futuro. La trattativa prima o poi comincerà e inizieranno le schermaglie, che includeranno clausole, affronteranno il tema dei soldi (il Milan partirà dalla proposta di un contratto base di 3,2 milioni, a salire, proposta che probabilmente Raiola considererà insufficiente), oltre alla crescita del ruolo di Donnarumma che — se lo vorrà — potrà anche diventare capitano (non subito però: domenica a Crotone la fascia seguirà i soliti criteri di «esperienza» e i candidati paiono Zapata e Paletta). Però non sarà (solo) da questi particolari che si arriverà alla firma (o meno) del rinnovo di contratto, come tutti sanno in scadenza nel 2018. Anche perché se fosse solo una questione di maxi ingaggi, non ci sarebbe gara: più di un club europeo è disposto a pagare di più.

A Gigio piacerebbe restare a Milanello che considera casa sua, ma, assieme alla famiglia, in questo momento ha legittime necessità di essere rassicurato. Un ruolo fondamentale in questo senso potrebbe svolgerlo Alfredo Magni, il preparatore dei portieri, che ha dato un contributo decisivo alla crescita di Gigio e che è molto ascoltato dai genitori. Ma il Milan sta valutando di mettere sul tavolo un altro argomento: ingaggiare il fratello Antonio, 27 anni, rossonero da ragazzino, quando fece da apripista a Gigio, e seguito sempre da Raiola. Ora Antonio (un passaggio anche al Genoa) gioca in Grecia, ha firmato un contratto di tre anni con l’Asteras Tripolis, dove non si trova neanche male, però tornare al Milan e per di più giocare con suo fratello sarebbe un sogno, anche se naturalmente gli capiterebbe di rado di giocare per davvero, dato che sarebbe il portiere di riserva. Chissà che questa, però, non si trasformi nella mossa giusta, il grimaldello in grado di sbloccare la trattativa. La volontà di Gigio, se chiaramente espressa, non potrà poi essere ignorata da Raiola.

Fonte: di Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera

Fascia a Gigio, percentuale sulla rivendita a Raiola: il Milan prepara il rinnovo di Donnarumma

Super ingaggio, percentuale sulla rivendita e fascia di capitano. Sono questi gli argomenti, economici e non, che il Milan cercherà di sfruttare per il rinnovo di Gigio Donnarumma: per il portierone rossonero – si legge su la Repubblica – sarebbero pronti un contratto da 3,5 milioni netti a stagione a salire e i gradi di capitano della squadra. Per Raiola, invece, il Diavolo progetta una clausola “alla Pogba”: una percentuale del 15% sulla futura rivendita di Gigio, così come avvenuto la scorsa estate per la cessione allo United del centrocampista francese.

Il Milan lo vuole capitano, Gigio scegli col cuore

Non c’è ancora stato il famoso appuntamento Milan-Raiola per discutere del rinnovo di Donnarumma. L’intenzione, la priorità dei nuovi vertici del club è assolutamente quella di blindare il ragazzo, con un contratto lungo, ricco e metterlo al centro del progetto rossonero regalandogli la fascia di capitano. Le parti probabilmente si aggiorneranno nel week-end in quanto Raiola impegnato in queste ore a Pittsburgh per l’operazione di Ibra.

Contratto da top player
Sul piatto verrà messo un contratto da top player. La decisione poi spetterà a Gigio, che legatissimo e riconoscente al Milan come detto e dimostrato più volte, avrà modo di dimostrare ulteriormente e definitivamente (a prescindere da chi il Milan comprerà la prossima estate) il proprio legame con i rossoneri sposando un progetto nuovo e nelle intenzioni assolutamente vincente.

Sulle orme di Buffon?
Insomma seguire Buffon in tutto e per tutto. E in campo, con le grandi parate, e fuori dal campo con scelte forti e di personalità. Corsi e ricorsi: Buffon nel 2006 disse ‘no’ al Milan per seguire la Juve in B dopo aver alzato la Coppa del Mondo a Berlino. Sarà più semplice il compito di Gigio che potrà coronare il sogno di diventare simbolo e capitano del club che amava da piccolino e che 2 anni fa puntò dritto su di lui nonostante i 16 anni. C’è tempo fino al 30 giugno 2017 per trovare una quadra, poi nonostante l’assoluta incedibilità (che resta immutata fino alla scadenza del contratto), il Milan sarà obbligato a percorrere altre strade.

Fonte: Peppe Di Stefano per “Sky Sport”

Milan, il punto sul rinnovo di Donnarumma: tra l’offerta della società e una deadline per la possibile firma

Questione di priorità. Dal vecchio al nuovo Milan, del quale ormai è divenuto simbolo, Gigio Donnarumma resta il primo elemento dell’attuale rosa rossonera che la società di via Aldo Rossi è intenzionata a blindare, rinnovandone il contratto ed elevandolo a simbolo del nuovo corso del club. L’appuntamento con l’agente del portiere Mino Raiola, per discuterne il rinnovo, non è ancora tuttavia avvenuto, con qualche probabile contatto indiretto e con le le parti pronte a riaggiornarsi nel weekend, vista la partenza di Raiola stesso verso Pittsburgh per l’operazione cui si sottoporrà Zlatan Ibrahimovic.

Un numero uno, con il 99 sulle spalle, al centro del nuovo progetto milanista: l’intenzioni della dirigenza, tra Fassone, Mirabelli e la nuova proprietà cinese, sono certamente chiare. Blindare Donnarumma, con un lungo e ricco contratto da top player, offrendo al calciatore stesso la fascia da capitano, elevandolo a simbolo di una squadra per la quale ha sempre tifato da piccolo e di cui, da poco più di un anno e mezzo, difende la porta. La decisione finale, inevitabilmente, spetterà al ragazzo stesso, a 18 anni già legatissimo e riconoscente al Milan come detto e dimostrato più volte e di fronte ad una probabile scelta di testa e cuore, parte evidentemente pronta ad influenzarne il pensiero al di là di ogni offerta proveniente: la possibilità di emulare la scelta dell’idolo Buffon dentro e fuori dal campo, che da campione del mondo disse “no” al Milan per restare alla Juventus anche in B, per diventare precursore di un progetto (nelle intenzioni vincente) che lo eleverebbe a simbolo e capitano del club che da sempre ha amato e che su di lui ha pienamente puntato, già dall’età di 16 anni, come portiere titolare.

Un rinnovo, insomma, sul quale il Milan ha posto una deadline a livello di tempistica, prevista per fine stagione ed attorno al 30 giugno 2017 per tentare di trovare una quadra: in caso di mancato accordo, nonostante l’assoluta incedibilità di Donnarumma che resterà immutata fino alla scadenza del contratto, la società sarebbe infatti costretta a percorrere altre strade, trovando un possibile sostituto. Con una priorità tuttavia ben chiara e rimasta, ovviamente, immutata: portare Donnnarumma a diventare simbolo e capitano del nuovo Milan, per un progetto vincente da inaugurare a tutti i costi con il proprio portiere.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Piano Milan per Gigio: rinnovo e fascia di capitano. Ostacolo Raiola: “Prima gli acquisti”

Tutta in salita la strada per il rinnovo: sul tavolo di Raiola sono già arrivate proposte d’ingaggio da 7,5 milioni netti l’anno. La super stagione di Buffon sembra allontanare l’ipotesi Torino

Non parte col piede giusto il dialogo tra la nuova proprietà rossonera e l’entourage di Gigio Donnarumma, come racconta Carlo Laudisa sulla Gazzetta di oggi. Ieri Mino Raiola è passato da Milano, ma non ha avuto tempo da dedicare ai vertici di via Aldo Rossi. Nei giorni scorsi l’agente italo-olandese ha mandato loro un messaggio forte: “Vogliamo vedere gli acquisti, capire se il Milan sarà competitivo e poi…”, che Fassone e Mirabelli non hanno preso bene. Con la firma sino al 2022 al numero 99 milanista verrà consegnata la fascia da capitano e un contratto che lo farebbe salire subito dagli attuali 160 mila euro annuali alla soglia dei 3,2 milioni netti ora appannaggio di capitan Montolivo.

MA… — Dietro l’angolo ci sono offerte di ingaggio annuo da 7,5 milioni netti a stagione. Tra Manchester e Madrid c’è fibrillazione alla voce-portieri. In questo scenario complesso fa storia a sé l’opzione Juventus. Non è un mistero l’interesse bianconero, ma Buffon (con il suo elisir di giovinezza) sta giocando una stagione eccezionale che non lascia spazio alle ambizioni di un giovane. E, poi, sullo sfondo c’è una vecchia promessa dell’estremo difensore milanista: “Se un giorno lasciassi il club che mi ha valorizzato, lo farei solo per andare all’estero”.

Fonte: gazzetta.it

Milan, si lavora al rinnovo di Donnarumma: presto contatti con Raiola e con i genitori

Il rinnovo di Gigio Donnarumma è tra le priorità del Milan di Yonghong Li, insieme a quelli di altri calciatori vicini alla scadenza (Suso e De Sciglio) e di mister Montella. Nei prossimi giorni, la dirigenza rossonera avrà contatti con l’agente Raiola e anche con i genitori di Gigio: il Milan – riporta il Corriere della Seravuole esporre a mamma e papà Donnarumma i progetti e le ambizioni della nuova società.